venerdì 30 gennaio 2009

GENNAIO

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Quante usanze vanno perdute, quanti detti popolari svaniscono nel marasma del nulla.


Oggi è un giorno detto "della merla", i giorni più freddi dell'anno,  ricordo che da bimba erano giorni aspettati con ansia.


Gennaio, mese lungo e poco amato.


Januarius, il dio bifronte, messo a guardia dell'anno che muore da una parte, e dall'altro la gioia per l'arrivo di quello nuovo!


Tante speranze strette in un pugno di giorni, ma è alla sua fine che si coglieva i primi segni di un precoce risveglio.


All'ultimo suo giorno a Saviore c'era una tradizione, si staccavano dai camini le catene, si legavano e poi si trascinavano per tutte le vie del paese facendo un baccano infernale, il tutto accompagnato dal suono dei campanacci presi in prestito dai contadini.


GRAZIE HENGEL Pictures, Images and Photos

Il significato era quello di fare scappare l'inverno, il "pulire" sui sassi le catene era a dire che tutto era pronto per ricominciare il nuovo ciclo della terra.


Ma appena scendeva la sera, riconsegnate le catene ormai pulite e ridati i campanacci ai proprietari, un'altra usanza iniziava.


Si andava casa per casa e si cercava di fare uscire con l'inganno chi ci abitava, veramente pochi ci cascavano, ma quando si raggiungeva lo scopo si doveva dire una frase.


Quando il proprietario usciva sull'uscio si doveva prenderlo per le braccia e trascinarlo in parte per far modo a noi di entrare in casa sua esclamando " fò  sìner   tor  fabrer"!


Ovvero, "fuori gennaio, dentro febbraio"!


Un significato chiaramente esplicito all'inverno di andarsene al più presto.


Ho un ricordo bellissimo su mia zia Ghita, tutti gli anni cercavo di farla uscire, ma lei non ci  cascava mai,  pensa e ripensa non trovai che un modo .....


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Facendo finta di essere disperata corsi verso casa sua urlando come una pazza, " zia Ghita .... zia Ghita, corri... zia Ghitaaaa"


...... uscì di corsa dalla porta chiedendomi spaventatissima che cosa stava succedendo, e io come un piccolo folletto entrai esclamando con gioia...


"fò siner  e  tor  fabrer".


Fu l'unica volta che la mia cara zia Ghita mi mollò un ceffone.....    


martedì 27 gennaio 2009

BLA... BLA... BLA.... SOLO CHIACCHERE

chiusura Pictures, Images and Photos

Tanti mi chiedono come mai mi alzo così presto, semplice, porto al pulman Mara.


Alle 7 è ancora buio e le strade sono deserte, ma non sempre, tante volte puoi incontrare chi ha vissuto la notte, e non sempre sono incontri felici.


Ieri pomeriggio quando è arrivata a casa era chiaro e c'era anche un timido sole, ma  l'incontro con il buio c'è stato.


Trafelata e sconvolta è salita in casa raccontandoci di quel ragazzo straniero che da un pò di giorni la segue quando scende dal bus, le prime volte erano solo complimenti e richieste "gentili", ora sono minacce!


La mia piccola non ha mai parlato prima perchè pensa, (ne è ancora convinta) di sapere gestire la cosa, ma ieri la paura è stata grande, quando ha visto la violenza con cui è stata apostrofata.


In questi giorni  si parla moltissimo di violenza sulle donne, stupri avvenuti anche a Brescia, due in pochi giorni, una signora che aspettava il bus, trascinata in un parco,  una ragazza di 19 anni stuprata da tre uomini.


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Non voglio gridare all'untore, dico soltanto che Brescia è al secondo posto  in Italia come presenza di persone estracomunitarie, e parlo di quelli censiti con regolare permesso di soggiorno, ma ce ne sono il doppio clandestini!


Brescia è una città ricca (magari oggi un pò meno), piena di piccole fabbriche a conduzione famigliare, infatti la piaga più diffusa è l'abbandono scolastico, i nostri giovani  preferiscono andare a lavorare così da poter avere soldi per i loro divertimenti.


Abbiamo una provincia disseminata di discoteche, purtroppo, e la domenica mattina aprendo i giornali locali sembra un bollettino di guerra, incidenti e patenti ritirate non si contano.


disperazione Pictures, Images and Photos

Ricordiamo  che Brescia è tra le prime città come consumo di cocaina,


ricordiamo che ci sono vere e proprie "bande" adibite allo spaccio.


A Brescia è cosa normale che la polizia giri per le scuole superiori con i cani antidroga come deterrente per i piccoli spacciatori.


Aggiungiamo a questo scenario le tante persone irregolari che gravitano sul territorio, quelle che vivono di microcriminalità, quelli che la donna la vedono solo come un vaso per raccogliere soldi e  sperma, le nostre strade sono piene di ragazze di ogni colore e età, avete focalizzato?


La violenza subita dalla ragazza di Guidonia è su tutti i giornali d'Italia,


ma a Brescia ci siamo già passati e la cosa non ha fatto più di tanto chiasso, ci stiamo abituando anche a questo?


Il 4 dicembre 2008, vicino a Salò, una coppia come tante, 23 anni lei, lui poco più grande, all'improvviso un ragazzo marocchino sfonda il finestrino e con la minaccia di un coltello sale.


Fa guidare il ragazzo fino a un posto isolato e impervio, lo fa scendere e poi fa ripartire l'auto con alla guida la ragazza, giunti in un altro posto altrettanto isolato stupra la ragazza.


Semplicemente cronaca a Brescia.


Non voglio dire che è sempre così, non voglio accusare solo e sempre i soliti stranieri, sarebbe troppo semplicistico, ricordiamo che la stragrande maggioranza di violenze su donne avviene in famiglia.


Violenze che quasi mai vengono denunciate, perchè non si denuncia chi si ama o si è amato.


Ecco è questo che io voglio insegnare a mia figlia, il rispetto di se, sempre, a prescindere dai sentimenti, non deve MAI accettare una violenza in nome dell'amore.


Ma come si fa a insegnare il rispetto verso al prossimo se dall'altra parte non c'è?


Come posso non dirle di stare attenta a tutto?


questa e' una denuncia contro la violenza alle donne Pictures, Images and Photos

A volte mi sembra di essere paranoica ma ho veramente paura, so soltanto che sto spendendo un sacco di soldi con il telefonino per sapere sempre se è protetta, e sicuramente tante mamme sono nella mia medesima situazione.


Al Berlusca sicuramente questa paura non la conosce, lui il carabiniere privato per i suoi figli ce l'ha, e quello che fa rabbia è che è pagato da noi. 


 


 


Ho ricevuto tanti messaggi privati e vi ringrazio, mi sembra doveroso darvi atto di quello che sta succedendo.


Anche l'altro ieri il "tipo" era ad aspettarla, ma stavolta con un motorino, e ha continuato ad insultarla perchè lei  si rifiutava di seguirlo, è riuscita a chiamarmi, sono corsa ma quando mi ha vista è scappato.


Ora abbiamo coinvolto i vigili urbani, da oggi Mara sarà seguita da agenti in borghese, devo premettere che la cosa è fattibile perchè mio marito lavora in municipio e prima di essere forze dell'ordine sono amici.


Siamo fortunati, ma perchè devono esserci sempre due pesi e due misure? Sicuramente se io denunciavo la cosa nessuno si sarebbe mosso se mio marito non era persona conosciuta.


Riguardo ai commenti arrivati che dicono che è sempre stato così.


Non è vero, assolutamente non è vero, io ero ragazza negli anni 70 e mi ricordo che si girava in autostop liberamente, non c'era quel terrore che gira adesso, basta guardare sulle strade, quante persone fanno l'autostop?


Ovviamente non era tutto rosa, convengo, ma si usciva e si andava a ballare, ci si divertiva ma il terrore che c'è adesso non c'era, mia madre non mi ha detto "attenta alle bestie con due gambe"....


scusate...


 


 

venerdì 23 gennaio 2009

LETTERA A UN PADRE


Ciao papà, ho un magone dentro che neanche le lacrime riescono ad alleviare.



Ti scrivo, io che di lettere non te ne ho mai scritte, nemmeno ai compleanni ti regalavo un  biglietto con  parole d'affetto, volevo essere tua pari, dura come te, anzi di più, la nostra eterna sfida.


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Io che mi sono sempre sentita estranea alla famiglia, io la figlia del cuculo, troppo diversa da te e dai miei fratelli, io la tua figlia sbagliata!



A vent'anni me ne sono andata, non so se con la tua benedizione ma sicuramente per te è stato un sollievo, finalmente finivano quelle estenuanti discussioni.



Non accettavi il mio modo di pensare, di essere, per te ero "solo una ragazza", non valeva la pena capirmi e forse amarmi.



Vedi, papà, ho vissuto sempre secondo la mia volontà, è questo che a te non andava giù, non averti mai cercato è stato ammettere un tuo fallimento, non ti ho mai chiesto aiuto perchè non mi serviva.



Sono cresciuta in fretta, sapendo di potere contare solo su me stessa, se mi facevo male non venivo da te a cercare conforto, lo sapevo che non avrei trovato nulla, nemmeno un abbraccio.


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Sono andata avanti, ho scelto di diventare mamma, il tuo primo nipote per te non è mai stato importante, ma forse la colpa è mia, non ti ho mai permesso di "gestirlo" come avresti fatto  tu, non volevo che i miei ricordi fossero anche i suoi.



Papà, gli anni passano, anche quando vorremmo fermarli, trattenerli in tutti i modi loro ci scivolano tra discorsi e lacrime, gioie e dolori, ma per te il dolore è stato tuo costante amico.



Un amico di cui ne avresti fatto volentieri a meno, lo so papà, ma che dirti? Non eri da solo, tutto il tuo dolore l'abbiamo sempre vissuto assieme.



Alla fine quel dolore si è concentrato nel tuo corpo, ti ha abbracciato e non ti ha più lasciato.



Un dolore che tu hai dovuto farci conoscere, siamo diventati compagni del tuo stare male, e alla fine hai scelto me per accompagnarti lungo quella strada che porta all'infinito.



Perchè papà?



Non mi avevi fatto male abbastanza? Dovevo anche vederti morire?



Oppure hai scelto me perchè pensavi che avrei sofferto meno?



Pensavi che io ero quella che ti amava di meno?



Papà, quattro anni sono pochi per riscattare una vita intera, ma sono tanti se si pensa al rimpianto di quello che si è perso.



La mamma è scappata via lasciandomi da sola a gestire il tuo morire, una scelta che io non potevo fare, ma lei morendo la faceva diventare mia.



Ci siamo incamminati fianco a fianco su quel percorso fatto di dolore e di amore, ho imparato ad abbracciarti, a lasciarti sempre con un timido bacio, ho iniziato a parlarti e tu piano piano mi hai seguita su questa strada  fatta di tenerezza.



Papà, quanto tempo abbiamo perso!



Tutto il nostro tempo che ormai era già finito, cinque anni fa era venerdì,



lo ricordo come fosse ora, so che te saresti andato oggi, lo sapevo....



Dentro me la certezza del tuo richiamo, "dovevi" morire con me, me lo dovevi, certamente che me lo dovevi!


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Sono arrivata presto, ti ho guardato e ho capito che mi stavi aspettando.



Ti ho salutato stringendoti le mani, ti ho accarezzato e ti ho dato il permesso di andartene, mi sono seduta vicino a te e ho aspettato.



Piano piano la stanza si è riempita di presenze amiche, "sentivo" la mamma e Antonietta vicino a me, sentivo il loro abbraccio e .....  papà, ti vedevo sorridere.



Non so il perchè di questa mia lettera, forse solo per ricordarti, stamattina ho acceso una bellissima candela davanti al ritratto tuo e di mamma, in casa nessuno dice niente ma tutti sanno di questa mia mania, candele al posto dei fiori, una luce per dirvi quanto mi mancate......



  



 



 



 

lunedì 19 gennaio 2009

Atex

Che vi devo dire?


Una cosa sola, mai dire mai. 


Nella mia famiglia il solo, ne sono certa, desiderio rimasto a livello di sogno dei miei due figli è stato un cane.


Tante volte chiesto e tante volte rifiutato.


Il motivo sempre lo stesso, troppo piccola la casa, mancanza di giardino, cani e gatti non vanno d'accordo, troppo impegnativo da gestire.


Tutto questo "prima", ora ufficialmente abbiamo anche un cane, Atex!


Mia figlia da sempre sognava un cane, ma non un cane qualsiasi, no, per lei il cane è il pit bull.


Figurarsi noi, nemmeno per sogno, quando andrai a vivere da sola allora farai come vorrai, ma qui in questa casa, con noi e gatti, niente pit bull!


Ci faceva la faccina dolce dolce, ma noi genitori forti delle nostre convinzioni non abbiamo mai mollato.


Certamente non pensavamo che la cosa ci sfuggisse di mano, e in questa maniera poi....


Ricordo la telefonata del suo ragazzo che la pregava di correre a casa sua, il motivo era segreto, ma qualcosa mi disturbava, cosa stavano combinando?


L'ansia cresceva e cosi chiamo la figlia chiedendo il motivo di tale urgenza.


Una Mara felice e in estasi mi risponde che è arrivato il regalo del suo compleanno, una certezza dentro me, "non dirmi che è un cane!".


Una voce stupita "mamma, come hai fatto a indovinare? é bellissima si chiama Atex  e  è un pit bull!"


Ho chiuso la telefonata sentendomi quasi male, con suo papà iniziamo una guerra contro Atex.


Vietato portarla a casa, tranne se c'è lei, deve tenerla lontana dai gatti, lontana da noi perchè puzza, se farà pipì o pupù, sarà compito suo pulire, insomma Atex non la vogliamo!



La porta a casa un sabato, verso la metà di novembre, e è difficile fare finta di trovarla brutta e puzzolente, ha due occhi incantevoli, ci guarda  implorando  un pò d'amore, è bravissima, si va beh, a volte fa la pipì sul pavimento, ma è piccolina e poi Mara è bravissima a pulire tutto.


Così tutti i fine settimana è da noi, io le faccio il regalo di natale, un cappottino rosso, fa tanto freddo fuori, piano piano iniziamo a conoscerci, complimenti e salti con relativi leccamenti sulle mani protese in avanti per "salvare" il viso da quelle lavate d'amore.


Durante le vacanze natalizie Atex è sempre stata da noi, quando se ne è andata ho sentito la sua mancanza, con i gatti la convivenza non è risultata difficile e così ora viene più spesso.


Cadute tante piccole barriere, questa cagnolina si è trovata un posto in famiglia, l'ultima barriera è caduta oggi.


Ho visto Dario che appena tornato dal lavoro la coccolava, e notava che con lui non scodinzolava, sembrava deluso, povero amore mio, ed  era lui il primo a dire che, "assolutamente niente cani in casa nostra".


Ecco, diciamocelo, ora abbiamo anche un cane!

giovedì 15 gennaio 2009

la mia nuova Sissi


Vi voglio far conoscere una nuova mia amica, una gattina che è entrata a far parte della mia famiglia.


Sapete la storia di Sissi, la mia principessa sparita ormai 3 anni fa, una scomparsa che ancora mi fa tanto male, così ho deciso di "regalarmi" una nuova Sissi.


No, certamente nessuno potrà sostituire la mia principessa, ma il nome Sissi è sempre sulla mia bocca,  ancora la chiamo e spero nel suo ritorno.


Fatto è che chiamavo Sissi anche Mefisto, bisognava trovare rimedio a quella che sembrava una demenza senile precoce.


Tenere una figlia di Mefisto e Tiffany non si può, allora la soluzione è comperarla.


Una parola, gli allevamenti dei gatti certosino sono pochi e i prezzi sono esorbitanti, cercando su vari siti trovo una ragazza che ha una micina incinta, gioisco e inizia un'amicizia!



La futura mammina si chiama Asia, il papà Silvio, sembra che tutto proceda  bene, tramite email seguo il procedere della gravidanza, così un brutto giorno apprendo la notizia che Asia ha abortito.


Una notizia che mi lascia amareggiata e delusa, provo ancora a "girare" su internet ed ecco, una cucciolata bella e pronta, 3 maschietti e una signorinetta, chiamo subito e confermo dopo aver trattato il prezzo l'acquisto di Sissi.


Veramente sul suo pedigree si chiama Tiffany e  ha degli  antenati veramente notevoli per via di premi.


Ma questa gattina è tutta speciale, è nata 08/03/2008, sono andata a prenderla in maggio, ed è stato amore a prima vista.


Abbiamo dovuto lottare un pò con Tiffany e Asia che erano gelose, ma poi piano piano Tiffany che è dolcissima l'ha adottata, Asia invece no, ma di questo parlerò in un altro post.


Mefisto l'ha subito amata, ma non si aveva dubbi in proposito!


Sissi durante l'estate è cresciuta molto e infatti a metà dicembre è andata in calore, che fare?


Mara vuole tantissimo una micetta per se e allora la soluzione è di farla accoppiare con un gatto che non sia Mefisto.


Vi ricordate Silvio?


Sabato 13 dicembre trasferta vicino a milano con una Sissi miagolante nel baule, domenica pomeriggio si va a riprenderla sperando che il mitico Silvio abbia fatto il suo dovere.



Certo la cosa a Mefisto non è piaciuta neanche un pò, ed è stato per questo che è scappato, quasi a dimostrarmi tutta la sua rabbia e il suo dispiacere.


Ora é passato un mese e la pancia è aumentata, sembra proprio di si, la mia Topolona diventerà mamma.


Dorme tantissimo e è diventata molto più calma, coccolona e dolce,


a volte sembra che si ascolti, poi mi guarda sorpresa, non so cosa provi ma cerco di rassicurarla e anche Tiffany se la coccola tanto.


Manca un mese alla nascita dei piccolini e non vedo l'ora di vederli,


speriamo che ci sia una femminuccia, ma quella sarà solo di Mara.


Ma il vissuto di questa gatta fa sorridere,


è nata a Pontida (bg) patria di Bossi,


il suo primo amore si chiama Silvio e abita ad Arcore.....


chissà cosa combinerà ancora nella sua vita,


chissà quali sorprese mi regalerà....



lunedì 12 gennaio 2009

SASSI....

Amicizia Pictures, Images and Photos

.... è cominciato un nuovo anno e questo è il primo post "importante" con il quale inizio, non sapendo se continuerò ancora o se alla fine chiuderò tutto!


Ho voglia di togliermi dei sassolini dalle scarpe, magari leggendomi potreste anche offendervi, ma credetemi, non ne vale la pena!


Sono sassolini che mi danno fastidio, perchè non avrebbero ragione di esistere, ovvero sono virtuali, ma mi fanno male ugualmente.


Premetto che sono una persona consapevole del mondo che mi circonda, questo mondo dei blog, non ho mai cercato di ingannare ma a mia volta non voglio essere travisata o fatta passare per quella che non sono.


é quasi un anno che ho aperto il mio blog e devo dire con sincerità che la cosa mi è piaciuta moltissimo, magari adesso un pò meno a causa di certi  messaggi privati.


Premetto che se continuo con il blog il merito va tutto a mio marito, che con pazienza infinita mi "sblocca" e rimette tutto a posto quello che io riesco a distruggere, e credetemi succede tutti i giorni.


Dovete anche perdonarmi, (e voi continuate a farmelo notare) se faccio un sacco di errori ortografici, ( specialmente l'hacca, tra lei e me la guerra non è mai finita!) ma ho fatto solo la terza media, a 14 anni lavoravo già.


Sono stata "richiamata" più volte in nome dell'amicizia a dare giustificazioni su presunte mie latitanze riguardo a commenti non dati,


a mie sparizioni anche per più giorni da questi loro blog.


Ecco, la cosa non mi va, è assurdo che io mi debba giustificare se non passo a lasciare tutti i santi giorni un segno della mia "amicizia".


Oppure se non posto i premi (lo sapete come la penso), e quando ne metto qualcuno c'è sempre chi mi chiede perchè non ho messo il suo.


Quello che sono lo si vede anche nel mio blog, la grafica stessa lo dice, sono una a cui piace essere, non apparire, sono una persona semplice che ama moltissimo leggere.


Questo mondo mi piace, ho trovato persone che scrivono con il cuore in mano, cosa di cui io non sono capace, a volte l'emozione è così tanta che non riesco a trovare un commento decente, allora lascio solo un grazie ma il più delle volte scappo via senza lasciare nulla, ma poi torno.


Torno e con rispetto chiedo di "entrare" in quella casa, aspetto sempre il permesso, mai entrerei in casa d'altri con la prepotenza e senza leggere quello che c'è scritto, l'arroganza non abita da me!


Sono strana?


Pazienza, sono una "montagnina", una di quelle toste, non sono facile all'amicizia ma quando qualcuno fa breccia dentro me è per sempre.


Mi è stato detto che ho usato altri blog come trampolino di lancio, non so in che modo, se qualcuno sa che mi dica per favore....


mi è stato chiesto dei perchè,  e dai quali non sono riuscita a dare risposte perchè non c'erano risposte ma solo incredulità e amarezza.


Come ho detto all'inizio qualcuno può offendersi, qualcuno può pensare che io sia una persona antipatica e con la puzza sotto al naso, capirò se si toglieranno dal mio condominio.


Preferisco avere pochi ma sinceri amici, quelli a cui non hai bisogno di spiegare che non passi perchè non hai avuto tempo,


oppure perchè non ha scritto niente di nuovo e il post vecchio l'hai già letto.


Chiudo qui, sperando di essermi spiegata bene, chiedo solo di non ricevere più questi messaggi, se qualcuno ritiene a ragione o a torto che io sia in colpa verso loro,  mi mandino pure a quel paese togliendomi dai loro amici,


grazie    

giovedì 8 gennaio 2009

PREMI

Quale cosa migliore iniziare il nuovo anno se non con un premio?


E se poi i premi sono ben due regalati da persone   SPECIALI....


beh, fate voi.


Le due amiche sono:




http://argeniogiuliana.splinder.com



http://vistalaluce.splinder.com




Regole per prelevare i premi.


1) inserire l'immagine del premio


2)indicare da chi si è ricevuto il premio


3)indicare perchè è nato il proprio blog


4)indicare il nome dei sette blog a cui si vuole consegnare il premio




















    


ho iniziato a scrivere sul blog per imparare a usare il computer, 


a capirne di più non mi è servito ma mi è piaciuto il risultato,


quello di incontrare tante belle persone!!


 jjwcac



Regalo questo premio a:




://arcangelotangorra.splinder.com



http://astrogigi.splinder.com


http://colfavoredellenebbie.splinder.com


http://fatazuccherina.splinder.com


http://unaltrajanedoe.blogspot.com


http://stokeaka.splinder.com


http://logorromins.splinder.com






Questo secondo premio lo regalo a chi è passato a trovarmi,


una richiesta, se mi è concesso, andate a fare una visita nei blog da me segnalati, grazie.




                                                   


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 Buona giornata a tutti!


 

giovedì 1 gennaio 2009

si parte....

Domani parto, vado su a Saviore.


Immagino già la neve che mi darà il benvenuto, come un'amica la troverò ad aspettarmi a Cedegolo.


Poi mentre saliremo, piano piano per  i 12 km, tutti in salita e con tornanti da brivido, lei aumenterà.


La strada a volte diventerà a senso unico, e ai lati cataste di neve, messa come muro a protezione di burroni invisibili.


Dalla roccia a picco sulla strada scenderanno stalattiti di ghiaccio a formare castelli rovesciati  dove principesse invisibili canteranno al suono del vento.


Un vento gentile, che soffierà piano per non far soffrire gli alberi carichi di neve.



Li accarezzerà con dolcezza, come mani di amante,  un brivido percorrerà i rami, lasciando cadere con tonfi lievi e farinosi la coperta bianca.


Lo spettacolo, lo so, mi lascierà senza parole, un candore immenso, un cristallo puro dove non si potrebbe inventare niente perchè tutto vive già.


Non la neve sporca della pianura, non i disagi e il gelo che ti entra dentro.



Solo quella voglia di far parte di quel mondo ovattato, camminare senza rumore su quella coltre immacolata, sentire quel silenzio e cercare con lo sguardo l'orizzonte per vedere che non c'è più confine.


Cielo e neve si fondono e tu ne fai parte, la voglia di rotolare nella neve come quando eri bambina è forte, e lo fai, ridendo ma lo fai, e ecco la sagoma dell'angelo..... perfetta come quando eri bimba!!