lunedì 29 settembre 2008

... PAPà...



... è tutta la mattina che cerco di dimenticare che data è oggi per me,



papà, è il tuo compleanno,



avresti 78 anni, non sono tanti, vero?



ma tu te ne sei andato già da 4 anni e mezzo.



sai, ricordo la tua resa, le tue ultime parole coscienti che hai detto guardandomi, "devo proprio andare a trovare la mamma".



e io ho annuito, papà,



lo sapevamo, vero?



quell'anno ti è servito,



 e mi è servito,



tu per dirmi tutto quello che dovevo fare,



a me, per perdonarmi, e, se permetti, per perdonarti.



lasciarti andare è stato difficile.



sapevo che te ne saresti andato solo con me,



tu sapevi, ha torto, papà,



che ero la più forte.



non è vero, papà,



io sono qua a piangerti anche ora, mi manchi,



mi mancano gli anni... tutti...



quelli in cui mai ci siamo trovati,



quei baci e tenerezze che non ci siamo mai dati, perchè, papà?



ne valeva la pena?



solo alla fine abbiamo capito che forse, avevamo sbagliato?



però, papà, ci siamo riusciti, vero?



tu quella sera d'inverno, quando hai allungato il viso verso di me per ricevere un bacio,



io su quel foglio un pò così, dove ti ho detto,



"ti voglio bene"



buon compleanno, papà, oggi è tutto per te il mio pensiero...



 

domenica 28 settembre 2008

PER ORA RIDIAMOCI SU...

Photobucket





SADAE ( Sindrome di Attenzione Deficitaria Attivata dall'Età)

Si manifesta così:
Decido di lavare la macchina
Mentre mi avvio al garage vedo che c'è posta sul mobiletto dell'entrata
Decido di controllare prima la posta
Lascio le chiavi della macchina sul mobiletto per buttare le buste vuote e
la pubblicità nella spazzatura e mi rendo conto che il secchio è strapieno.
Visto che fra la posta ho trovato una fattura decido di approfittare del
fatto che esco a buttare la spazzatura per andare fino in banca ( che sta
dietro l'angolo) per pagare la fattura con un assegno.
Prendo dalla tasca il porta assegni e vedo che non ho assegni
Vado su in camera a prendere l'altro libretto, e sul comodino trovo una
lattina di coca cola che stavo bevendo poco prima e che me l'ero dimenticata
lì.
La sposto per cercare il libretto degli assegni e sento che è calda..allora
decido di portarla in frigo.
Mentre esco dalla camera vedo sul comò i fiori che mi ha regalato mio figlio
e mi ricordo che li devo mettere in acqua
Poso la coca cola sul comò e lì trovo gli occhiali da vista che è tutta la
mattina che cerco
Decido di portali nello studio e poi metterò i fiori nell'acqua
Mentre vado in cucina a cercare un vaso e portare gli occhiali sulla
scrivania,
con la coda dell'occhio improvvisamente vedo un telecomando.
Qualcuno deve averlo dimenticato lì (ricordo che ieri sera siamo diventati
pazzi cercandolo)
Decido di portarlo in sala ( al posto suo!!), appoggio gli occhiali sul
frigo, non trovo nulla per i fiori, prendo un bicchiere alto e lo riempio di
acqua...(intanto li metto qui dentro....)
Torno in camera con il bicchiere in mano, poso il telecomando sul comò e
metto i fiori nel recipiente, che non è adatto naturalmente.....e mi cade un
bel pò di acqua.....( mannaggia!!!), riprendo il telecomando in mano e vado
in cucina a prendere uno straccio
Lascio il telecomando sul tavolo della cucina ed esco .........cerco di
ricordarmi che dovevo fare con lo straccio che ho in mano........

Conclusione:
Sono trascorse due ore
- non ho lavato la macchina
- non ho pagato la fattura
- il secchio della spazzatura è ancora pieno
- c'è una lattina di coca cola calda sul comò
- non ho messo i fiori in un vaso decente
- nel porta assegni non c'è un assegno
- non trovo più il telecomando della televisione né i miei occhiali
- c'è una macchiaccia sul parquet in camera da letto
e non ho idea di dove siano le chiavi della macchina!!
Mi fermo a pensare:
Come può essere? Non ho fatto nulla tutta la mattina, ma non ho avuto un
momento di respiro......mah!!

E non ridere perché se ancora non ti è successo...ti succederà!!!

giovedì 25 settembre 2008

UNA GIORNATA UN Pò COSì.....


 


... non si può chiedere al giorno di darti di più di quello che ti ha dato...


 


  

martedì 23 settembre 2008

..... CONDIVISIONE....


... non so se è giusto o no,



non voglio pormi il problema, ma ho vissuto una mattinata bellissima!!!



... aspettando un bimbo che doveva nascere.



e é nato Edoardo!!!



Stamattina ho trovato il messaggio di Raffaella,



"vado in ospedale, HO PAURAAAA"



come resistere?



un grido di amicizia, un non lasciarmi sola....


baby


e allora IO C'ERO"!!!!!!



sono corsa a Desenzano,



avendo ancora agganci sono arrivata in sala travaglio,



Mirko nel vedermi ha fatto un sorriso da 60 denti, (anche se naturalmente erano falsi!!!)



Fortuna voleva che di turno c'era Mariagrazia, e si, ragazzi ricordiamoci che io sono in pensione da ben 11 anni!!!!



ma c'era lei, entro bardata di camice sterile, calzari pure....



Raffa, mi guarda felice, sapete il perchè???



Ogni donna si riconosce come mamma o sorella in queste circostanze.



Paroline dolci, massaggi e cretinerie sono ammesse, l'importante che tutto proceda bene.



Verso le ore 11 arriva la vera mamma di Raffa.



E allora "salta" la copertura,



devo uscire, troppi intrusi,



Mirko e Raffa in prima posizione.



Io e la mamma fuori!!!!



Confidenze, pianti e ancora segreti, fatti da una mamma a mamma!!!


beby


Alla fine non c'era più niente da dire....



solo una grande preoccupazione,



COME MAI NON NASCEVA Piiiùùù??????



Finalmente alle 12,05 il nostro eroe, Mirko,



si affacciava dalla porta della sala parto con i pollici alzati.



Suo figlio era NATO.



Abbracci e lacrime tra me e la nuova nonna!!!



Poi i telefonini, messaggi e telefonate, non si capiva chi chiama chi....



Alla fine esausti da ambe due le parti ci siamo incontrati,



Edoardo che riposava sul seno di sua madre,



che non capiva niente, e ripeteva come una litania,



"mio figlio, questo è mio figlio"



il papà Mirko che esclamava,



".... e poi è uscito di colpo con un sacco di acqua e sangue....



la nonna che naturalmente piangeva e ripeteva...



"uguale a quando è nata Raffaella"



A questo punto mi sono ricordata che a casa mia c'erano delle persone che dovevano mangiare.



Ho salutato, e me ne sono andata,



sicura che a loro andava tutto bene,



ora dovevano solo capire che un sogno era diventato realtà....



 




 



 



 



... per un bimbo nato perchè voluto, con la consapevolezza che sarà sempre amato e protetto, che troverà braccia sempre aperte ad ogni suo bisogno,



quanti bimbi saranno buttati via?



quanti bimbi saranno uccisi?



quanti bimbi moriranno per fame?



quanti stuprati?



quanti picchiati?



quanti non sapranno nemmeno che esiste un mondo dove ogni bimbo è re?



Per loro,



questa poesia del mio amico Ark.



 



 



 



 



 



 



A tutti gl'innocenti
cui spensero la luce
i genitori stessi,
la mano che conduce;
a tutti gl'innocenti
che vennero a vedere
un'alba e un tramonto,
trovando notti nere.

A tutti gl'innocenti
che vennero spezzati
nel grembo della donna
che mai li aveva amati;
a tutti gl'innocenti
che vennero respinti
poiché solo un errore
del soddisfar gl'istinti.

A tutti gl'innocenti,
preziosi e prematuri,
lasciati nel serraglio
dei vinti e degli impuri;
a tutti gl'innocenti
che ebbero la fede
di mettersi per strada,
dove la strada cede.

A tutti gl'innocenti
che vennero per sbaglio
coinvolti, da noi adulti,
in un amore al vaglio;
a tutti gl'innocenti
che fecero l'errore
di affidar la vita
all'unico calore.

A tutti gl'innocenti
dai padri in fuga a ruota,
che fecero la scelta
di una vita vuota;
a tutti gl'innocenti
entrati con violenza,
che vollero per forza
avere un'esistenza.

A tutti gl'innocenti,
malati e poi soppressi
dal codice sbagliato,
cercati e poi dismessi;
a tutti gl'innocenti
che vollero venire
quando non era ora,
ma seppero capire.

A tutti gl'innocenti
poveri in denaro,
strappati dalla vita
poiché vivere é caro;
a tutti gl'innocenti
di vite clandestine,
sacrificati al bardo
quando l'inizio é fine.

A tutti gl'innocenti
che, per bigotteria,
emarginati ai bordi
di una periferia;
a tutti gl'innocenti
cui fu buona ventura
morire prematuri,
che nella spazzatura...

...Perdonateci.

domenica 21 settembre 2008

INCONTRI CON UNA REALTà DIVERSA

La ragazza entrò in reparto, era la sua prima giornata di lavoro in quella corsia.


Una corsia particolare, dove nessuno voleva andare, tutti i concorsi risultavano deserti, solo lei, partecipava per quel posto.


Lei che non aveva scelta, già sposata, e con la casa in costruzione, non poteva permettersi il lusso di rifiutare.


Come prima giornata l'orario era 8/18, poi naturalmente i turni, e si, anche la notte.


Entrò con il cuore che batteva forte, si presentò alla suora, ignorando le occhiate che le lanciavano le altre infermiere.


Cliff

Occhiate e sorrisini di compatimento, e le frasi non tanto a voce bassa, le sentiva sulla schiena, frasi di scherno verso la sua giovane età,


"per me questa scappa prima di mezzogiorno" 


"troppo giovane, ci toccherà anche il suo lavoro".


Cercando un coraggio che non sentiva iniziò il giro.


Una corsia lunghissima, stanzoni con 6 letti, camere singole per i più ricchi, stanze a 3/4 letti, insomma un reparto geriatrico di non autosufficienti!


Persone buttate, dimenticate in letti a volte con sbarre, a lei più che un reparto sembrava una prigione.


pasol

Il primo incontro la lasciò sbigottita e incredula, mentre camminava  accompagnando la suora,  dalla semi oscurità che ancora avvolgeva il corridoio, sbucò fuori una figura.


Un vecchio, nudo dalla cintola in giù, avanzava piangendo e strappando in pezzi minuscoli quello che una volta era stato il pantalone del pigiama.


La suora lo prese per un braccio, quasi strattonandolo, lo guidò nella stanza e lo mise a letto, senza mai guardarlo  continuando a parlare, a dire che "quelle persone non c'erano ne con la testa ne con le gambe".


Arrivò finalmente mezzogiorno, la ragazza guidò piano fino a casa, le lacrime gli scendevano copiose lungo il viso, il suo compagno l'aspettava curioso di sapere della sua mattinata.


Photobucket

Bastò un'occhiata, l'abbracciò e con  frasi dolci fece smettere quel dolore.


Ma lei sapeva che non poteva lasciare quel lavoro, nonostante lui continuasse a dirlo, non c'era niente da fare o da dire, alle 14 sarebbe ritornata in quel girone dantesco dei dimenticati!


Ho iniziato questi "racconti",


sono storie vissute di tanti anni fa, magari sarà solo uno, o forse no.... 


venerdì 19 settembre 2008

PREMI

Sono stata premiata,


non so se me lo merito ma so che mi fa un piacere grande.


Anche perchè chi mi onora di tale premio è a mio avviso semplicemente un genio con il computer.


Io ora ve lo confesso sono una grande imbranata!!!


Ho fatto 10 misere lezioni, sapete, quei corsi che il Comune fa, tanto per accontentare quelle povere casalinghe di "voghera" che vogliono stare ai passi con il tempo, che aimè, scappa più veloce dei loro ormai lenti pensieri!!!


Lo ammetto, se non ci fosse mio marito che con tanta, ma tanta pazienza fa ripartire il mio computer a ogni mia cavolata, sarei ferma da dove ho incominciato, cioè da febbraio.


Sergio è una persona di una disponibilità immensa,


e se ve lo dico io, credeteci.


Mi ha regalato il mio banner, ma non vi dico le email  che ci sono state,


io non conoscendo i nomi, i pixxel?


non riuscivo a capire, insomma un angelo,


andate a conoscerlo perchè ha un blog bellissimo, e, ragazzi se ve lo dico io....


allora partiamo con i premi...










 


 


 


 



Allora, le regole sono queste:



Brillante weblog è un premio assegnato ai siti e ai blog che risaltano per la loro brillantezza sia per quanto riguarda i temi, che per il design. Lo scopo è quello di promuovere tutti nella blogosfera mondiale. Al ricevimento del premio bisogna:


1. Scrivere un post mostrando il premio e citare il nome di chi ti ha premiato mostrando il link del suo blog;


2.Scegliere un minimo di 7 blog che si ritengono brillanti nei loro temi o nel loro design.



Esibire il loro nome e il loro link ed avvisarli che hanno ottenuto il Premio "Brillante Weblog";


3.(facoltativo)Esibire la foto o il profilo di chi ti ha premiato e di chi viene premiato nel tuo blog.





http://graficainmente.splinder.com


questo è il link di Sergio.







ho ancora un premio da regalare,


visto che Emmelania ha pensato a me, amica dolcissima!!!!


E mi ha dato:



 


 


 




... Bellissimo, vero???




le regole sono sempre le stesse,


il link della mia amica gattofila...




 


http://senzaviadiscampo.splinder.com


mi raccomando, andate a trovarla perchè è una persona che tutti dovrebbero conoscere.


E ora la parte più dura...




Allora:





 http://parolenelsole.splinder.com


 


Viky perchè è da poco che ha iniziato, perchè è una mia carissima amica e perchè gli voglio bene. 


 


 


 


 http://astrogigi.splinder.com



Gigi, perchè riesce a farmi sognare, a guardare il cielo e a chiedermi se veramente nell'universo esistiamo solo noi. 


 


http://arcangelotangorra.splinder.com


Ark, perchè riesce a farmi piacere gli orror, e scusate se è cosa da poco!!!






 http://nonnacarina.splinder.com




Patrizia, perchè mi ritrovo in ogni sua giornata passata a modellarla su ogni persona cara.





http://maodrogatto.splinder.com


Stefania perchè sta combattendo per i suoi malati gatti, e io la capisco al 100/100.


 


 


 


http://malatitecapu.splinder.com


 


E questo amico perchè tutte le volte che cambia casa mi clicca e mi lascia li, da sola,  per giorni e giorni, io che soffro di crisi di solitudine,


della serie sfigati che più di così non si può!!!


http://28122007.splinder.com


L'ultimo, il più sentito, non so se il papà di Gabriele verrà a leggermi, difficile,


Gabriele è un guerriero,


un guerriero che è nato combattendo,


piccolissimo, un bimbo su cui nessuno avrebbe scommesso,


ma Lui tiene duro, non molla, e con Lui i suoi genitori, che tramite un blog riuscivano a dare notizie a famigliari lontani.


Un bimbo che mi è entrato "dentro", mi sento una sua zia, anche se nessun vincolo di sangue ci unisce, seguo i suoi progressi, gioisco per ogni suo etto conquistato, mi rattristo quando torna in "carcere".


Insomma una zia "costona" come si dice dalle mie parti.



Io mi fermo, però chiedo solo una cortesia,


andate a conoscere questi amici,


per favore, solo così  i "premi" hanno un senso.


vi ringrazio,


e vi auguro una splendida fine settimana,


Cesy 


 


 


 


 


 


 


 


 


giovedì 18 settembre 2008

UNA STORIELLA

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La Follia decise di invitare i suoi amici a prendere un caffè da lei.


Dopo il caffè, la Follia propose: 'Si gioca a nascondino?'.


Nascondino? Che cos'è?' - domandò la Curiosità.


Nascondino è un gioco. Io conto fino a cento e voi vi nascondete. Quando avrò terminato di contare, cercherò e il primo che troverò sarà il prossimo a contare'.


Accettarono tutti ad eccezione della Paura e della Pigrizia.


1,2,3. - la Follia cominciò a contare.


La Fretta si nascose per prima, dove le capitò.


La Timidezza, timida come sempre, si nascose in un gruppo d'alberi.


La Gioia corse in mezzo al giardino.


La Tristezza cominciò a piangere, perché non trovava un angolo adatto per nascondersi.


L' Invidia si unì al Trionfo e si nascose accanto a lui dietro un sasso.


La Follia continuava a contare mentre i suoi amici si nascondevano.


La Disperazione era disperata vedendo che la Follia era gia a novantanove.


CENTO! - gridò la Follia - Comincerò a cercare.'


La prima ad essere trovata fu la Curiosità, poiché non aveva potuto impedirsi di uscire per vedere chi sarebbe stato il primo ad essere scoperto.


Guardando da una parte, la Follia vide il Dubbio sopra un recinto che non sapeva da quale lato si sarebbe meglio nascosto.


E così di seguito scoprì la Gioia, la Tristezza, la Timidezza.


Quando tutti erano riuniti, la Curiosità domandò: 'Dov'è l'Amore?'.


Nessuno l'aveva visto.


La Follia cominciò a cercarlo.


Cercò in cima ad una montagna, nei fiumi sotto le rocce.


Ma non trovò l'Amore.


Cercando da tutte le parti, la Follia vide un rosaio, prese un pezzo di legno e cominciò cercare tra i rami, allorché ad un tratto sentì un grido.


Era l'Amore, che gridava perché una spina gli aveva forato un occhio.


La Follia non sapeva che cosa fare. Si scusò, implorò l'Amore per avere il suo perdono e arrivò fino a promettergli di seguirlo per sempre.


L'Amore accettò le scuse.


Oggi, l' Amore è cieco e la Follia lo accompagna sempre.

lunedì 15 settembre 2008

CI RISIAMO ...

Dopo una notte agitatissima, passata praticamente a trovare mille modi per non farmi dormire, la mia Tiffany ieri mattina ha iniziato il travaglio.


cucciolata tiffany

Allestita la "cesta parto" mi sono messa a sua disposizione come faccio sempre ad ogni lieto evento.


Dopo un'ora di lamenti e varie contrazioni è nato il primo patatino,


il secondo invece non voleva nascere.


Tiffany mi guardava con occhi dilatati dalla sofferenza, spingeva ma senza risultato, vedendo il sacco,  ho visto subito che c'era qualcosa che non andava, il liquido era giallo.


Alla fine con un urlo che sembrava umano Tiffany è riuscita a espellere il piccolo,  ho visto subito che era morto.


Morto già da un pò di giorni, mentre lei mangiava la placenta l'ho preso delicatamente e l'ho nascosto.


Apparentemente Tiffany non ha dato segno di capire che cosa gli era successo, ha continuato il suo travaglio, dopo un pò è nato il secondo cucciolo.


Un cucciolo vivacissimo, che come una scimietta bagnata cercava già di arrampicarsi sulla pancia della mamma per mangiare.


tiffany

Io credevo, visto il volume della panciona, di dover vedere nascere minimo 4 gattini, invece no,  mi sono sbagliata, Tiffany è ancora grossa ma è ciccia, e ha tanto latte per fortuna!


Ma non è finita, è da ieri pomeriggio che è agitata, strana e fa cose senza senso.


Questa notte continuava ancora a venire a chiamarmi, a volere le coccole, ma la cosa che all'inizio ci faceva ridere e che adesso inizia a preoccuparmi è che "ruba" un gattino a Asia.


Si, guarda i 4 figli di Asia, poi parte di corsa, prende delicatamente tra i suoi denti  il collo di un micino sollevandolo da terra e lo porta di gran carriera nella cesta.


tiffany

Quando è al sicuro inizia a leccarlo tenendolo fermo con le zampe, anche perchè le prime volte si ribellavano, e alla fine lo spinge verso le mammelle.


Dai e ridai ora i cuccioli "grandi" si sono fatti furbi, non si ribellano più, anzi, succhiano!


Non capisco, non ha mai fatto così.


Ho un dubbio, che lei sappia che i piccoli erano tre?


Che stia cercando il piccolo nato morto?


Anche perchè ne ruba solo uno, sempre.


Ho scoperto che il più gettonato è Morgan, il furbacchione si fa trovare con piacere, e con altrettanto tiffany piacere si tuffa sulla pancia di Tiffany scansando i due "sorcetti" e si mette a succhiare con avidità. 




domenica 14 settembre 2008

UNA BELLA SERATA

cena

Ieri sera è stata una bella serata.


Una di quelle serate da ricordare, da mettere nel baule dal quale si ritirerà fuori per dirci tra noi, "ti ricordi?"


C'era tanto da festeggiare, Marina, Raffaella e Dario il loro compleanno, non proprio ieri, ma tutti e tre nati nel mese di Settembre.


Poi in nostro anniversario di matrimonio, e infine l'ultima settimana di gestazione di Raffaella.


I brindisi si sono sprecati, ma il più bello è stato sicuramente al piccolo ospite che senz'altro ha gradito  il pranzo a base di pesce che  la pancia mamma  ha mangiato.


Guardare  Mirko, il futuro papà, fa tanta tenerezza, sembra invidioso di quella pancia, continua a toccarla con occhi lucenti e ancora increduli.


Sono sicura che quando Edoardo nascerà suo padre impazzisce, questa gravidanza l'abbiamo seguita  tutti e per questo ci sentiamo un pò tutti zii, 9 mesi sono lunghi,  adesso siamo tutti ansiosi di averlo tra di noi.


Una serata tra risate e discorsi, una solita serata di sabato,


dove l'importante è stare assieme e divertirci,  


il divertimento c'è sempre, e come non potrebbe?


cena

Abbiamo anche il nostro "mago" personale, che con i suoi molteplici giochi di magia ci lascia ammirati e incuriositi, Riccardo è bravissimo e riesce sempre a coinvolgerci nei suoi "esperimenti".


Una serata finita con baci e auguri, e con l'appuntamento di trovarci in ospedale per conoscere Edoardo.


Ma stasera continuano i festeggiamenti,


si va da Claudia,


pranzo a sorpresa...


  

giovedì 11 settembre 2008

LE MIE CONCHIGLIE

LE MIE CONCHIGLIE Pictures, Images and Photos

OGGI


HO


PULITO LE MIE CONCHIGLIE.


 IO FACCIO COLLEZIONE DI CONCHIGLIE,


TANTE MI SONO STATE  REGALATE DAGLI AMICI CHE SAPENDO DI QUESTA MIA PASSIONE SONO STATI FELICI DI AUMENTARNE IL NUMERO.


LE MIE CONCHIGLIE Pictures, Images and Photos

ODDIO, VERAMENTE FACCIO COLLEZIONE ANCHE DI STREGHE,


NE HO TANTISSIME,  A SAVIORE, A CAFFARO E QUI A CASA.


ANCHE DI CONCHIGLIE NE HO TANTE,


MI DIVERTO A CERCARLE NEI POSTI PIù IMPENSATI,


CONCHIGLIE Pictures, Images and Photos

TIPO NEI MERCATINI DELL'USATO,


NE HO TROVATO DIVERSE E TUTTE BELLISSIME, CERTO, ERANO SPORCHE, MA è BASTATO PULIRLE, GRATTARE VIA IL CALCARE ED ECCO APPARIRE DEI COLORI MERAVIGLIOSI,


A VOLTE BASTA UN Pò DI PAZIENZA E DI AMORE PER TROVARSI TRA LE MANI UN GIOIELLO DELLA NATURA!

sabato 6 settembre 2008

INCUBI E RICORDI

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.... Stanotte ho sognato, 


no, non era un bel sogno, piuttosto un incubo.


Un incubo ricorrente da anni.


Il risveglio mi trova sempre con  ricordi di persone scomparse, tutta gente amica conosciuta nel reparto di dialisi.


Ecco il mio incubo, io che sono sotto dialisi!


Non che ci lavoro, ma sono IO l'ammalata, io con le braccia martoriate dalle fistole, io su un letto bilancia a dover subire la violenza di 5/6 ore di lavaggio attraverso reni meccanici.


Ho lavorato tanti anni in dialisi, so molto su questa malattia che tanti liquidano con un semplice "lavaggio renale".


Sono sicura che pochissima gente  sa in che cosa consiste la dialisi, la maggior parte pensa semplicemente che sia una cosa veloce  non invasiva, ma sopratutto senza dolore!


Sbaglia, è molto dolorosa, dolorosa e lunga.


Lunga tutta la vita, certo c'è il trapianto, ma c'è anche il rigetto,


le due cose vanno sempre a braccetto.


IL perchè uno finisce in dialisi è troppo lungo spiegarlo, ma quando si varca quella soglia non c'è ritorno a una vita normale,


fare dialisi vuole dire basare la propria vita su macchine, mangiare solo determinate cose, vuole dire addio a vacanze, a gite e ai  sogni.


Certo, non si può più sognare, come si fa?


Giorno si, giorno no si fa dialisi!


Non si può saltare, non si può rinviare, si va in edema polmonare!


E quando si chiude la fistola?


Di corsa in sala operatoria, altre vie da mettere nelle braccia, lo sapete il perchè?


Perchè gli aghi da dialisi sono enormi, e poi si formano delle cicatrici che a ribucarle fa un male cane, ma cosa vuoi, l'importante è che la fistola regga.


Ma lo sapete che il maggior numero di suicidi tra gli ammalati cronici avviene fra i dializzati?  


Anni e anni assieme, 6 ore al giorno, si diventa amici per forza.


Assieme si passava il Natale, Pasqua e l'estate, noi ragazze si andava in ferie e quando si tornava c'era la nostra cartolina appesa sul tabellone, perchè ci seguivano anche così, con il desiderio di essere con noi.


Ma la cosa peggiore è quando se ne andavano, e sono stati tanti.


Ognuno di loro lasciavano un grande vuoto, il letto quello no, si riempiva subito, a volte succedeva di chiamare ancora il nome della persona che solo il giorno prima occupava quel letto, l'imbarazzo si stemprava in una lacrima nascosta rapidamente dalla mascherina.


Certo, sogno loro con tutto il dolore attorno, e si, lo ammetto, ho paura,


paura di finire attaccata a una macchina che decide della mia vita.




chiarimenti.....





mi sono arrivati messaggi riguardo alla dialisi.


mi scuso se mi sono espressa male, io non faccio dialisi, ho lavorato per anni in reparto di dialisi, sono i miei ricordi a parlare,


grazie a tutti

mercoledì 3 settembre 2008

MEFISTO AMMALATO


In questi giorni un dramma ha sconvolto il quieto vivere dei miei gatti.


Il mio Mefisto è ammalato, ma partiamo dall'inizio.


Sapete delle sue fughe, (poche).


Dei  tentativi di evadere, scendendo come un Tanzar dal mio gelsomino, (tanti).


Ecco, proprio scendendo come un pazzo lungo il traliccio che sostiene la pianta si è ferito  un'unghia.


Sembrava una stupidata, l'ho disinfettato, poi visto che il nostro eroe non si lamentava ho lasciato perdere.


Ho sbagliato, lo so, ma non ho visto in Mefisto niente di strano, mangiava, saltava, insomma tutto normale.


Normale fino all'altra mattina,


Quando l'ho chiamato per salutarlo me lo sono visto arrivare zoppicando vistosamente, la zampa era enorme, il poverino non riusciva nemmeno ad appoggiarla per terra.


Spaventata, ho fatto il conto dei giorni che erano passati dall'incidente,


tanti, troppi per non essere guarito!


Spaventata ho chiamato subito il veterinario, sapendo che un'infezione stava minacciando il mio cucciolone.


La visita ha confermato i miei sospetti, infezione con ascesso chiuso,


come cura abbiamo iniziato subito con un'iniezione di antibiotico,


da continuare poi a casa per 15 giorni.



Ma ieri mattina era peggio!


Mefisto era sul tetto della terrazza, con la zampa fasciata,


non sono riuscita a convincerlo a scendere,


solo la sera aiutata da Dario siamo riusciti a prenderlo.


Mi sono resa subito conto che aveva la febbre, la zampa era bruttissima,


altra corsa dal veterinario, altra punturona e altri antibiotici.


La notte l'abbiamo chiuso in gabbia protetta, stamattina  con sollievo ho costatato che la zampa era leggermente diminuita.


Ho continuato a coccolarlo, dandogli da mangiare gli omogeneizzati, e da bere con il biberon.


Devo dire che come ammalato Mefisto è perfetto, miagola piano, guardandomi con i suoi occhioni d'oro pieni d'amore, anche quando deve prendere le medicine non si agita, ingoia tutto con fiducia.


Devo dire che anche le sue amiche gatte lo coccolano, Tiffany, che è enorme, lo lecca sulle orecchie, Asia va ad annusarlo e la piccole Sissi cerca di giocare con la sua coda, e lui lascia fare, si gode queste tenerezze socchiudendo gli occhi.