tag:blogger.com,1999:blog-88987092683431065692024-03-14T04:46:07.795+01:00* L * U * N * A * M * A * R * A *sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.comBlogger276125tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-18087755347598978882012-10-14T21:39:00.002+02:002012-10-14T21:39:51.718+02:00si ricomincia...Chissà se riuscirò a scrivere, è da tanto tempo che la mia voce tace,
i giorni vanno avanti da soli, fa niente se io rimango indietro.
Ferma all'angolo più in ombra guardo vivere il giorno, la gente mi passa accanto senza accorgersi di me.
Mi piace da sempre guardare, immaginare come può essere il vivere altrui, capire dal suo tenere le spalle curve dolori segreti.
La risata aperta di un bimbo, il trasalire di un vecchio, quante cose insegna uno sguardo!
Anche l'estate è finita, ora posso rinchiudermi in abiti più tenui e aspettare l'inverno.
Aspettare che tutto ricominci..oppure che tutto finisca...
Quale sarà l'inizio o la fine?
Per stasera va bene così, domani ci penserò, domani è già futuro, almeno sembra, l'importante è che ci sia un domani....sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-26967484283363736002012-07-10T22:47:00.001+02:002012-07-16T07:55:17.454+02:00SERA D'ESTATE...<span style="font-size: large;">Ho provato a parlare ma la mia gola è muta, la voce persa in teli neri che mi avvolgono.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ho smesso di litigare con me stessa e mi sono fermata ad ascoltarmi.</span><br />
<span style="font-size: large;">Mi sono chiusa in un abbraccio fetale e ho stretto forte questo mio dolore.</span><br />
<span style="font-size: large;">Un dolore fatto ormai vecchio, una ragnatela che mi blocca il respiro e la vita.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ho cercato di strapparlo con le mani e lentamente me lo sono portato al cuore.</span><br />
<span style="font-size: large;">Stretto al petto, proprio sopra al mio cuore stanco il peso è enorme.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ogni battito è un singhiozzo, un urlo, un perchè...</span><br />
<span style="font-size: large;">Mai una risposta... per quanto ancora dovrò aspettare?</span><br />
<span style="font-size: large;">E intanto il tempo va, immagino un prato fatto ortica ma alla fine ci saranno solo fiori, vero, VERO?</span><br />
<span style="font-size: large;">Lo so che ci saranno fiori e anni fatti solo di cose belle per te figlia mia.</span><br />
<span style="font-size: large;">Lo so, ma ora le streghe cattive esigono ancora dolore ma stai sicura che non vinceranno!</span><br />
<span style="font-size: large;">Cammino accanto a te anche se non vuoi, sappi solo che questo dolore non ci allontanerà.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il mio amore sarà un filo che ti permetterà di trovare sempre la strada per tornare a casa.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il mio sorriso sarà la luce che ti farà chiaro dentro il tuo cuore,</span><br />
mi manchi mia piccola donna.....sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-68202714999052075472012-05-09T20:29:00.003+02:002012-05-09T20:40:41.565+02:00MISUTINO<a href="http://media.photobucket.com/image/fantasy gatti/sono_alice/sono_alice2/Copiadicatwomanfaceframed-1.jpg?o=2" target="_blank"><img src="http://i221.photobucket.com/albums/dd179/sono_alice/sono_alice2/Copiadicatwomanfaceframed-1.jpg" border="0"></a>
<br />
<br />
<br />
<br />
<span style="font-size: large;">Faceva freddo, normale in gennaio.</span><br />
<span style="font-size: large;">Un gennaio senza sole, solo neve e gelo.</span><br />
<span style="font-size: large;">I giorni si trascinavano uno dopo l'altro in un vortice di nevicate in giornate senza luce.</span><br />
<span style="font-size: large;">Lucia amava la televisione, una scatola magica da dove uscivano storie bellissime, sicuramente false ma per un attimo poteva sognare.</span><br />
<span style="font-size: large;">Naturalmente in casa non c'era quella diavoleria, come la chiamava suo padre, forse per giustificare una sua pecca, magari ci fosse pensava Lucia!</span><br />
<span style="font-size: large;">Tutti i pomeriggi era una corsa per il paese, sapeva a chi chiedere, solo che con due fratellini al seguito era difficile trovare chi la ospitasse.</span><br />
<span style="font-size: large;">Lucia come una piccola donnina doveva badare ai suoi due fratellini, uno iniziava appena a camminare, l'altra la teneva stretta tra le braccia.</span><br />
<span style="font-size: large;">Mai avrebbe pensato che non era suo compito, certo, vedeva le sue amiche giocare ma la cosa non le pesava.</span><br />
<span style="font-size: large;">La sua preferenza era la casa della Martina, una vedova con un figlio ancora in casa, una casa linda, con le assi come pavimento tutte bianche.</span><br />
<span style="font-size: large;">La Martina la faceva entrare, piazzati davanti alla tv degli sgabellini piccoli come quelli dei nani, vi si sedeva piano, timorosa di svegliare la piccola che ancora dormiva in braccio.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sul divano allungato in una posa quasi indecente c'era il gatto, il vero padrone di casa.</span><br />
<span style="font-size: large;">Lucia invidiava quel gatto, ricettacolo di coccole e di pezzetti di cibo allungato come offerta alla sua indifferenza.</span><br />
<span style="font-size: large;">Misutino si chiamava il gatto, sprezzante verso tutti non si lasciava comperare, anche la carne rifiutava sdegnoso, Lucia avrebbe voluto essere lei Misutino, solo per poter mangiare quella carne.</span><br />
<span style="font-size: large;">Seguiva il corteggiamento del ragazzo verso il gatto, sentiva già in bocca il sapore meraviglioso di quel pezzetto di carne e aspettava solo di aprire la bocca...</span><br />
<span style="font-size: large;">Un suono lacerante dissolveva il tutto, la sorellina si era svegliata e piangeva, di riflesso il fratellino urlava anche lui e la vedova gentilmente la invitava ad andare a casa.</span><br />
<span style="font-size: large;">Anche il gatto con un miao languido l'accompagnava alla porta, quasi sorridente sotto i baffi, quasi sapesse dei suoi pensieri, dell'invidia nascosta tra i suoi sorrisi. </span><br />
<span style="font-size: large;">Appena usciva dalla casa della Martina i singhiozzi esplodevano dalla gola di Lucia, ora erano in tre a piangere, una di fame, l'altro per solidarietà e la terza per se stessa.....</span><br />
<br />sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-75452866864552023742012-03-23T12:34:00.001+01:002012-03-23T12:37:14.688+01:00CI SONO ANCORA...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-B9TKvNf1jS0/T2xgYW5LdGI/AAAAAAAAADk/HDsSKH_qCMA/s1600/132b52ef01d885bb72eb57efd9dd6217_medium.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-B9TKvNf1jS0/T2xgYW5LdGI/AAAAAAAAADk/HDsSKH_qCMA/s1600/132b52ef01d885bb72eb57efd9dd6217_medium.jpg" /></a></div><span style="font-size: large;">Non importa cosa pensiamo, cosa vogliamo, la vita va e non lascia nulla dietro.</span><br />
<span style="font-size: large;">Oggi sono in vena di esternazioni, tanto resta tra me e me, oggi mi va di essere così.</span><br />
<span style="font-size: large;">Tutte le speranze, i sogni e le aspettative sono solo le illusioni che ci creiamo , delle tappe per andare avanti.</span><br />
<span style="font-size: large;">Come le preghiere o come i voti che si fanno davanti a pezzetti di foto, che se poi guardimo bene sono solo fatti per il vile denaro, eppure ci fa comodo crederci.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ci sentiamo migliori, così come adottare un bambino o un cane a distanza.</span><br />
<span style="font-size: large;">Va beh, magari non sullo stesso piano, ma se ci penso lo scopo è uguale.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sentirsi dire bravi!</span><br />
<span style="font-size: large;">Il nostro ego a volte ci fa diventare mostruosi, amare dovrebbe bastare, invece no, ci vuole la giusta causa.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sto divagando ma è normale, quando qualsiasi cosa attorno a te non lo è.</span><br />
<span style="font-size: large;">Giorni che passano come grani di rosario e io non so neppure cos'è un rosario, da bambina recitavo tutto in un pseudo latino cose che naturalmente non capivo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Potere dato da sacerdoti inbacuccati in paramenti color dell'oro, uccelli del paradiso già allora.</span><br />
<span style="font-size: large;">Solo che ora non ci credo più, lustrini messi per attirare e basta, ormai i rocoli sono fuori legge, perchè ce ne sono ancora?</span><br />
<span style="font-size: large;">Chi dice che la vecchiaia porta saggezza?</span><br />
<span style="font-size: large;">Porta anche senilità e voglia di non vedere.</span><br />
<span style="font-size: large;">Saper che i propri sogni sono solo fantasie è devastante.</span><br />
<span style="font-size: large;">Eppur continuo a credere di poter cambiare il mio mondo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Oggi gira così......</span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-86538986700635215042012-03-14T13:17:00.002+01:002012-03-14T13:26:50.956+01:00STORIE DI GATTI...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://3.bp.blogspot.com/-fZAh5ksNk3c/T2COe1pjzII/AAAAAAAAADc/euniijjxHFc/s1600/DSCN4626.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://3.bp.blogspot.com/-fZAh5ksNk3c/T2COe1pjzII/AAAAAAAAADc/euniijjxHFc/s320/DSCN4626.JPG" width="320" /></a></div><span style="font-size: large;">Le mie "storie" sono sempre verità, è tanto che non scrivo dei miei gatti, vuoi per pigrizia o per pudore, ma questa "storia" merita di essere raccontata.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quando ho una cucciolata di solito metto degli annunci, ma non so come vengono gestiti, sta di fatto che il telefono inizia a squillare mentre Maya sta partorendo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Sorpresa ricevo richieste anche dalla sardegna, allibita do risposte a domande e in pochi giorni i 5 cuccioli avrebbero trovato casa.</span><br />
<span style="font-size: large;">Avrebbero, perchè naturalmente io voglio approfondire settimana per settimana chi sono i nuovi ipotetici mamme e papà dei miei cuccioli.</span><br />
<span style="font-size: large;">Brescia è sempre in prima fila, un gelo assurdo ma arrivano subito a vedere la cucciolata, splendida famiglia con una piccolina, Elisa e una ancora nel caldo nel grembo materno, Gaya, e anche per il pelosetto c'è già il nome, Trip.</span><br />
<span style="font-size: large;">Da milano non ci sono problemi, quasi ogni settimana due splendidi ragazzi vengono a conoscere i piccoli, il loro si chiamerà Franch.</span><br />
<span style="font-size: large;">Solo una femmina, Ginger, nessun problema, Alessandra se ne è già innamorata e viene a conoscerci.</span><br />
<span style="font-size: large;">Da ferrara arriva una domenica mattina una splendida coppia che non sa a chi dare la preferenza, se fosse per lui li porterebbe tutti a casa, e sarà Alvin.</span><br />
<span style="font-size: large;">Poi c'è Enrico da varese.</span><br />
<span style="font-size: large;">Enrico con mille messaggi e mille domande.</span><br />
<span style="font-size: large;">Enrico con cui inizia un discorso fatto di email ogni giorno.</span><br />
<span style="font-size: large;">Un ragazzo che vive da solo e che mi chiede un pagamento mensile, nessun problema.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ho due figli e so quanto sia difficile la strada dell'autonomia, accetto ogni sua condizione.</span><br />
<span style="font-size: large;">Da l'impressione di essere un ragazzo solo, vuoi il mio istinto materno, vuoi che ormai so tanto della sua vita che mi lascio condizionare.</span><br />
<span style="font-size: large;">Alla fine mi assicura che verrà martedì, io naturalmente alle tante persone che ancora mi telefonavano dicevo che i micetti sono già impegnati.</span><br />
.<br />
<span style="font-size: large;">Tre giorni di silenzio, insolito per un grafomane come Enrico, provo a chiamarlo ma il telefono resta muto.</span><br />
<span style="font-size: large;">Martedì passa senza che Enrico si faccia vivo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Mercoledì mattina le invio un'email in cui dico che si può cambiare idea ma anche avere l'onestà di dirlo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Dopo nemmeno un'ora suona il telefono e una voce esitante chiede...</span><br />
<span style="font-size: large;">- pronto, allevamento dei certosini?-</span><br />
<span style="font-size: large;">Presumo che la mia squillante risata abbia spiazzato la signora.</span><br />
<span style="font-size: large;">No, io non sono una che "alleva" certosini, io sono una che ama i gatti certosini.</span><br />
<span style="font-size: large;">Questa signora ha un nome, Franca e cercava un micetto.</span><br />
<span style="font-size: large;">Lo cercava disperatamente perchè in casa stava vivendo un dramma, il suo micione stava morendo e lei non poteva pensare al vuoto che avrebbe lasciato.</span><br />
<span style="font-size: large;">Dopo un pò mi chiama suo marito, una persona di una sensibilità immensa, anche di nome è particolare, Benso, proprio come Cavour come mi dice sillabando il suo nome.</span><br />
<span style="font-size: large;">Una coppia straordinaria, so già che avrà un posto nel mio cuore, sono arrivati a conoscere il "loro" Jons, tremando per l'emozione, non sapevano quale era ma sapevano come erano e sono amati e questo basta.</span><br />
<span style="font-size: large;">Una mattina mi ha chiamato Benso, sentivo le lacrime nella sua voce, il loro gattone se ne era andato nelle ore che precedono l'alba, quelle ore nelle quali la maggiore parte di noi scieglie di andarsene, sperando così di dare il meno disturbo possibile ma è inutile, quando si ama, sia umano o animale è uno strappo troppo violento per non sentirne l'immediato dolore.</span><br />
<span style="font-size: large;">Una parentesi, Jons era stato preso già adulto da un prestigioso allevamento, pagato tanto e venduto già malato.</span><br />
<span style="font-size: large;">La disonestà di certe persone fa schifo anche perchè sa di passarla liscia, a Jons è stata fatta una diagnosi, Jons è stato venduto perchè malato di reni.</span><br />
<span style="font-size: large;">Franca e Benso hanno tentato di tutto, anche la dialisi non è stata risparmiata a Jons, io non capisco come si può "vendere" un gatto che hai allevato e che in più ti ha fatto guadagnare dei bei soldini.</span><br />
<span style="font-size: large;">Magari se queste persone nascerebbe un figlio andicappato non ci penserebbero due volte a metterlo nel cassonetto.</span><br />
<span style="font-size: large;">Però abbiamo una speranza, fino a che ci saranno persone come Franca e Benso stiamo certi che il mondo continuerà a essere un mondo vivibile,</span><br />
<span style="font-size: large;">grazie Benso, grazie Franca,</span><br />
<span style="font-size: large;">un abbraccio grande ,</span><br />
<span style="font-size: large;">Cesy e company</span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-87723267787364138912012-03-10T22:05:00.001+01:002012-03-10T22:11:20.334+01:00COME UNA LUPA...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-ffqf1pU2DSQ/T1u6UJiHCbI/AAAAAAAAADU/SVIZ9ZWt_L4/s1600/2aecd0fdab51ec1ad28dcd89450be138.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="129" src="http://1.bp.blogspot.com/-ffqf1pU2DSQ/T1u6UJiHCbI/AAAAAAAAADU/SVIZ9ZWt_L4/s320/2aecd0fdab51ec1ad28dcd89450be138.jpg" width="320" /></a></div>Posso ancora correre, devo ancora correre!<br />
Sperando di lasciare il dolore dietro di me.<br />
Ancora posso essere una lupa che conosce solo la via della fuga, niente rimpianti o scuse.<br />
Corro tra alberi caduti, strappati dai fulmini dell'estate o dalla pesantezza della neve invernale.<br />
Ma quelli che più fanno intralcio sono quelli abbattuti giovani dagli umani.<br />
Alberi adagiati, quasi sfaldati dal tempo, vecchi solo di ricordi raccontati mille e mille volte snobbati.<br />
Alberi caduti senza rumore nel biancore dell'oblio, corpi lasciati soli su letti a mummificarsi, a volte non vengono mai trovati e si confondono con la terra, per loro solo una lupa lascia una carezza.<br />
Ma quelli che gridano vendetta sono i giovani, alberi tagliati a metà, senza rispetto e lasciati lì con il sangue a fare da coperta.<br />
Gridano e piangono, non permettono ai rami di piegarsi, stanni immobili eppure sono barricate.<br />
Barricate contro chi non sa, solo una lupa può sentire la rabbia e il dolore della loro morte viva.<br />
Anche le formiche non fanno nido, troppo il loro veleno fatto di anni e anni di speranza, germogli nascono ma troppa è l'indifferenza.<br />
Solo una lupa può capire e correre per loro.<br />
Si diventa lupa tante volte nella vita per dare spazio a chi non può.<br />
Oppure semplicemente quando tu non ne puoi più.<br />
Essere lupa è facile, è bello, sei tu e non sei tu.<br />
Basta ritornare a quella che sei sempre stata, sentire il tuo cuore in un'altra dimensione e allora capisci.<br />
Capisci che puoi ancora correre, puoi ancora sentire gli alberi che ti chiamano.<br />
Quando c'è la luna piena, amica e sorella, sai che il tuo correre sarà un lampo d'argento sul confine del non ritorno.<br />
Avrai occhi potenti e saprai guarire te stessa solo guardando la tua vita di ieri, nulla potrai cambiare ma imparerai ad accettare il tuo limite.<br />
Fa male sapere che non potrai mai fare miracoli, ma accontentati di sapere ancora correre nella tua anima, di poter ritrovare l'incantesimo delle tue favole verità.<br />
Non chiedere a chi non può dare, dai tu e basta, anche se a volte piangerai per l'indifferenza del prendere senza lasciarti nemmeno una carezza.<br />
Fa nulla, vai oltre, ascolta solo il tuo correre, il tuo respiro è leggero, ogni problema si risolve da solo, tu non puoi manipolare la vita altrui.<br />
Corri e ascolta te stessa, non sei una persona eccezionale, sei sono una piuma a volte una lupa o un'ape ma lo sai solo tu.<br />
Non aspettarti dei ringraziamenti, sei solo una madre e come tale non conti, hai mille tasche da cui escono consigli mai richiesti, carezze mai volute, baci accantonati in covoni bagnati di lacrime.<br />
Sei solo una madre che si crede lupa e è per questo che stasera corri.<br />
Corri per riapropriarti della tua vita, mai fare bilanci, ci si perde sempre, la luna è piena e io non so ululare, anche come lupa fallisco, posso solo salutare attraverso un velo bagnato fatto di un amore infinito... sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-7114409453010370822012-02-11T17:29:00.002+01:002012-02-11T17:37:57.403+01:00Cuore<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-y3QNU0Xu5KM/TzaZV3e93qI/AAAAAAAAADM/OEpjBNpXitg/s1600/th_p9c7y7180pm.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-y3QNU0Xu5KM/TzaZV3e93qI/AAAAAAAAADM/OEpjBNpXitg/s1600/th_p9c7y7180pm.gif" /></a></div><span style="font-size: large;">Mi sono trovata abbracciata a me stessa, un corpo ripiegato per ascoltare....</span><br />
<span style="font-size: large;">solo un rumore, il mio cuore che mi parlava.</span><br />
<span style="font-size: large;">Poche volte l'ho lasciato dire, troppe volte l'ho soffocato dentro a corse fatte solo di stanchezza.</span><br />
<span style="font-size: large;">Quasi non riconoscevo il suo cantare.</span><br />
<span style="font-size: large;">Un canto fatto solo di speranza, in sordina, quasi inesistente.... tum....tum...tum...</span><br />
<span style="font-size: large;">Ancora canti quella canzone?</span><br />
<span style="font-size: large;">Ancora mi sai incantare su sogni già sognati?</span><br />
<span style="font-size: large;">Ancora mi insegni a volare?</span><br />
<span style="font-size: large;">Tum.. tum... si, basta aprire le ali e buttarsi, che importa del gelo che ho attorno, il dolore che mi dice di non correre, che tanto c'è già un arrivo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Che importa, questa volta farò a modo mio, inventerò il mondo, il mio mondo e tutto sarà più vero.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ma tu continua a dirmi che la vita è infinita, dimmi che niente è per sempre mentre vivo questo eterno mio vivere....</span><br />
<span style="font-size: large;">Tum... tum...</span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-32829519340662626762012-01-22T17:45:00.003+01:002012-01-22T18:00:13.633+01:00NON INSEGNATE AI BAMBINI....<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://4.bp.blogspot.com/-npRKW0am3rM/TxxAlGsJZcI/AAAAAAAAADA/Bx1htnUz6f8/s1600/th_clowncloseupnew-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-npRKW0am3rM/TxxAlGsJZcI/AAAAAAAAADA/Bx1htnUz6f8/s1600/th_clowncloseupnew-1.jpg" /></a></div><span style="font-size: large;">Tante volte mandiamo messaggi sbagliati, crediamo di agire con saggezza ma affondiamo nelle nostre paure.</span><br />
<span style="font-size: large;">Dall'alto delle nostre insicurezze gridiamo consigli non richiesti e ci avvolgiamo nel tepore dell'indifferenza.</span><br />
<span style="font-size: large;">A volte basterebbe ascoltare, amicizia è quello principalmente.</span><br />
<span style="font-size: large;">Amicizia è diversa da "compagni di merende", non si può solo ridere assieme, è il piangere che rende uniti.</span><br />
<span style="font-size: large;">Condividere le lacrime e un abbraccio fa sentire fratelli, ho provato a dirlo, ho cercato di spiegare un bisogno ma....</span><br />
<span style="font-size: large;">Tanti gli anni vissuti vicini, tante "le merende" mangiate assieme, le risate... ma se guardo nell'arco di questi anni non vedo lacrime.</span><br />
<span style="font-size: large;">Tanti i dolori vissuti inzuppati di sale amaro ma se vi cerco trovo solo la vostra assenza.</span><br />
<span style="font-size: large;">Non voglio colpevolizzare nessuno, ognuno è se stesso come è, ma la delusione è tanta, per una volta ho "sforato" ho chiesto aiuto.</span><br />
<span style="font-size: large;">Non chiedevo nulla di strano, chiedevo solo ascolto e tenerezza, condivisione e cuori aperti per ricevere dolori curabili solo con amore.</span><br />
<span style="font-size: large;">No, scusate, vi ho chiesto moltissimo, vi ho chiesto il vostro cuore.</span><br />
<span style="font-size: large;">Vi ho chiesto il vostro tempo, ho chiesto a voi di esserci, voi amici miei....</span><br />
<span style="font-size: large;">No, non amici ma "compagni di merende" , ecco quello che siete, gli amici sono un'altra cosa.....</span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-62242024904120806662012-01-15T21:57:00.000+01:002012-01-15T21:57:51.297+01:00EMOZIONI<span style="font-size: large;">A volte basta una telefonata a farti rasserenare.</span><br />
<span style="font-size: large;">Una telefonata che arriva così senza un perchè e da una persona mai vista.</span><br />
<span style="font-size: large;">Una voce sconosciuta e dolce, chiudi gli occhi e lasci che quel suono entri in te.</span><br />
<span style="font-size: large;">Cerchi ti darle un viso, naturalmente bello e sereno e lo cerchi tra i ricordi dei suoi post.</span><br />
<span style="font-size: large;">Il nome lo sai già, Zena, un nome bello come immagini sia lei che conosci attraverso gli scritti che ti hanno rubato il cuore.</span><br />
<span style="font-size: large;">Amica virtuale che attraverso un monitor hai imparato a conoscere e ora sta diventando una bella realtà.</span><br />
<span style="font-size: large;">Emozioni vere e abbracci caldi, coperte fatte di post e messaggi, giorni e mesi segnati dalla curiosità del leggere.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ritrovarsi in esperienze uguali, strade tutte in salita percorse con sforzo ma sempre con la solita grinta.</span><br />
<span style="font-size: large;">Trovarsi al telefono a chiederci "ma tu come ti chiami?"</span><br />
<span style="font-size: large;">"Cesy, sono solo Cesy"</span><br />
<span style="font-size: large;">"Io solo Zena"</span><br />
<span style="font-size: large;">Bellissimo!</span><br />
<span style="font-size: large;">Emozione e gratitudine circondano le nostre voci, un trovarci al di la del dolore per i nostri tempi difficili ma speranzose nella primavera.</span><br />
<span style="font-size: large;">Due donne che si trovano reali nella realtà virtuale, una grande conquista il sapere uscire dal monitor, le voci si fanno corde e diventano promesse.</span><br />
<span style="font-size: large;">Promesse per incontri futuri in una primavera già in attesa di nascere.</span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="http://1.bp.blogspot.com/-N--k5DfcF8Y/TxM9ZgyjmBI/AAAAAAAAAC4/nx8-2jaWU2A/s1600/th_maniconacquajt7.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-N--k5DfcF8Y/TxM9ZgyjmBI/AAAAAAAAAC4/nx8-2jaWU2A/s1600/th_maniconacquajt7.gif" /></a></div><span style="font-size: large;">Grazie Zena.</span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-88700823286759535482011-12-31T19:10:00.000+01:002011-12-31T19:10:49.110+01:00Cambierà davvero?<span style="font-size: large;">Tutto è ormai pronto, il sugo con i funghi è pronto, Dario sta cuocendo la tagliata, la tavola è già apparecchiata e io sto male!</span><br />
<span style="font-size: large;">Spero solo che domani sarà davvero diverso, che la serenità trovi la strada per raggiungermi e che mi trovi così bella da non lasciarmi mai, mai più.</span><br />
<span style="font-size: large;">Anche il cielo è strano, mille nuvole e uno spicchio di luna che si fa beffe della premura con cui invito Kora ha fare i suoi bisognini sulla terrazza.</span><br />
<span style="font-size: large;">Anche un cane capisce la bellezza del buio, niente fretta ma uno sguardo simile al mio al cielo.</span><br />
<span style="font-size: large;">Dove sei serenità?</span><br />
<span style="font-size: large;">Sarai tu o sarà il solito mostro a sedersi alla nostra tavola/vita domani?</span><br />
<span style="font-size: large;">Quanto dovrò lottare ancora per vincere una battaglia che so che sarà mia in ogni caso?</span><br />
<span style="font-size: large;">Stanotte chiamerò le mie sorelle e tutte quelle arti nascoste e griderò senza voce, pregherò senza averlo mai fatto, urlerò un dolore sordo a ogni medicina, chi mi sentirà?</span><br />
<span style="font-size: large;">Ultimo giorno di un anno inventato da uomini per imbragare la propria paura, la mia paura, come un'adolescente riinventerò poesie piene di sogni e desideri, ascoltami o futuro!</span><br />
<span style="font-size: large;">Ti voglio come amante giorno sempre luminoso, respiro di sole e gioia ti voglio come amico ti voglio gustare come un nettare che ancora non conosco.</span><br />
<span style="font-size: large;">Ti concedo ancora poche ore tristezza, poi domani sarà la vita e la guarigione, ci credo, ci voglio credere.</span><br />
<span style="font-size: large;">Buon anno a tutti e scusate se sto piangendo..... |</span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-36746334446568681692011-12-13T10:15:00.000+01:002011-12-13T10:15:38.244+01:00<div class="post"> <span style="font-size: small;">Ma che casino sono riuscita a fare, però in qualche modo mi sembra di avere tutti i miei vecchi post anche su questa piattaforma.</span><br />
<span style="font-size: small;">Non è che ne sia entusiasta, non riesco a capire come funziona e non so quale casa sia meglio.</span><br />
<span style="font-size: small;">Mio figlio dice che è indifferente per gli amici, che una casa vale l'altra ma non ne sono convinta, mi ci vuole tempo per capire dove stare, intanto vado avanti così.</span><br />
<span style="font-size: small;">Ricordo quando ho iniziato su splinder è stata una sfida enorme per me, mai toccato un computer, oddio, vero che se non ci fosse Dario sarei naufragata subito.</span><br />
<span style="font-size: small;">Ricordo il colpo di fortuna nel trovare il mio template e l'intuizione nel postarlo, perfetto per me, l'emozione del primo commento, la ricerca affannosa del rendere bella quella mia casina.</span><br />
<span style="font-size: small;">Le mille cose messe dentro per poi toglierle e lasciare solo quello che veramente era mio, una "grotta" dove mi rifugiavo per scrivere di me, racconti sempre veri sotto tag bugiardi, per questo non voglio perdere niente.</span><br />
<span style="font-size: small;">Un testamento, ogni brano dice di me, di come sono e di quello che ero.</span><br />
<span style="font-size: small;">Un percorso lungo tanto la mia vita, basta leggermi per trovare il mio vero essere, certo chi non mi conosce può pensare che io sia una persona triste e buia, no, non sono così.</span><br />
<span style="font-size: small;">Sono una donna che sa cos'è e che cosa vuole, sono circondata da tanto amore e sono capace anche di darlo, magari in un modo non proprio giusto ma ne perdo anche per strada.</span><br />
<span style="font-size: small;">Non sono capace di essere indifferente al dolore altrui, se vedo una persona in difficoltà non riesco a girare la testa dall'altra parte, certo questo ha portato anche a dolori non miei, dolori che potevo evitare ma dentro me c'è tanto spazio.</span><br />
<span style="font-size: small;">Spazio per ogni sfumatura di sentimenti, l'amicizia e la consapevolezza dei propri sbagli, la tenerezza di una carezza, la difficile parola del perdono, il dare sempre un'altra possibilità, chiudere solo gli occhi e non il cuore a persone amate, l'accettarsi di non essere perfetti, capire le proprie mancanze e abbracciare ogni giorno ringraziando un Dio che ancora non conosco.</span><br />
<span style="font-size: small;">Anche ora è l'inizio di una nuova avventura, un progetto che mi stimola e che mi fa bene, spero solo di imparare in fretta....</span><br />
<br />
<!--<rdf:RDF xmlns:rdf="http://www.w3.org/1999/02/22-rdf-syntax-ns#" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:trackback="http://madskills.com/public/xml/rss/module/trackback/"> <rdf:Description rdf:about="http://lunamara.iobloggo.com/6/che-confusione" dc:identifier="http://lunamara.iobloggo.com/6/che-confusione" dc:title="CHE CONFUSIONE..." trackback:ping="http://www.iobloggo.com/tck.php/121720/6"/></rdf:RDF>--></div><br />
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<span style="font-size: 16px;">La bimba era già a letto nonostante il sole battesse ancora sui vetri della finestra.<br />
La mamma era stata categorica, "a letto presto presto, domani mattina ci si alzaa alle 5!".<br />
Che avventura, pensava Lisa nascondendosi alla luce, il corpo avviluppato da coperte fatte a capanna attorno a lei.<br />
Domani avrebbe preso il pulman e sarebbe andata a trovare i nonni!<br />
Un viaggio lungo quasi una giornata, una storia da raccontare lunga lunga a compagne invidiose e antipatiche.<br />
Pensando a loro quasi si dimenticava di chiudere gli occhi e di chiamare il sonno. sempre sorridendo scivolò nel sogno.<br />
La sveglia trillò nel silenzio di casa, Lisa come una molla corse a prepararsi, bastò poco, tutto era già pronto, la mamma chiuse la casa e preso in braccio la sorellina più piccola si avviarono a piedi.<br />
I loro passi rimbombavano per le vie deserte del piccolo paese, solo le rondini mattiniere come loro le guardavano passare stupite.<br />
Già il sole spuntava dalle cime colorando di rosa le nuvole, Lisa era felice mentre guardava il grosso pulman fermo ad aspettarle.<br />
Veramente non le stava aspettando, era l'ultima fermata il quel paese aggrappato alle montagne.<br />
Un paese dove anche la strada si fermava contro il nulla, il pulman era l'unico mezzo per scendere alla civiltà.<br />
Lisa scelse il posto vicino al finestrino, si sistemò con cura assicurandosi di potere vedere bene in ogni direzione, erano solo loro, tre femmine e l'autista.<br />
Il via fu dato con uno strappo potente, Lisa rabbrividì, era fatta, era in viaggio!<br />
Tutto era nuovo, gli alberi sembravano rincorrerla, non la volevano lasciare andare, per un attimo Lisa pensò di cadere nel buco che le si era formato dentro.<br />
Un vortice di piacere e di ansia, il sobbalzare dell'autobus mentre girava quasi su se stesso in curve strette e costeggiate di dirupi faceva si che il respiro per un attimo smettesse di uscire.<br />
Agrappata al finestrino ammirava il veloce scorrere del panorama, a ogni paese c'era la fermata e il pulman piano piano si riempiva.<br />
Gente che andava al lavoro, Lisa li guardava con curiosità, sembravano già stanchi con vestiti vecchi e le mani callose messe a mò di cuscino sotto la guancia, qualcuno si addormentava.<br />
Donne che andavano al mercato con i loro abiti migliori, sprofondate nei sedili a parlottare fra loro, sembravano delle pagnotte appena tolte dal forno, le guancie rosse per il piacere di quello che ancora non avevano visto ma che sicuramente avrebbero comprato.<br />
Ragazzi che andavano a scuola, studenti come diceva la sua mamma, lei era una scolara, per essere studenti si doveva prendere il pulman e scendere a valle per le superiori.<br />
Lisa osservava tutto e tutti, era la migliore avventura che mai avesse avuto e nemmeno immaginato e poi il viaggio era appena iniziato.<br />
Arrivati a valle si doveva cambiare pulman, ad aspettarle c'era un pulman azzurro, a Lisa sembrò molto più bello e più grande, anche l'odore era diverso, non sapeva di polvere e di freddo, un profumo di cose nuove l'avvolse.<br />
Anche le persone sembravano diverse, più allegre, più belle, Lisa sorrise sentendosi parte di un universo misterioso, tutto da scoprire e da "imparare".<br />
Il pulman correva senza strappi, sembrava volare su una corsia fatta di bambagia, anche le macchine piccole e timorose sembravano scostarsi per lasciare libero il passaggio, quasi intuissero l'urgenza dell'arrivo.<br />
Lisa guardava tutto, anche i vari saluti erano per lei novità ma alla fine la cosa divenne normale, come il parlare a persone sconosciute, mai fatto prima, la mamma sorrideva e partecipava ai discorsi.<br />
Un parlare che spaziava dal tempo al cosa si faceva, discorsi brevi o lunghi a seconda delle fermate, un semplice arrivederci e l'uscita di scena, già, il pulman come un palcoscenico viaggiante.<br />
L'idea del palco lasciò Lisa senza fiato, ecco cos'era, un teatro, un bellissimo teatro viaggiante!<br />
Persone che per un'ora entravano nella tua vita e poi così, semplicemente se ne andavano regalandoti una manciata del loro vivere.<br />
Tasselli di vite che facevano ricordi e voci, sorrisi e racconti che se belli si sarebbero raccontati, magari inventando un finale, magari rendendoli propri.<br />
Lisa guardava quegli attori di vita e assimilava il diverso, anche i dialetti erano stranieri, decifrare le parole a volte era impossibile ma quante risate quando capiva il significato, a volte la mamma la zittiva, a volte rideva con lei amiccante e complice.<br />
Le ore passavano veloci e la città le accolse con il suo caos, altro cambio di pulman, altro colore, giallo stavolta, un colore ridente che ben si addiceva a quel fiume incessante di auto.<br />
Lisa stretta sul sedile guardava gli studenti stipati ovunque, tanti in piedi e tanti ammucchiati sui sedili, pochi parlavano, quasi tutti collegati a cuffie ascoltavano musica.<br />
Il pulman non sembrava più un teatro ma una grande macchina con tanti manichini collegati a fili misteriosi, forse venivano alimentati attraverso quei fili.<br />
Forse venivano indottrinati a nuove religioni, chissà, un esercito fatto di ragazzi che non si guardavano, non si parlavano ma che aspettavano nuovi ordini da un tiranno nascosto nelle loro cuffie.<br />
Lisa guardò la mamma che con un semplice segno l'ammoni di stare zitta e le indicò con il mento la porta.<br />
Mancava poco all'arrivo, a Lisa dispiaceva lasciare il viaggio, già, perchè un pulman continua a viaggiare, era fatto per questo, ma sapeva che ci sarebbe stato il viaggio del ritorno e questo la fece stare bene.<br />
Raccolse il suo zainetto e si avviò piano verso l'uscita chiedendo scusa prima a bassa voce, poi quasi urlando a quegli alieni che si trovavano nel corridoio, a fatica raggiunsero la porta e scesero.<br />
Toccare terra fu per Lisa una vertigine, si fermò a guardare il grosso pulman partire e rivide tutto e tutti, un grande palcoscenico sul quale tutti si è protagonisti e la vita è semplicemente la trama.</span><br />
<div style="clear: both;"> </div><div class="post-footer"> <div class="post-footer-line post-footer-line-1"><span class="post-author vcard">Pubblicato da <span class="fn">sistercesy</span> </span><span class="post-timestamp">a <a class="timestamp-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/09/il-viaggio.html" rel="bookmark" title="permanent link"><abbr class="published" title="2011-09-28T17:58:00+02:00"><span style="color: #4195ba;">17:58</span></abbr></a> </span><span class="post-comment-link"><a class="comment-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/09/il-viaggio.html#comment-form"><span style="color: #4195ba;">6 commenti</span></a> </span><span class="post-icons"><span class="item-action"><a href="http://www.blogger.com/email-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=8906827706160866230" title="Post per email"><img alt="" class="icon-action" height="13" src="http://img1.blogblog.com/img/icon18_email.gif" width="18" /><span style="color: #4195ba;"> </span></a></span><span class="item-control blog-admin pid-1700669117"><a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=8898709268343106569&postID=8906827706160866230&from=pencil" title="Modifica post"><span style="color: #4195ba;"><img alt="" class="icon-action" height="18" src="http://img2.blogblog.com/img/icon18_edit_allbkg.gif" width="18" /> </span></a></span></span> <div class="post-share-buttons goog-inline-block"><a class="goog-inline-block share-button sb-email" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=8906827706160866230&target=email" target="_blank" title="Invia tramite email"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Invia tramite email</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-blog" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=8906827706160866230&target=blog" target="_blank" title="Postalo sul blog"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Postalo sul blog</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-twitter" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=8906827706160866230&target=twitter" target="_blank" title="Condividi su Twitter"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Condividi su Twitter</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-facebook" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=8906827706160866230&target=facebook" target="_blank" title="Condividi su Facebook"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Condividi su Facebook</span></span></a> <div class="goog-inline-block dummy-container"> <div id="___plusone_2" style="cssfloat: none; display: inline-block; float: none; font-size: 1px; height: 20px; line-height: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-indent: 0px; vertical-align: baseline; width: 300px;"><iframe allowtransparency="" frameborder="0" id="I3_1323763454408" marginheight="0" marginwidth="0" name="I3_1323763454408" scrolling="no" src="https://plusone.google.com/_/+1/fastbutton?url=http%3A%2F%2Flunamara001.blogspot.com%2F2011%2F09%2Fil-viaggio.html&source=blogger&size=medium&count=true&annotation=inline&width=300&hl=it&jsh=m%3B%2F_%2Fapps-static%2F_%2Fjs%2Fwidget%2F__features__%2Frt%3Dj%2Fver%3DlPmyWiCJbVk.it.%2Fsv%3D1%2Fam%3D!xVi4pEKcg86Ivi6-JA%2Fd%3D1%2F#id=I3_1323763454408&parent=http%3A%2F%2Flunamara001.blogspot.com&rpctoken=240750438&_methods=onPlusOne%2C_ready%2C_close%2C_open%2C_resizeMe" style="height: 20px; left: 0px; margin: 0px; position: static; top: 0px; visibility: visible; width: 300px;" tabindex="65535" title="+1" width="100%"></iframe></div></div></div><span class="post-backlinks post-comment-link"><a class="comment-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/09/il-viaggio.html#links"><span style="color: #4195ba;">Link a questo post</span></a> </span></div><div class="post-footer-line post-footer-line-2"><span class="post-labels">Etichette: <a href="http://lunamara001.blogspot.com/search/label/racconti%20veri%20o%20no%20che%20importa" rel="tag"><span style="color: #4195ba;">racconti veri o no che importa</span></a> </span></div><div class="post-footer-line post-footer-line-3"> </div></div><div class="date-outer"> <h2 class="date-header"><span><span style="color: #f1900b;">mercoledì 14 settembre 2011</span></span></h2><div class="date-posts"> <div class="post-outer"> <div class="post hentry"><a href="" name="3128864076128917595"></a> <h3 class="post-title entry-title"><a href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/09/vecchi-sognatori.html"><span style="color: #4195ba;">VECCHI SOGNATORI</span></a></h3><div class="post-header"> <div class="post-header-line-1"> </div></div><div class="post-body entry-content" id="post-body-3128864076128917595"><a href="http://photobucket.com/images/fantasy%20forest" target="_blank"><img alt="FANTASY Pictures, Images and Photos" border="0" src="http://i278.photobucket.com/albums/kk117/jetbyebye/FANTASY/spookySCENE.jpg" style="height: 362px; width: 491px;" /></a><br />
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<span style="font-size: 16px;">Una serata normale, un trovarsi attorno al tavolo a mangiare una pizza e a parlare.<br />
Amici e complici, battute e risate, discorsi fatti d'affetto e di carezze negli occhi.<br />
Fermarsi ad ascoltarsi e vedere ancora i sogni aleggiare in alto sopra noi.<br />
Quattro persone "grandi" che si raccontano i progetti del fare domani, come se di domani ce ne fossero a iosa, che bello!<br />
La risata parte gorgogliante per poi tramutarsi in uno scoppio di puro divertimento vedendo l'espressione di stupore degli amici.<br />
Non capiscono, spiegarlo è come strappare un velo, è un ritrovare tutti quei progetti ancora addormentati, è un dirci che si, possiamo ancora realizzarli.<br />
Chi dice che i sogni sono solo per gli adolescenti?<br />
Noi non siamo mai invecchiati dentro, noi ancora crediamo di cambiare il mondo e ci riusciamo.<br />
Sicuramente il nostro vivere è come lo abbiamo voluto noi, ci stiamo bene e ci ritroviamo simili in tante cose.<br />
Caro il mio Boss, caro amico mio, gelosa non lo sono per l'affinità che ti avvicina a Dario anzi, mi fa bene vedervi parlare, ascoltarvi è bello, due adolescenti con i capelli grigi pronti a partire per qualsiasi giusta guerra.<br />
Ogni giorno siamo in guerra, scindere le informazioni che ci riversano in continuazione addosso, capire quali sono le verità nascoste e restare noi stessi, non omologarci è l'imperativo.<br />
Sappiamo che non si può combattere contro mulini a vento, è appunto questa consapevolezza che ci fa veri e forti, in fondo noi crediamo in tante Dulcinee, magari buttate per giorni o anni in cassetti scuri ma sappiamo che sono lì e che ci aspettano.<br />
Ancora possiamo gioire di un tramonto, ancora possiamo piangere abbracciando un albero, ancora gridiamo grazie alla luna e ancora e ancora...... viviamo...</span> <div style="clear: both;"> </div></div><div class="post-footer"> <div class="post-footer-line post-footer-line-1"><span class="post-author vcard">Pubblicato da <span class="fn">sistercesy</span> </span><span class="post-timestamp">a <a class="timestamp-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/09/vecchi-sognatori.html" rel="bookmark" title="permanent link"><abbr class="published" title="2011-09-14T18:32:00+02:00"><span style="color: #4195ba;">18:32</span></abbr></a> </span><span class="post-comment-link"><a class="comment-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/09/vecchi-sognatori.html#comment-form"><span style="color: #4195ba;">25 commenti</span></a> </span><span class="post-icons"><span class="item-action"><a href="http://www.blogger.com/email-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=3128864076128917595" title="Post per email"><img alt="" class="icon-action" height="13" src="http://img1.blogblog.com/img/icon18_email.gif" width="18" /><span style="color: #4195ba;"> </span></a></span><span class="item-control blog-admin pid-1700669117"><a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=8898709268343106569&postID=3128864076128917595&from=pencil" title="Modifica post"><span style="color: #4195ba;"><img alt="" class="icon-action" height="18" src="http://img2.blogblog.com/img/icon18_edit_allbkg.gif" width="18" /> </span></a></span></span> <div class="post-share-buttons goog-inline-block"><a class="goog-inline-block share-button sb-email" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=3128864076128917595&target=email" target="_blank" title="Invia tramite email"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Invia tramite email</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-blog" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=3128864076128917595&target=blog" target="_blank" title="Postalo sul blog"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Postalo sul blog</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-twitter" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=3128864076128917595&target=twitter" target="_blank" title="Condividi su Twitter"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Condividi su Twitter</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-facebook" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=3128864076128917595&target=facebook" target="_blank" title="Condividi su Facebook"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Condividi su Facebook</span></span></a> <div class="goog-inline-block dummy-container"> <div id="___plusone_3" style="cssfloat: none; display: inline-block; float: none; font-size: 1px; height: 20px; line-height: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-indent: 0px; vertical-align: baseline; width: 300px;"><iframe allowtransparency="" frameborder="0" id="I4_1323763454422" marginheight="0" marginwidth="0" name="I4_1323763454422" scrolling="no" src="https://plusone.google.com/_/+1/fastbutton?url=http%3A%2F%2Flunamara001.blogspot.com%2F2011%2F09%2Fvecchi-sognatori.html&source=blogger&size=medium&count=true&annotation=inline&width=300&hl=it&jsh=m%3B%2F_%2Fapps-static%2F_%2Fjs%2Fwidget%2F__features__%2Frt%3Dj%2Fver%3DlPmyWiCJbVk.it.%2Fsv%3D1%2Fam%3D!xVi4pEKcg86Ivi6-JA%2Fd%3D1%2F#id=I4_1323763454422&parent=http%3A%2F%2Flunamara001.blogspot.com&rpctoken=585127643&_methods=onPlusOne%2C_ready%2C_close%2C_open%2C_resizeMe" style="height: 20px; left: 0px; margin: 0px; position: static; top: 0px; visibility: visible; width: 300px;" tabindex="65535" title="+1" width="100%"></iframe></div></div></div><span class="post-backlinks post-comment-link"><a class="comment-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/09/vecchi-sognatori.html#links"><span style="color: #4195ba;">Link a questo post</span></a> </span></div><div class="post-footer-line post-footer-line-2"><span class="post-labels">Etichette: <a href="http://lunamara001.blogspot.com/search/label/momenti%20di%20serenit%C3%A0" rel="tag"><span style="color: #4195ba;">momenti di serenità</span></a> </span></div><div class="post-footer-line post-footer-line-3"> </div></div></div></div></div></div><div class="date-outer"> <h2 class="date-header"><span><span style="color: #f1900b;">mercoledì 15 giugno 2011</span></span></h2><div class="date-posts"> <div class="post-outer"> <div class="post hentry"><a href="" name="3435176521336109705"></a> <h3 class="post-title entry-title"><a href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/06/arrivederci.html"><span style="color: #4195ba;">ARRIVEDERCI...</span></a></h3><div class="post-header"> <div class="post-header-line-1"> </div></div><div class="post-body entry-content" id="post-body-3435176521336109705"><a href="http://photobucket.com/images/fantasy" target="_blank"><img alt="Fantasy Elf Pictures, Images and Photos" border="0" src="http://i212.photobucket.com/albums/cc214/Mistress_Vader_Photos/Consolidated%20Art%20Work/Elves/Girlswallpapers3.jpg" style="height: 387px; width: 527px;" /></a> <span style="font-size: 16px;">L'estate è alle porte, i blog sembrano pianeti disabitati.<br />
Case abbandonate con ragnatele comparse di domande vuote.<br />
Fa male entrare e non trovare risposte, anche solo un buon giorno farebbe bene.<br />
Mi giro e rigiro cercando un sorriso, poi mi accorgo che anch'io ne sono assente e mi fermo sorpresa.<br />
Si, anch'io sono per altre strade, sono già via, passo per un saluto veloce, tanto per non far dimenticare che esisto.<br />
Già sono altrove, seguo con lo sguardo l'evolversi di questa estate piovosa, già sono via.<br />
Migrante in cerca di sole, di serenità, lascio il blog a quest'inverno, ora non voglio impegnarmi.<br />
Altri soli mi attendono, sicuramente le mie emozioni troveranno sempre casa qui, culla ideale e diario di adolescente tarda.<br />
Lacrime e sogni lanciati nel web come richiamo d'aiuto, tanto so che nessuno verrà in mia salvezza!<br />
Ma anche grida d'amicizia, quella si che ne colgo a piene mani!<br />
Guardo con tenerezza giorni andati e aspetto con serenità quelli a venire, ruota che fa ciclo di vita e mai delude.<br />
Lascio a voi che passate un abbraccio grande, non un addio ma un arrivederci a tempi più generosi di convivenza e di affetto.<br />
Vi lascio con la consapevolezza di avere avuto tanto, tantissimo da tutti voi e so che sicuramente non è un addio ma un arrivederci.<br />
Con stima e affetto,<br />
Cesy</span><br />
<br />
<div style="clear: both;"> </div></div><div class="post-footer"> <div class="post-footer-line post-footer-line-1"><span class="post-author vcard">Pubblicato da <span class="fn">sistercesy</span> </span><span class="post-timestamp">a <a class="timestamp-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/06/arrivederci.html" rel="bookmark" title="permanent link"><abbr class="published" title="2011-06-15T23:25:00+02:00"><span style="color: #4195ba;">23:25</span></abbr></a> </span><span class="post-comment-link"><a class="comment-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/06/arrivederci.html#comment-form"><span style="color: #4195ba;">24 commenti</span></a> </span><span class="post-icons"><span class="item-action"><a href="http://www.blogger.com/email-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=3435176521336109705" title="Post per email"><img alt="" class="icon-action" height="13" src="http://img1.blogblog.com/img/icon18_email.gif" width="18" /><span style="color: #4195ba;"> </span></a></span><span class="item-control blog-admin pid-1700669117"><a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=8898709268343106569&postID=3435176521336109705&from=pencil" title="Modifica post"><span style="color: #4195ba;"><img alt="" class="icon-action" height="18" src="http://img2.blogblog.com/img/icon18_edit_allbkg.gif" width="18" /> </span></a></span></span> <div class="post-share-buttons goog-inline-block"><a class="goog-inline-block share-button sb-email" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=3435176521336109705&target=email" target="_blank" title="Invia tramite email"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Invia tramite email</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-blog" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=3435176521336109705&target=blog" target="_blank" title="Postalo sul blog"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Postalo sul blog</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-twitter" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=3435176521336109705&target=twitter" target="_blank" title="Condividi su Twitter"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Condividi su Twitter</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-facebook" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=3435176521336109705&target=facebook" target="_blank" title="Condividi su Facebook"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Condividi su Facebook</span></span></a> <div class="goog-inline-block dummy-container"> <div id="___plusone_4" style="cssfloat: none; display: inline-block; float: none; font-size: 1px; height: 20px; line-height: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-indent: 0px; vertical-align: baseline; width: 300px;"><iframe allowtransparency="" frameborder="0" id="I5_1323763454452" marginheight="0" marginwidth="0" name="I5_1323763454452" scrolling="no" src="https://plusone.google.com/_/+1/fastbutton?url=http%3A%2F%2Flunamara001.blogspot.com%2F2011%2F06%2Farrivederci.html&source=blogger&size=medium&count=true&annotation=inline&width=300&hl=it&jsh=m%3B%2F_%2Fapps-static%2F_%2Fjs%2Fwidget%2F__features__%2Frt%3Dj%2Fver%3DlPmyWiCJbVk.it.%2Fsv%3D1%2Fam%3D!xVi4pEKcg86Ivi6-JA%2Fd%3D1%2F#id=I5_1323763454452&parent=http%3A%2F%2Flunamara001.blogspot.com&rpctoken=349051305&_methods=onPlusOne%2C_ready%2C_close%2C_open%2C_resizeMe" style="height: 20px; left: 0px; margin: 0px; position: static; top: 0px; visibility: visible; width: 300px;" tabindex="65535" title="+1" width="100%"></iframe></div></div></div><span class="post-backlinks post-comment-link"><a class="comment-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/06/arrivederci.html#links"><span style="color: #4195ba;">Link a questo post</span></a> </span></div><div class="post-footer-line post-footer-line-2"><span class="post-labels">Etichette: <a href="http://lunamara001.blogspot.com/search/label/il%20mio%20oggi" rel="tag"><span style="color: #4195ba;">il mio oggi</span></a> </span></div><div class="post-footer-line post-footer-line-3"> </div></div></div></div></div></div><div class="date-outer"> <h2 class="date-header"><span><span style="color: #f1900b;">lunedì 30 maggio 2011</span></span></h2><div class="date-posts"> <div class="post-outer"> <div class="post hentry"><a href="" name="679181893039678651"></a> <h3 class="post-title entry-title"><a href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/05/lucciole-e-urla.html"><span style="color: #4195ba;">LUCCIOLE E URLA</span></a></h3><div class="post-header"> <div class="post-header-line-1"> </div></div><div class="post-body entry-content" id="post-body-679181893039678651"><span style="font-size: 16px;"><a href="http://s261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/?action=view&current=d54b73783640425fbd61f30dbbf35198_medium.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" border="0" src="http://i261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/d54b73783640425fbd61f30dbbf35198_medium.jpg" style="height: 395px; width: 436px;" /></a></span> <br />
<br />
<span style="font-size: 16px;">Le urla sono finalmente </span><span style="font-size: 16px;">fuggite, solo l'eco è rimasto tra le trame del tempo.<br />
Urla come farfalle impigliate in reti di pensieri, colori di lucciole impazzite contro il barattolo di vetro.<br />
Urla di voci chiassose, indifferenti al dolore di occhi colmi di lacrime.<br />
Lucciole prese in una sera di maggio, notte magica a rincorrerle al chiarore di luna.<br />
Fuochi fatui, promesse di gioia rinchiuse in scatole nere.<br />
Come lanterne di fate non indicano nessuna strada, il bosco di notte fa solo paura.<br />
Solo le urla trovano la strada, quella più corta, la maledetta!<br />
Può sorgere la luna ma non sempre è luna piena.<br />
Luna buona.<br />
Luna nera fa paura, il silenzio ne è garante.<br />
Anche il silenzio tace nel bosco, nemmeno un albero si scuote.<br />
Silenzio fatto di pece, la volpe stanotte digiuna e danzano sole le streghe.<br />
Sciamane sorelle dimenticate, solo le urla vi sono amiche, il vuoto che vi attornia fa casa.<br />
La notte come ogni notte finisce, il sole sorge, resta solo il barattolo e le lucciole.<br />
Nulla è più magico, nemmeno le lucciole, insetti neri senza più luce....</span><br />
<div style="clear: both;"> </div></div><div class="post-footer"> <div class="post-footer-line post-footer-line-1"><span class="post-author vcard">Pubblicato da <span class="fn">sistercesy</span> </span><span class="post-timestamp">a <a class="timestamp-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/05/lucciole-e-urla.html" rel="bookmark" title="permanent link"><abbr class="published" title="2011-05-30T23:14:00+02:00"><span style="color: #4195ba;">23:14</span></abbr></a> </span><span class="post-comment-link"><a class="comment-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/05/lucciole-e-urla.html#comment-form"><span style="color: #4195ba;">11 commenti</span></a> </span><span class="post-icons"><span class="item-action"><a href="http://www.blogger.com/email-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=679181893039678651" title="Post per email"><img alt="" class="icon-action" height="13" src="http://img1.blogblog.com/img/icon18_email.gif" width="18" /><span style="color: #4195ba;"> </span></a></span><span class="item-control blog-admin pid-1700669117"><a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=8898709268343106569&postID=679181893039678651&from=pencil" title="Modifica post"><span style="color: #4195ba;"><img alt="" class="icon-action" height="18" src="http://img2.blogblog.com/img/icon18_edit_allbkg.gif" width="18" /> </span></a></span></span> <div class="post-share-buttons goog-inline-block"><a class="goog-inline-block share-button sb-email" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=679181893039678651&target=email" target="_blank" title="Invia tramite email"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Invia tramite email</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-blog" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=679181893039678651&target=blog" target="_blank" title="Postalo sul blog"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Postalo sul blog</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-twitter" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=679181893039678651&target=twitter" target="_blank" title="Condividi su Twitter"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Condividi su Twitter</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-facebook" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=679181893039678651&target=facebook" target="_blank" title="Condividi su Facebook"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Condividi su Facebook</span></span></a> <div class="goog-inline-block dummy-container"> <div id="___plusone_5" style="cssfloat: none; display: inline-block; float: none; font-size: 1px; height: 20px; line-height: normal; margin: 0px; padding: 0px; text-indent: 0px; vertical-align: baseline; width: 300px;"><iframe allowtransparency="" frameborder="0" id="I6_1323763454467" marginheight="0" marginwidth="0" name="I6_1323763454467" scrolling="no" src="https://plusone.google.com/_/+1/fastbutton?url=http%3A%2F%2Flunamara001.blogspot.com%2F2011%2F05%2Flucciole-e-urla.html&source=blogger&size=medium&count=true&annotation=inline&width=300&hl=it&jsh=m%3B%2F_%2Fapps-static%2F_%2Fjs%2Fwidget%2F__features__%2Frt%3Dj%2Fver%3DlPmyWiCJbVk.it.%2Fsv%3D1%2Fam%3D!xVi4pEKcg86Ivi6-JA%2Fd%3D1%2F#id=I6_1323763454467&parent=http%3A%2F%2Flunamara001.blogspot.com&rpctoken=716760648&_methods=onPlusOne%2C_ready%2C_close%2C_open%2C_resizeMe" style="height: 20px; left: 0px; margin: 0px; position: static; top: 0px; visibility: visible; width: 300px;" tabindex="65535" title="+1" width="100%"></iframe></div></div></div><span class="post-backlinks post-comment-link"><a class="comment-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/05/lucciole-e-urla.html#links"><span style="color: #4195ba;">Link a questo post</span></a> </span></div><div class="post-footer-line post-footer-line-2"><span class="post-labels">Etichette: <a href="http://lunamara001.blogspot.com/search/label/fiabe%20inutili" rel="tag"><span style="color: #4195ba;">fiabe inutili</span></a> </span></div><div class="post-footer-line post-footer-line-3"> </div></div></div></div></div></div><div class="date-outer"> <h2 class="date-header"><span><span style="color: #f1900b;">giovedì 19 maggio 2011</span></span></h2><div class="date-posts"> <div class="post-outer"> <div class="post hentry"><a href="" name="2613511013191035647"></a> <h3 class="post-title entry-title"><a href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/05/niente-perdono.html"><span style="color: #4195ba;">NIENTE PERDONO</span></a></h3><div class="post-header"> <div class="post-header-line-1"> </div></div><div class="post-body entry-content" id="post-body-2613511013191035647"><a href="http://photobucket.com/images/abuso" target="_blank"><img alt="abuso Pictures, Images and Photos" height="227" src="http://i157.photobucket.com/albums/t79/emO_ztar/abuso.jpg" style="border: 0px solid currentColor; float: left; margin: 0px 10px 10px 0px;" width="228" /></a> <span style="font-size: 16px;">La notizia le arrivò dopo giorni, ma le esplose dentro e fece male.<br />
Era morto e sepolto, già la pioggia filtrava nella bara e il buio lo stringeva nell'abbraccio eterno.<br />
Ancora e ancora non riusciva a perdonare, tutto il silenzio e il dolore che circondava quella sua piccola e immensa storia le tolsero il tempo ributtandola all'origine di quel dolore.<br />
Una manciata d'anni, sei? Oppure di meno?<br />
Non ricordava, sa solo che era primavera e con la mamma era andata per cicorie, che bello!<br />
Era raro uscire da sola con la mamma, era bello, la mamma le insegnava posti segreti e le raccontava storie vissute da bimba.<br />
Anche quel giorno era riuscita a far suonare il tarassaco cantando la canzoncina magica.<br />
Sona sona bel fiurì, sona sona bel fiurì, fal per me bel fiurì, sona sona sul per me....<br />
Era quasi sera, l'azzurro si infittiva di rondini chiassose e le cime erano oro puro, la salita era un mare verde punteggiato di fiori un vento dolce le accompagnava verso il paese.<br />
La bimba era stanca, la bocca sporca e appicicosa del colore e del succo di fragole, sdraiata in quel mare d'erba, gli occhi appesi alle nuvole e il cuoricino aperto alla vita, era stanca e felice.<br />
Felice di esistere, felice di vivere, ogni cosa era perfetta, anche il falchetto che volteggiava su di lei, certamente in cerca di una lepre o di un pollo, tutto era giusto.<br />
Anche il ragazzo suo vicino di casa, una manciata d'anni più di lei era lì, seduto a guardare a valle.<br />
Quante volte la bimba e il ragazzo avevano giocato assieme?<br />
La mamma non si preoccupò, in paese tutti i bimbi erano fratelli, si avviò verso casa svelta già pensando alla cena, lasciò la bimba ai suoi sogni.<br />
Sogni che diventano incubi!<br />
La bimba non poteva sapere di curiosità malate, sa solo che di colpo il cielo sopra lei è diventato nero di paura, "l'amico" è diventato una bestia.<br />
Con forza la preme contro l'erba alta, quasi soffoca in quel groviglio di steli e calore, cerca di diffendersi, il perchè non lo sa ma lo intuisce.<br />
Una lotta silenziosa, inutile gridare, lo sa, mille mani che cercano di alzare la gonnellina, le sue manine che cercano di tenerla ferma, le mutandine quasi strappate e alla fine solo quella voce "sta ferma, voglio solo vedere come sei fatta".<br />
Ricorda le lacrime che si fermano nelle orecchie, pozzi di vergogna.<br />
Vergogna verso se stessa, lotta ancora e alla fine lui la lascia, vergogna verso lui, lo guarda negli occhi e sa già che mai e poi mai lo perdonerà, mai!<br />
Sa che ha subito una violenza grande ma sa che non ne parlerà, il perchè è perso nel suo essere donna, sa solo che non si fermerà mai più da sola con un "amico".<br />
Le rondini gridano e loro dicono tutto al mondo, ma il mondo continua indifferente.<br />
Anche la mamma non si accorge di nulla, la cena è pronta ma la bimba non ha fame, cerca dentro di lei un pensiero per assolversi e per perdonarsi.<br />
Tante sere d'estate sono passate, la bimba è diventata donna ma si è sempre portata quel segreto addosso, un male che sgorgava ogni volta che vedeva il "ragazzo".<br />
Piccola e crudele donna anche lei, quando l'ha visto malato e in balia di un male lungo e incurabile ha gioito, ecco la giusta punizione ha pensato.<br />
Una punizione per quello che lui le ha fatto, anche ora che sa che è morto quello che sente sono ancora i gridi delle rondini, anche ora il perdono non c'è....<br />
Non c'era bosco, ma prati, non c'era buio ma sole non c'era un lupo ma un "amico", non era fiaba ma realtà..... forse.<br />
Ma il perdono sicuramente no!</span><br />
<br />
<div style="clear: both;"> </div></div><div class="post-footer"> <div class="post-footer-line post-footer-line-1"><span class="post-author vcard">Pubblicato da <span class="fn">sistercesy</span> </span><span class="post-timestamp">a <a class="timestamp-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/05/niente-perdono.html" rel="bookmark" title="permanent link"><abbr class="published" title="2011-05-19T18:34:00+02:00"><span style="color: #4195ba;">18:34</span></abbr></a> </span><span class="post-comment-link"><a class="comment-link" href="http://lunamara001.blogspot.com/2011/05/niente-perdono.html#comment-form"><span style="color: #4195ba;">20 commenti</span></a> </span><span class="post-icons"><span class="item-action"><a href="http://www.blogger.com/email-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=2613511013191035647" title="Post per email"><img alt="" class="icon-action" height="13" src="http://img1.blogblog.com/img/icon18_email.gif" width="18" /><span style="color: #4195ba;"> </span></a></span><span class="item-control blog-admin pid-1700669117"><a href="http://www.blogger.com/post-edit.g?blogID=8898709268343106569&postID=2613511013191035647&from=pencil" title="Modifica post"><span style="color: #4195ba;"><img alt="" class="icon-action" height="18" src="http://img2.blogblog.com/img/icon18_edit_allbkg.gif" width="18" /> </span></a></span></span> <div class="post-share-buttons goog-inline-block"><a class="goog-inline-block share-button sb-email" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=2613511013191035647&target=email" target="_blank" title="Invia tramite email"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Invia tramite email</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-blog" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=2613511013191035647&target=blog" target="_blank" title="Postalo sul blog"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Postalo sul blog</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-twitter" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=2613511013191035647&target=twitter" target="_blank" title="Condividi su Twitter"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Condividi su Twitter</span></span></a><a class="goog-inline-block share-button sb-facebook" href="http://www.blogger.com/share-post.g?blogID=8898709268343106569&postID=2613511013191035647&target=facebook" target="_blank" title="Condividi su Facebook"><span class="share-button-link-text"><span style="color: #b5c1c8;">Condividi su Facebook</span></span></a> <div class="goog-inline-block dummy-container"> <div id="___plusone_6" style="cssfloat: none; 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<div class="blogPost"> <h3><span><a href="http://lunamara.iobloggo.com/3/valentina"><span style="color: #b5c1c8;">VALENTINA</span></a></span></h3><div class="blogPostText"> <div class="blogPostText2"> <div class="data"> <div class="dataBox" style="background-color: white; border: 1px solid rgb(0, 0, 0); color: black; height: 52px; position: relative; text-align: center; text-transform: uppercase; width: 52px;"> <div class="dataBoxG" style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: bold 32px/normal Arial, Arial, Helvetica, sans-serif; padding-top: 15px;">13</div><div class="dataBoxM" style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: bold 9px/normal Arial, Arial, Helvetica, sans-serif; left: 2px; position: absolute; top: 2px;">dic</div><div class="dataBoxA" style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: bold 9px/normal Arial, Arial, Helvetica, sans-serif; position: absolute; right: 2px; top: 2px;">2011</div></div></div><div class="sottotitolo"><a href="http://lunamara.iobloggo.com/3/valentina"><span style="color: #b5c1c8;">09:00</span></a> - <a href="http://www.iobloggo.com/community/sistercesy"><span style="color: #b5c1c8;">sistercesy</span></a> - <a href="http://lunamara.iobloggo.com/cat/storia-maledetta/250974" title=""><span style="color: #b5c1c8;">storia maledetta</span></a></div><div class="post"> <a href="http://photobucket.com/images/disperazione" target="_blank"><img alt="disperazione Pictures, Images and Photos" border="0" height="500" src="http://i906.photobucket.com/albums/ac264/principessa75_2010/immaginedidonna.gif" width="501" /></a><br />
<br />
<br />
<span style="font-size: 16px;">Ti amo, mamma.<br />
Queste parole come musica le cantavano nel cuore, era sicura che le cose sarebbero andate bene ora.<br />
Ora che vedeva sua figlia quasi serena, allungò la felpa e guardò Valentina togliersi la maglietta.<br />
Il gelo invase di colpo il suo corpo e ogni musica sparì.<br />
Restò immobile a fissare quei tagli fatti lungo il corpo, dove i vestiti coprono di più, tagli rossi, recenti e crudeli.<br />
Valentina come una furia si girò urlando e si nascose nella felpa enorme, tutto ripiombò nel dolore.<br />
Vane le promesse, vane le carezze, anche l'amore era inutile, anche pregare o il bestemmiare non sarebbe servito a nulla!<br />
Valentina stava sprofondando in un pozzo nero e non voleva essere aiutata, voleva morire.<br />
Come si fa a lasciare morire una figlia?<br />
Come aiutarla se lei non vuole?<br />
Anche l'abbraccio era una corda da cui scappare per non essere presa.<br />
Presa dall'amore, ma Valentina voleva un altro amore e questo lei lo sapeva, maledetto amore sbagliato.<br />
L'amore può essere un assassino, l'amore ti uccide se non ti ama.<br />
Anche le lacrime sono inutili, sterili e senza sollievo, trovare soluzioni a volte è impossibile.<br />
Ogni giorno è un rimbalzare su un muro, ogni giorno una cicatrice si aggiunge a quella precedente, non importa, si diventa insensibili e l'andare avanti diventa automatico.<br />
Un vivere attorno a noi stessi, questo pensa, spiare quel dolore, capire se Valentina può portarlo, prendere speranza ogni volta che Valentina sorride, sentire il cuore balzare in gola quanto Valentina canta.<br />
Domani sarà diverso, normale finalmente!<span style="display: none;"> </span></span><br />
<!--<rdf:RDF xmlns:rdf="http://www.w3.org/1999/02/22-rdf-syntax-ns#" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:trackback="http://madskills.com/public/xml/rss/module/trackback/"> <rdf:Description rdf:about="http://lunamara.iobloggo.com/3/valentina" dc:identifier="http://lunamara.iobloggo.com/3/valentina" dc:title="VALENTINA" trackback:ping="http://www.iobloggo.com/tck.php/121720/3"/></rdf:RDF>--></div><div class="tags"></div><div class="social"><a href="http://lunamara.iobloggo.com/#"><img alt="condividi" src="http://static.iobloggo.com/static/img/social.png" style="border: 0px currentColor; position: relative; top: 4px;" /></a> - <a href="javascript:;"><span style="color: #b5c1c8;">aggiungi al segnapost</span></a></div><div class="commenti"><a href="javascript:;" target="_self"><span style="color: #b5c1c8;">nessun commento</span></a></div></div></div></div><br />
<div class="blogPost"> <h3><span><a href="http://lunamara.iobloggo.com/2/si-cambia"><span style="color: #b5c1c8;">SI CAMBIA...</span></a></span></h3><div class="blogPostText"> <div class="blogPostText2"> <div class="data"> <div class="dataBox" style="background-color: white; border: 1px solid rgb(0, 0, 0); color: black; height: 52px; position: relative; text-align: center; text-transform: uppercase; width: 52px;"> <div class="dataBoxG" style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: bold 32px/normal Arial, Arial, Helvetica, sans-serif; padding-top: 15px;">06</div><div class="dataBoxM" style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: bold 9px/normal Arial, Arial, Helvetica, sans-serif; left: 2px; position: absolute; top: 2px;">dic</div><div class="dataBoxA" style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: bold 9px/normal Arial, Arial, Helvetica, sans-serif; position: absolute; right: 2px; top: 2px;">2011</div></div></div><div class="sottotitolo"><a href="http://lunamara.iobloggo.com/2/si-cambia"><span style="color: #b5c1c8;">22:03</span></a> - <a href="http://www.iobloggo.com/community/sistercesy"><span style="color: #b5c1c8;">sistercesy</span></a> - <a href="http://lunamara.iobloggo.com/cat/varie/250730" title=""><span style="color: #b5c1c8;">varie</span></a></div><div class="post"> <span style="font-size: small;">Cambiare costa molto, intermini di sicurezza poi...</span><br />
<span style="font-size: small;">Sarà che sono portata a vedere ogni angolazione del mio fare, anche traslocare un blog mi fa male.</span><br />
<span style="font-size: small;">Perdere amici mi rattrista, quasi 4 anni di splinder mi ha dato modo di conoscere diverse realtà, ho condiviso tanto con tante persone e ora ho paura a "saltare" su questa nuova piattaforma.</span><br />
<span style="font-size: small;">Non vorrei perdere nessuno, vorrei la mattina aprire questa casa e ritrovarci il buongiorno di Struzzino o la carezza di Annina, ma quello che so bene non sentirò mai più è il buon giorno di Barone, però vorrei poter passare sempre a casa sua per lasciare un saluto.</span><br />
<span style="font-size: small;">Stanze di vita comune, muri che si abbassano e che a volte diventano invalicabili, pensieri e urla che danno sfogo a lacrime amare, oppure scoppi di risate che nascono dal cuore.</span><br />
<span style="font-size: small;">Chi siamo noi?</span><br />
<span style="font-size: small;">Blogger, persone che vivono in questa dimensione cercando un messaggio lanciato da tanti altri, corde che danzano al suono di musiche che ci servono al momento.</span><br />
<span style="font-size: small;">Momenti allegri e momenti no ma sempre consapevoli di trovare consigli e incoraggiamenti, non ci si sente soli è questo la bellezza di essere un Blogger.</span><br />
<span style="font-size: small;">Non so se sarò capace di postare questi miei semplici pensieri ma devo pure iniziare a capire come funziona questa nuova casa.</span><br />
<span style="font-size: small;">Una casa grande e ancora molto vuota, fa quasi paura, la mia semplice baracca su Splinder era fatta su di me, ci stavo bene e avevo tutto quello che mi serviva ma ora si deve cambiare e allora forza Cesy.... </span><br />
<br />
<br />
<!--<rdf:RDF xmlns:rdf="http://www.w3.org/1999/02/22-rdf-syntax-ns#" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:trackback="http://madskills.com/public/xml/rss/module/trackback/"> <rdf:Description rdf:about="http://lunamara.iobloggo.com/2/si-cambia" dc:identifier="http://lunamara.iobloggo.com/2/si-cambia" dc:title="SI CAMBIA..." trackback:ping="http://www.iobloggo.com/tck.php/121720/2"/></rdf:RDF>--></div><div class="tags"></div><div class="social"><a href="http://lunamara.iobloggo.com/#"><img alt="condividi" src="http://static.iobloggo.com/static/img/social.png" style="border: 0px currentColor; position: relative; top: 4px;" /></a> - <a href="javascript:;"><span style="color: #b5c1c8;">aggiungi al segnapost</span></a></div><div class="commenti"><a href="javascript:;" target="_self"><span style="color: #b5c1c8;">20 commenti</span></a></div></div></div></div><br />
<div class="blogPost"> <h3><span><a href="http://lunamara.iobloggo.com/1/"></a></span></h3><div class="blogPostText"> <div class="blogPostText2"> <div class="data"> <div class="dataBox" style="background-color: white; border: 1px solid rgb(0, 0, 0); color: black; height: 52px; position: relative; text-align: center; text-transform: uppercase; width: 52px;"> <div class="dataBoxG" style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: bold 32px/normal Arial, Arial, Helvetica, sans-serif; padding-top: 15px;"> </div><div class="dataBoxM" style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: bold 9px/normal Arial, Arial, Helvetica, sans-serif; left: 2px; position: absolute; top: 2px;">dic</div><div class="dataBoxA" style="font-size-adjust: none; font-stretch: normal; font: bold 9px/normal Arial, Arial, Helvetica, sans-serif; position: absolute; right: 2px; top: 2px;">2011</div></div></div><div class="sottotitolo"> </div><!--<rdf:RDF xmlns:rdf="http://www.w3.org/1999/02/22-rdf-syntax-ns#" xmlns:dc="http://purl.org/dc/elements/1.1/" xmlns:trackback="http://madskills.com/public/xml/rss/module/trackback/"> <rdf:Description rdf:about="http://lunamara.iobloggo.com/1/" dc:identifier="http://lunamara.iobloggo.com/1/" dc:title="" trackback:ping="http://www.iobloggo.com/tck.php/121720/1"/></rdf:RDF>--> <div class="tags"></div><div class="social"> - </div></div></div></div><br />
<div class="pagine"></div><br />
<div id="pageFooter"></div>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-91373946553885057122011-11-06T19:15:00.000+01:002011-11-24T13:23:23.535+01:00SABATO A MILANO<br/><a href="http://s261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/?action=view&current=DSCN3622.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" border="0" height="598" src="http://i261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/DSCN3622.jpg" style="width: 462px; height: 418px;" width="720" /></a><br/><br/><br/><br/><span style="font-size: 16px;">Giornata nera, gonfia di pioggia e di vento, a casa si sta bene e il solo pensare di uscire mi fa rabbrividire.<br/>Ieri siamo stati a milano a portare Kora dal veterinario, piccola operazione, rimozione della piastra d'acciaio che aveva inserito nella gamba.<br/>Ora va tutto bene, la piccola si è ripresa e tenerla ferma diventa difficile, ma ieri è stata dura.<br/>Siamo partiti presto sotto una pioggia pesante, l'autostrada monotona a parte i colori dell'autunno, l'arrivo a milano ha solo confermato quello che penso di questa città.<br/>Non mi piace, quei palazzoni anonimi, tutte quelle case piene di persone accatastate une sulle altre, mi rendo conto di vivere in un posto meraviglioso.<br/>Riflettendo in uno di quei palazzoni ci starebbero tutte le persone che abitano in 4/5 vie della mia zona.<br/>Anche l'autunno a Milano è più avanzato, magari sarà lo smog, gli alberi sono già quasi tutti spogli, da me ci sono solo foglie colorate di mille sfumature, senza dubbio domani sarà diverso.<br/>Mentre scrivo sento il vento che la fa da padrone, prepotente e cattivo fa sbattere i rami con forza.<br/>Abbiamo lasciato Kora in ambulatorio dopo essere stati con lei fino a che non è stata sedata poi siamo andati in centro.<br/>Sicuramente la bellezza di Milano è lì, tutto pulito e luccicante, palazzi belli e importanti, ma quanto caos, quanta fretta, umanità in perenne file senza nemmeno guardarsi, soli in mezzo a moltitudini di persone sole.<br/>Ci si può nascondere, ci si può morire tra questa indifferenza, anche l'urto involontario non è seguito da nessuna scusa, solo sguardi assenti e frettolosi, trovare un sorriso è raro.<br/>Riflessioni stupide, non è che Brescia sia meno anonima ma essendo più piccola è più vivibile, i paesi riescono ancora a darti la parvenza di comunità accogliente, sicuramente c'è tanta paura e la sera si cerca la luce, non si cammina nel buio nemmeno a Brescia.<br/>Quando siamo ritornati a prendere Kora lei non riusciva a stare in piedi, era sdraiata in gabbia ma quando mi ha visto i suoi occhi si sono illuminati e con la coda ha dimostrato tutta la sua gioia.<br/>L'abbiamo caricata in auto e io mi sono messa dietro con lei, tremava così l'ho coperta e coccolata, stanotte ha dormito sul lettone, ora sta molto meglio e anch'io sono più serena.<br/>A volte basta poco per stare bene, lo sguardo di una cagnolona dolcissima ti cambia la giornata, fa niente se piove e fa freddo una leccata umida fa nascere il sorriso. <span style="display: none;"> </span></span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-91777227321878136592011-10-16T23:12:00.000+02:002011-11-24T13:23:23.535+01:00VALENTINA<a href="http://photobucket.com/images/disperazione" target="_blank"><img alt="disperazione Pictures, Images and Photos" border="0" height="500" src="http://i906.photobucket.com/albums/ac264/principessa75_2010/immaginedidonna.gif" width="501" /></a><br/><br/><br/><span style="font-size: 16px;">Ti amo, mamma.<br/>Queste parole come musica le cantavano nel cuore, era sicura che le cose sarebbero andate bene ora.<br/>Ora che vedeva sua figlia quasi serena, allungò la felpa e guardò Valentina togliersi la maglietta.<br/>Il gelo invase di colpo il suo corpo e ogni musica sparì.<br/>Restò immobile a fissare quei tagli fatti lungo il corpo, dove i vestiti coprono di più, tagli rossi, recenti e crudeli.<br/>Valentina come una furia si girò urlando e si nascose nella felpa enorme, tutto ripiombò nel dolore.<br/>Vane le promesse, vane le carezze, anche l'amore era inutile, anche pregare o il bestemmiare non sarebbe servito a nulla!<br/>Valentina stava sprofondando in un pozzo nero e non voleva essere aiutata, voleva morire.<br/>Come si fa a lasciare morire una figlia?<br/>Come aiutarla se lei non vuole?<br/>Anche l'abbraccio era una corda da cui scappare per non essere presa.<br/>Presa dall'amore, ma Valentina voleva un altro amore e questo lei lo sapeva, maledetto amore sbagliato.<br/>L'amore può essere un assassino, l'amore ti uccide se non ti ama.<br/>Anche le lacrime sono inutili, sterili e senza sollievo, trovare soluzioni a volte è impossibile.<br/>Ogni giorno è un rimbalzare su un muro, ogni giorno una cicatrice si aggiunge a quella precedente, non importa, si diventa insensibili e l'andare avanti diventa automatico.<br/>Un vivere attorno a noi stessi, questo pensa, spiare quel dolore, capire se Valentina può portarlo, prendere speranza ogni volta che Valentina sorride, sentire il cuore balzare in gola quanto Valentina canta.<br/>Domani sarà diverso, normale finalmente!<span style="display: none;"> </span></span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com17tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-89068277061608662302011-09-28T17:58:00.000+02:002011-11-24T13:23:23.535+01:00IL VIAGGIO<a href="http://photobucket.com/images/montagne" target="_blank"><img alt="montagne Pictures, Images and Photos" border="0" height="528" src="http://i629.photobucket.com/albums/uu14/naghana/mountain/montagne_2.jpg" style="width: 485px; height: 432px;" width="678" /></a><br/><br/><br/> <span style="font-size: 16px;">La bimba era già a letto nonostante il sole battesse ancora sui vetri della finestra.<br/>La mamma era stata categorica, "a letto presto presto, domani mattina ci si alzaa alle 5!".<br/>Che avventura, pensava Lisa nascondendosi alla luce, il corpo avviluppato da coperte fatte a capanna attorno a lei.<br/>Domani avrebbe preso il pulman e sarebbe andata a trovare i nonni!<br/>Un viaggio lungo quasi una giornata, una storia da raccontare lunga lunga a compagne invidiose e antipatiche.<br/>Pensando a loro quasi si dimenticava di chiudere gli occhi e di chiamare il sonno. sempre sorridendo scivolò nel sogno.<br/>La sveglia trillò nel silenzio di casa, Lisa come una molla corse a prepararsi, bastò poco, tutto era già pronto, la mamma chiuse la casa e preso in braccio la sorellina più piccola si avviarono a piedi.<br/>I loro passi rimbombavano per le vie deserte del piccolo paese, solo le rondini mattiniere come loro le guardavano passare stupite.<br/>Già il sole spuntava dalle cime colorando di rosa le nuvole, Lisa era felice mentre guardava il grosso pulman fermo ad aspettarle.<br/>Veramente non le stava aspettando, era l'ultima fermata il quel paese aggrappato alle montagne.<br/>Un paese dove anche la strada si fermava contro il nulla, il pulman era l'unico mezzo per scendere alla civiltà.<br/>Lisa scelse il posto vicino al finestrino, si sistemò con cura assicurandosi di potere vedere bene in ogni direzione, erano solo loro, tre femmine e l'autista.<br/>Il via fu dato con uno strappo potente, Lisa rabbrividì, era fatta, era in viaggio!<br/>Tutto era nuovo, gli alberi sembravano rincorrerla, non la volevano lasciare andare, per un attimo Lisa pensò di cadere nel buco che le si era formato dentro.<br/>Un vortice di piacere e di ansia, il sobbalzare dell'autobus mentre girava quasi su se stesso in curve strette e costeggiate di dirupi faceva si che il respiro per un attimo smettesse di uscire.<br/>Agrappata al finestrino ammirava il veloce scorrere del panorama, a ogni paese c'era la fermata e il pulman piano piano si riempiva.<br/>Gente che andava al lavoro, Lisa li guardava con curiosità, sembravano già stanchi con vestiti vecchi e le mani callose messe a mò di cuscino sotto la guancia, qualcuno si addormentava.<br/>Donne che andavano al mercato con i loro abiti migliori, sprofondate nei sedili a parlottare fra loro, sembravano delle pagnotte appena tolte dal forno, le guancie rosse per il piacere di quello che ancora non avevano visto ma che sicuramente avrebbero comprato.<br/>Ragazzi che andavano a scuola, studenti come diceva la sua mamma, lei era una scolara, per essere studenti si doveva prendere il pulman e scendere a valle per le superiori.<br/>Lisa osservava tutto e tutti, era la migliore avventura che mai avesse avuto e nemmeno immaginato e poi il viaggio era appena iniziato.<br/>Arrivati a valle si doveva cambiare pulman, ad aspettarle c'era un pulman azzurro, a Lisa sembrò molto più bello e più grande, anche l'odore era diverso, non sapeva di polvere e di freddo, un profumo di cose nuove l'avvolse.<br/>Anche le persone sembravano diverse, più allegre, più belle, Lisa sorrise sentendosi parte di un universo misterioso, tutto da scoprire e da "imparare".<br/>Il pulman correva senza strappi, sembrava volare su una corsia fatta di bambagia, anche le macchine piccole e timorose sembravano scostarsi per lasciare libero il passaggio, quasi intuissero l'urgenza dell'arrivo.<br/>Lisa guardava tutto, anche i vari saluti erano per lei novità ma alla fine la cosa divenne normale, come il parlare a persone sconosciute, mai fatto prima, la mamma sorrideva e partecipava ai discorsi.<br/>Un parlare che spaziava dal tempo al cosa si faceva, discorsi brevi o lunghi a seconda delle fermate, un semplice arrivederci e l'uscita di scena, già, il pulman come un palcoscenico viaggiante.<br/>L'idea del palco lasciò Lisa senza fiato, ecco cos'era, un teatro, un bellissimo teatro viaggiante!<br/>Persone che per un'ora entravano nella tua vita e poi così, semplicemente se ne andavano regalandoti una manciata del loro vivere.<br/>Tasselli di vite che facevano ricordi e voci, sorrisi e racconti che se belli si sarebbero raccontati, magari inventando un finale, magari rendendoli propri.<br/>Lisa guardava quegli attori di vita e assimilava il diverso, anche i dialetti erano stranieri, decifrare le parole a volte era impossibile ma quante risate quando capiva il significato, a volte la mamma la zittiva, a volte rideva con lei amiccante e complice.<br/>Le ore passavano veloci e la città le accolse con il suo caos, altro cambio di pulman, altro colore, giallo stavolta, un colore ridente che ben si addiceva a quel fiume incessante di auto.<br/>Lisa stretta sul sedile guardava gli studenti stipati ovunque, tanti in piedi e tanti ammucchiati sui sedili, pochi parlavano, quasi tutti collegati a cuffie ascoltavano musica.<br/>Il pulman non sembrava più un teatro ma una grande macchina con tanti manichini collegati a fili misteriosi, forse venivano alimentati attraverso quei fili.<br/>Forse venivano indottrinati a nuove religioni, chissà, un esercito fatto di ragazzi che non si guardavano, non si parlavano ma che aspettavano nuovi ordini da un tiranno nascosto nelle loro cuffie.<br/>Lisa guardò la mamma che con un semplice segno l'ammoni di stare zitta e le indicò con il mento la porta.<br/>Mancava poco all'arrivo, a Lisa dispiaceva lasciare il viaggio, già, perchè un pulman continua a viaggiare, era fatto per questo, ma sapeva che ci sarebbe stato il viaggio del ritorno e questo la fece stare bene.<br/>Raccolse il suo zainetto e si avviò piano verso l'uscita chiedendo scusa prima a bassa voce, poi quasi urlando a quegli alieni che si trovavano nel corridoio, a fatica raggiunsero la porta e scesero.<br/>Toccare terra fu per Lisa una vertigine, si fermò a guardare il grosso pulman partire e rivide tutto e tutti, un grande palcoscenico sul quale tutti si è protagonisti e la vita è semplicemente la trama.<br/> <span style="display: none;"> </span></span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-31288640761289175952011-09-14T18:32:00.000+02:002011-11-24T13:23:23.535+01:00VECCHI SOGNATORI<a href="http://photobucket.com/images/fantasy%20forest" target="_blank"><img alt="FANTASY Pictures, Images and Photos" border="0" height="393" src="http://i278.photobucket.com/albums/kk117/jetbyebye/FANTASY/spookySCENE.jpg" style="width: 491px; height: 362px;" width="563" /></a><br/><br/><br/><span style="font-size: 16px;">Una serata normale, un trovarsi attorno al tavolo a mangiare una pizza e a parlare.<br/>Amici e complici, battute e risate, discorsi fatti d'affetto e di carezze negli occhi.<br/>Fermarsi ad ascoltarsi e vedere ancora i sogni aleggiare in alto sopra noi.<br/>Quattro persone "grandi" che si raccontano i progetti del fare domani, come se di domani ce ne fossero a iosa, che bello!<br/>La risata parte gorgogliante per poi tramutarsi in uno scoppio di puro divertimento vedendo l'espressione di stupore degli amici.<br/>Non capiscono, spiegarlo è come strappare un velo, è un ritrovare tutti quei progetti ancora addormentati, è un dirci che si, possiamo ancora realizzarli.<br/>Chi dice che i sogni sono solo per gli adolescenti?<br/>Noi non siamo mai invecchiati dentro, noi ancora crediamo di cambiare il mondo e ci riusciamo.<br/>Sicuramente il nostro vivere è come lo abbiamo voluto noi, ci stiamo bene e ci ritroviamo simili in tante cose.<br/>Caro il mio Boss, caro amico mio, gelosa non lo sono per l'affinità che ti avvicina a Dario anzi, mi fa bene vedervi parlare, ascoltarvi è bello, due adolescenti con i capelli grigi pronti a partire per qualsiasi giusta guerra.<br/>Ogni giorno siamo in guerra, scindere le informazioni che ci riversano in continuazione addosso, capire quali sono le verità nascoste e restare noi stessi, non omologarci è l'imperativo.<br/>Sappiamo che non si può combattere contro mulini a vento, è appunto questa consapevolezza che ci fa veri e forti, in fondo noi crediamo in tante Dulcinee, magari buttate per giorni o anni in cassetti scuri ma sappiamo che sono lì e che ci aspettano.<br/>Ancora possiamo gioire di un tramonto, ancora possiamo piangere abbracciando un albero, ancora gridiamo grazie alla luna e ancora e ancora...... viviamo...<br/> <span style="display: none;"> </span></span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com25tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-34351765213361097052011-06-15T23:25:00.000+02:002011-11-24T13:23:23.535+01:00ARRIVEDERCI...<a href="http://photobucket.com/images/fantasy" target="_blank"><img alt="Fantasy Elf Pictures, Images and Photos" border="0" height="579" src="http://i212.photobucket.com/albums/cc214/Mistress_Vader_Photos/Consolidated%20Art%20Work/Elves/Girlswallpapers3.jpg" style="width: 527px; height: 387px" width="913" /></a> <span style="font-size: 16px">L'estate è alle porte, i blog sembrano pianeti disabitati.<br/>Case abbandonate con ragnatele comparse di domande vuote.<br/>Fa male entrare e non trovare risposte, anche solo un buon giorno farebbe bene.<br/>Mi giro e rigiro cercando un sorriso, poi mi accorgo che anch'io ne sono assente e mi fermo sorpresa.<br/>Si, anch'io sono per altre strade, sono già via, passo per un saluto veloce, tanto per non far dimenticare che esisto.<br/>Già sono altrove, seguo con lo sguardo l'evolversi di questa estate piovosa, già sono via.<br/>Migrante in cerca di sole, di serenità, lascio il blog a quest'inverno, ora non voglio impegnarmi.<br/>Altri soli mi attendono, sicuramente le mie emozioni troveranno sempre casa qui, culla ideale e diario di adolescente tarda.<br/>Lacrime e sogni lanciati nel web come richiamo d'aiuto, tanto so che nessuno verrà in mia salvezza!<br/>Ma anche grida d'amicizia, quella si che ne colgo a piene mani!<br/>Guardo con tenerezza giorni andati e aspetto con serenità quelli a venire, ruota che fa ciclo di vita e mai delude.<br/>Lascio a voi che passate un abbraccio grande, non un addio ma un arrivederci a tempi più generosi di convivenza e di affetto.<br/>Vi lascio con la consapevolezza di avere avuto tanto, tantissimo da tutti voi e so che sicuramente non è un addio ma un arrivederci.<br/>Con stima e affetto,<br/>Cesy</span><br/><br />sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com24tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-6791818930396786512011-05-30T23:14:00.000+02:002011-11-24T13:23:23.535+01:00LUCCIOLE E URLA<span style="font-size: 16px"><a href="http://s261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/?action=view&current=d54b73783640425fbd61f30dbbf35198_medium.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" border="0" height="441" src="http://i261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/d54b73783640425fbd61f30dbbf35198_medium.jpg" style="width: 436px; height: 395px" width="482" /></a></span> <br/><br/><span style="font-size: 16px">Le urla sono finalmente </span><span style="font-size: 16px">fuggite, solo l'eco è rimasto tra le trame del tempo.<br/>Urla come farfalle impigliate in reti di pensieri, colori di lucciole impazzite contro il barattolo di vetro.<br/>Urla di voci chiassose, indifferenti al dolore di occhi colmi di lacrime.<br/>Lucciole prese in una sera di maggio, notte magica a rincorrerle al chiarore di luna.<br/>Fuochi fatui, promesse di gioia rinchiuse in scatole nere.<br/>Come lanterne di fate non indicano nessuna strada, il bosco di notte fa solo paura.<br/>Solo le urla trovano la strada, quella più corta, la maledetta!<br/>Può sorgere la luna ma non sempre è luna piena.<br/>Luna buona.<br/>Luna nera fa paura, il silenzio ne è garante.<br/>Anche il silenzio tace nel bosco, nemmeno un albero si scuote.<br/>Silenzio fatto di pece, la volpe stanotte digiuna e danzano sole le streghe.<br/>Sciamane sorelle dimenticate, solo le urla vi sono amiche, il vuoto che vi attornia fa casa.<br/>La notte come ogni notte finisce, il sole sorge, resta solo il barattolo e le lucciole.<br/>Nulla è più magico, nemmeno le lucciole, insetti neri senza più luce....</span><br />sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-26135110131910356472011-05-19T18:34:00.000+02:002011-11-24T13:23:23.536+01:00NIENTE PERDONO<a href="http://photobucket.com/images/abuso" target="_blank"><img alt="abuso Pictures, Images and Photos" height="227" src="http://i157.photobucket.com/albums/t79/emO_ztar/abuso.jpg" style="border-bottom: 0px solid; border-left: 0px solid; margin: 0px 10px 10px 0px; float: left; border-top: 0px solid; border-right: 0px solid" width="228" /></a> <span style="font-size: 16px">La notizia le arrivò dopo giorni, ma le esplose dentro e fece male.<br/>Era morto e sepolto, già la pioggia filtrava nella bara e il buio lo stringeva nell'abbraccio eterno.<br/>Ancora e ancora non riusciva a perdonare, tutto il silenzio e il dolore che circondava quella sua piccola e immensa storia le tolsero il tempo ributtandola all'origine di quel dolore.<br/>Una manciata d'anni, sei? Oppure di meno?<br/>Non ricordava, sa solo che era primavera e con la mamma era andata per cicorie, che bello!<br/>Era raro uscire da sola con la mamma, era bello, la mamma le insegnava posti segreti e le raccontava storie vissute da bimba.<br/>Anche quel giorno era riuscita a far suonare il tarassaco cantando la canzoncina magica.<br/>Sona sona bel fiurì, sona sona bel fiurì, fal per me bel fiurì, sona sona sul per me....<br/>Era quasi sera, l'azzurro si infittiva di rondini chiassose e le cime erano oro puro, la salita era un mare verde punteggiato di fiori un vento dolce le accompagnava verso il paese.<br/>La bimba era stanca, la bocca sporca e appicicosa del colore e del succo di fragole, sdraiata in quel mare d'erba, gli occhi appesi alle nuvole e il cuoricino aperto alla vita, era stanca e felice.<br/>Felice di esistere, felice di vivere, ogni cosa era perfetta, anche il falchetto che volteggiava su di lei, certamente in cerca di una lepre o di un pollo, tutto era giusto.<br/>Anche il ragazzo suo vicino di casa, una manciata d'anni più di lei era lì, seduto a guardare a valle.<br/>Quante volte la bimba e il ragazzo avevano giocato assieme?<br/>La mamma non si preoccupò, in paese tutti i bimbi erano fratelli, si avviò verso casa svelta già pensando alla cena, lasciò la bimba ai suoi sogni.<br/>Sogni che diventano incubi!<br/>La bimba non poteva sapere di curiosità malate, sa solo che di colpo il cielo sopra lei è diventato nero di paura, "l'amico" è diventato una bestia.<br/>Con forza la preme contro l'erba alta, quasi soffoca in quel groviglio di steli e calore, cerca di diffendersi, il perchè non lo sa ma lo intuisce.<br/>Una lotta silenziosa, inutile gridare, lo sa, mille mani che cercano di alzare la gonnellina, le sue manine che cercano di tenerla ferma, le mutandine quasi strappate e alla fine solo quella voce "sta ferma, voglio solo vedere come sei fatta".<br/>Ricorda le lacrime che si fermano nelle orecchie, pozzi di vergogna.<br/>Vergogna verso se stessa, lotta ancora e alla fine lui la lascia, vergogna verso lui, lo guarda negli occhi e sa già che mai e poi mai lo perdonerà, mai!<br/>Sa che ha subito una violenza grande ma sa che non ne parlerà, il perchè è perso nel suo essere donna, sa solo che non si fermerà mai più da sola con un "amico".<br/>Le rondini gridano e loro dicono tutto al mondo, ma il mondo continua indifferente.<br/>Anche la mamma non si accorge di nulla, la cena è pronta ma la bimba non ha fame, cerca dentro di lei un pensiero per assolversi e per perdonarsi.<br/>Tante sere d'estate sono passate, la bimba è diventata donna ma si è sempre portata quel segreto addosso, un male che sgorgava ogni volta che vedeva il "ragazzo".<br/>Piccola e crudele donna anche lei, quando l'ha visto malato e in balia di un male lungo e incurabile ha gioito, ecco la giusta punizione ha pensato.<br/>Una punizione per quello che lui le ha fatto, anche ora che sa che è morto quello che sente sono ancora i gridi delle rondini, anche ora il perdono non c'è....<br/>Non c'era bosco, ma prati, non c'era buio ma sole non c'era un lupo ma un "amico", non era fiaba ma realtà..... forse.<br/>Ma il perdono sicuramente no!</span><br/><br />sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com20tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-85469915160025069572011-05-05T20:01:00.000+02:002011-11-24T13:23:23.536+01:00GRAZIE<a href="http://media.photobucket.com/image/serenit/luna_sa/serenit.jpg?o=7" target="_blank"><img border="0" height="225" src="http://i267.photobucket.com/albums/ii313/luna_sa/serenit.jpg" style="width: 396px; height: 288px" width="337" /></a> <span style="font-size: 16px">A volte è veramente difficile capire cosa si vuole, cosa fare della propria vita.<br/>Da bambina non avevo grandi sogni, l'importante era vivere.<br/>Sembrerà assurdo ma non c'era la certezza del domani come non c'era mai un letto caldo d'inverno.<br/>Si viveva così, già ero leggenda con la mia nascita a 7 mesi, io che camminavo a 9 mesi, uno sgrufolo piccino piccino che faceva pena alle donne della fontana.<br/>Ancora adesso in paese trovo l'anziana che si ricorda con quanta forza mi fossi attaccata alla vita.<br/>Vita fatta di giorni ricamati a catinelle verso anni più belli, ma tutti bagnati dal sudore del lavoro non sapendo che era lavoro.<br/>Anche l'imparare a falciare un prato a 11 anni non sembrava peccato, altro che lavoro minorile!<br/>Portare a casa il latte appena munto per la colazione del mattino era cosa da fare, non si giocava a bambole ma c'erano i fratellini fasciati a mummia da spupazzare.<br/>Forse non si sapeva sognare, troppa era la realtà.<br/>Bastava per riempire un'infazia e l'adolescenza, non c'era tempo per i principi azzurri ne per i ranocchi, bastavano i folletti e le fate del bosco.<br/>Bastava la luna e il suo chiarore a fare piangere di gioia senza sapere il perchè.<br/>E quel tremito dentro, quella voglia di andare "oltre", piangere su pagine lette di nascosto e scoprire così un mondo voluto.<br/>Nascondersi ai margini e spiare la vita, chiudersi a riccio e aspettare il risveglio.<br/>Capire che c'è sempre il tempo del vivere e del crescere e dell'amare.<br/>E ci sono i sogni-verità, allora si possono lasciare i libri e entrare senza paura nella realtà.<br/>Grazie vita, tu mi hai dato tanto, tantissimo, tutti i miei sogni in una realtà concreta e vissuta.<br/>Anche i dolori ne fanno parte, aiutano a restare a terra, mai volare troppo in alto, Icaro insegna l'umiltà.</span><br/><font size="3">Anche il tempo non ha età, è di nuovo maggio, ancora alla finestra osservo il vivere del mondo, le sue guerre e le sue fasulle promesse, come un miraggio la pace ci fa sognare.<br/>Ma in fondo la pace non esiste, forse nella morte si concretizza, anche la parola stessa suona vuota.<br/>Mi allungo pigra su questi giorni senza scopo se non il vivere e mi sento una miracolata, sto bene, vorrei che durasse all'infinito con tutti i miei problemi ma va bene così.<br/>Ogni alba mi trova in pista, sempre cosciente della fortuna del nuovo giorno, anche stamattina ho incontrato un passerotto ai suoi primi voli di vita e se riesce a vivere lui....<br/>Grazie vita, Grazie</font><br/><br />sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-68947677604443712102011-04-20T00:04:00.000+02:002011-11-24T13:22:15.067+01:00LEONINO SILVIA LUNA<a href="http://s261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/?action=view&current=luna.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" border="0" height="456" src="http://i261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/luna.jpg" style="width: 513px; height: 429px" width="620" /></a> <span style="font-size: 16px">Leonino è un gatto e sta morendo.<br/>Leonino è un gatto fortunato, non perchè sta morendo ma perchè è un gatto amato.<br/>Leonino ha sette anni e vive con una persona che lo ama tantissimo, Silvia.<br/>Silvia è una ragazza dolcissima, ha occhi grandi e profondi, ti ci perdi in quegli occhi.<br/>L'abbracci e senti tutta la sua fragilità, il suo dolore, la guardi e sprofondi nei suoi occhi fino al cuore.<br/>Un cuore che si ribella alla realtà che dovrà vivere, per lei Leonino è più di un amico, è il suo doppio.<br/>Sette anni vissuti in simbiosi, il primo buongiorno è loro come la buonanotte data con un bacio e l'abbraccio fatto fagotto di coperte e sonno.<br/>Gli studi, e la laurea condivisi, anche l'amore è stato vissuto a due, l'intruso ha dovuto prima conquistare Leonino poi, Silvia.<br/>Al matrimonio forse non c'era ma sicuramente nella nuova casa il posto migliore è sempre stato suo.<br/>Anni di serenità fino a settembre, poi l'abisso.<br/>Un tumore maligno, già, anche ai gatti vengono i tumori.<br/>Un tumore di quelli schifosi, quelli a cui il veterinario dice subito che non c'è niente da fare, ma Silvia non ha mollato.<br/>Nemmeno Leonino ha mollato, chemioterapia e tutto il resto, ore e ore fatte di dolore e speranza ma la sera era un allentare le funi.<br/>Se quel letto potesse parlare sarebbe solo l'amore il protagonista, coccole e coccole condite con la speranza di potere andare avanti all'infinito.<br/>Ma ora anche la speranza viene meno, il tumore come un bubbone è esploso in tutta la sua crudeltà e Silvia sta male.<br/>Non vuole prendere una decisione, non ne è capace, sarà il veterinario a decidere quando Leonino dovrà fermarsi un pò di più, il tempo per volare sul ponte dell'arcobaleno.<br/>Intanto una nuova amica sta aspettando Silvia, un batufolo argento blù chiamato Luna, la guardo e so che è bellissima e dolcissima, l'ideale per Silvia.<br/>Quando è venuta a trovarmi mi ha chiesto di scegliere per lei la più dolce, un impegno arduo con 11 gattini!<br/>Ma piano piano l'ho individuata, era quella che ronfava subito come la toccavi, quella che saliva in grembo e ti guardava con occhi seri.<br/>Chissà cosa voleva dirmi?<br/>Trovargli una mamma che l'avrebbe amata, che l'avrebbe fatta sentire unica?<br/>Con Silvia il mio compito è compiuto, so che Luna sarà regina.<br/>Ora c'è solo dolore e tristezza per Silvia e Michele ma più avanti ci sarà ancora il sole e le corse sfrenate di Luna a regalare loro il sorriso.<br/>Certo, Leonino sarà sempre presente nei loro cuori, ci mancherebbe, ma la tristezza sarà stemprata dai ricordi e ci sarà una nuova realtà da amare.<br/>Ciao Leonino anche tu ora fai parte di un pezzetto del mio cuore, vorrei che il viaggio che andrai a iniziare ti fosse dolce e lieve.<br/>A te Silvia il mio abbraccio sincero, non avere timore, l'amore chiama amore e tu ne hai dato tanto e continuerai a darne a piene mani, con tanta stima e affetto,<br/>Cesy </span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com36tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-8670291904318390342011-04-14T23:21:00.000+02:002011-11-24T13:22:15.067+01:00IMPLANTOLOGIA 2<a href="http://photobucket.com/images/sonno" target="_blank"><img alt="sonno Pictures, Images and Photos" border="0" src="http://i258.photobucket.com/albums/hh263/ziamelins/sonno.jpg" /></a> <span style="font-size: 16px">E anche questa è andata!<br/>Tanta la paura ma finalmente ho superato anche il seconto duplice impianto.<br/>Stamattina dopo una notte quasi insonne mi sono presentata impaurita e arrabbiata nello studio dentistico.<br/>Arrabbiata per il tempo trascorso in auto per raggiungere la città, poi il parcheggio, un calvario.<br/>Finalmente ho trovato in seconda sala al Palagiustizia, si, certo, al ritorno non sapevo più dove era parcheggiata Gelsomina.<br/>Questo sta a dimostrare come ero preoccupata, oppure no, sono sbadata per natura, poi tanto, lo so che trovo sempre tutto.<br/>Però devo ammetterlo stamattina su quella poltrona ho avuto paura, mentre il dottore, carino lui, mi faceva l'anestesia ho sentito il cuore partire a mille.<br/>Poi la sala sterilizzata, gli occhiali e tutto il resto, insomma che dire?<br/>La paura è più forte del male, sicuramente delle mani che invadono la mia bocca è quasi uno stupro, troppo intimo e troppo invasivo!<br/>Però sono riuscita a stare calma, un'ora e mezzo in balia altrui, alla fine mi sono detta brava!<br/>Sono scesa al piano di sotto con le gambe tremanti e una busta di ghiaccio in ogni mano premuta sulle guance e un dolore che si stava diffondendo dal collo alla fronte.<br/>La ricerca dell'auto è stata snervante, mi ci sono voluti una ventina di minuti per ritrovarla e poi a casa.<br/>Dolorante e intorpidita mi sono messa a letto, naturalmente Kora ha voluto dimostrarmi il suo amore e così sul letto eravamo in due, a fatica ho dovuto tenere a bada i suoi umidi baci.<br/>Dario ha dimostrato tutto il suo amore e la sua comprensione nel portarmi a casa la pizza e un fritto di pesce, sob.... sob.... io adoro il fritto di pesce, ma dopo quello che ho fatto forse non era proprio il caso.<br/>Va beh, ora sono contenta che tutto sia finito, ora antibiotico, antidolorifico e nanne.... </span><br/><span style="display: none"> </span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com11tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-8527394345066113522011-03-29T00:43:00.000+02:002011-11-24T13:22:15.068+01:00LAURA<a href="http://photobucket.com/images/solitudine" target="_blank"><img alt="solitudine Pictures, Images and Photos" border="0" height="478" src="http://i375.photobucket.com/albums/oo200/Nekochan_lagatta/x1pnprgmi5o51tgrr42lqiskq8ogpdx52hl.jpg" style="width: 408px; height: 436px" width="448" /></a><br/><span style="font-size: 16px">Laura aveva fretta di arrivare a casa, una dannata fretta!<br/>La rabbia che sentiva dentro si riversava fuori in tremiti e singhiozzi, piangeva, lei che non piangeva mai.<br/>Da sempre considerava il pianto inutile e dannoso, per piangere si deve avere qualcuno vicino per farsi sentire, per farsi coccolare.<br/>Ma lei era sola da sempre, chiusa in se stessa senza dare mai la possibilità a nessuno di oltrepassare quel muro tirato su da lei.<br/>Uno scafandro con feritoie dalle quali lei osservava lo scorrere dei giorni, dei mesi e degli anni senza mai lasciarsi coinvolgere da niente e nessuno.<br/>Libera di essere prigioniera di se stessa, libera del suo non fare niente che le potesse far male.<br/>Ma non era bastato, dove aveva sbagliato?<br/>Entrò in casa di corsa, una casa bella e fredda come lei, a volte mangiava in piedi, sopra il lavandino per non sporcare nulla e per ridurre così il tempo che dedicava a se stessa.<br/>Anche l'alimentarsi era inutile, a volte si dimenticava di mangiare, se ne ricordava di notte quando non riusciva a dormire, mentalmente ne cercava il motivo e quando lo stomaco mandava segnali ben precisi l'alzarsi le procurava disagio.<br/>Si strappò via la giacca e corse in bagno ma non arrivò alla tazza, il vomito la tradì, si accasciò a terra e sparse tutta la sua paura sul pavimento.<br/>Non era più rabbia ora, era paura, una paura che puzzava come il suo vomito e che la faceva sentire come una bambina.<br/>Solo le bambine piccole e incapaci vomitavano così, solo gli idioti sporcavano senza doversi preoccupare di chi doveva pulire dopo.<br/>Frasi vecchie, nascoste dentro lei trovarono strade contorte per salire in superficie.<br/>Scusami mamma, scusami, non ci sono riuscita a vomitare nel vasino, non picchiarmi mammina...... no, non ti chiamerò più mammina, te lo prometto mamma, sei mamma, non mammina....<br/>Lo scafandro ora era diventato una coperta e Laura sentiva tutto il freddo dei tanti inverni fatti da sola, il gelo spesso e liscio dove tutto scivolava via anche il dolore era così facile da gestire, bastava una piccola spinta e cadeva via da lei.<br/>Ma allora perchè era bastato così poco per fare cambiare tutto?<br/>Stancamente entrò in doccia, come da bimba apri l'acqua al massimo e si accucciò lasciandosi accarezzare da quella cascata solitaria, così riusciva a pensare con più serenità.<br/>Nascosta nella doccia realizzò che la vita era venuta a stanarla per presentarle il conto.<br/>Scoppiò in una risata, il conto, già, un conto fatto di morte, la mano era già lì, su quella piccola bozza.<br/>L'aveva scoperto una settimana prima, la sua prima reazione era stata di sorpresa, poi l'autopalpazione si era fatta professionale, accidenti si, c'era un nodulo, lo scafandro non era bastato.<br/>La mattina dopo in ospedale Rosanna le aveva fatto la mammo, parlando del più e del meno come a non dare importanza a quello che stavano facendo.<br/>Un ago aspirato con citologico e ora il verdetto, rabbia, rabbia e ora paura.<br/>Una vita fatta solo di niente e ora tutte queste emozioni da inscatolare, solo che non aveva più posto dove metterle, non aveva amici o spalle su cui piangere.<br/>No, piangere no, quante volte lo aveva detto ai pazienti?<br/>Non serve piangere, bisogna lottare e ancora lottare, solo questo lei sapeva.<br/>Quante volte queste parole le aveva sentite in casa?<br/>Lottare, non piangere, ma le guerre fanno male, ci si ferisce, si sanguina e allora si va sotto la doccia e si piange la sotto, si piange piano e i singhiozzi fanno male strizzati con le mani premute sulla bocca.<br/>Laura si alza non sa cosa fare, guarda il pavimento sporco e si sente sporca anche lei, c'è sempre un nemico, pensa, non è bastato non amare più per non soffrire, papà la sua battaglia l'aveva persa anni fa.<br/>Già, forse tutto l'inizio partiva da papà, mammina, anzi mamma, non contava, o forse contava troppo.<br/>Mamma lasciata presto, "buttata" giù da quella torre di ghiaccio che le si era formata nel cuore e mai più voluta.<br/>E ora?<br/>Laura sa cosa succederà, è medico lei, papà ne sarebbe orgoglioso.<br/>Ma ora che fare?<br/>Laura prende il telefonino e fa il numero a memoria, quel numero non c'è nella sua rubrica, aspetta una voce e si accorge di pregare anche se sa benissimo di non sapere pregare.<br/>Preghiere dette con l'anima e la risposta del "pronto" la coglie impreparata,<br/>mammina sono io, mammina sono Laura, posso chiamarti mammina mamma? Ho bisogno di te mammina.... <br/><span style="display: none"> </span></span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com31tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-61572765048449617972011-03-19T01:20:00.000+01:002011-11-24T13:22:15.068+01:00PENSIERI STUPIDI...<a href="http://s261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/?action=view&current=d54b73783640425fbd61f30dbbf35198_medium.jpg" target="_blank"><img alt="Photobucket" border="0" height="448" src="http://i261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/d54b73783640425fbd61f30dbbf35198_medium.jpg" style="width: 454px; height: 448px" width="469" /></a><br/><p><br/> <span style="font-size: 16px">Ho paura quando sento il rumore del silenzio.<br/> Mi fa male sentire il vuoto del suo risucchiarmi.<br/> Cado dentro a onde che mi affogano, so bene di non saper nuotare.<br/> Fatico a seguire il faro, a volte sarebbe più facile lasciarsi andare, non combattere.<br/> Giorni e giorni a contare ore su un soffitto.<br/> Ore e ore a dirmi che non vale.<br/> Non contano i dolori che mi fanno sentire viva.<br/> A volte vorrei poter mollare.<br/> Appigli inventati da me per trovare risposte giuste e per continuare.<br/> Domande senza risposte lastricate in giorni senza senso.<br/> Paure come domande lanciate verso obbiettivi fasulli.<br/> Notti che non lasciano segni se non il nulla.<br/> Frasi senza senso come queste lanciate o sparate nel nulla.<br/> Aspettare un segno che naturalmente domani sarà diverso, finalmente!<br/> Buona notte mondo dell'immaginario, la solitudine può esistere?<br/> La luna è grande stasera e io mi sento piccola piccola....</span><br/> <span style="display: none"> </span></p>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-35795788316573828862011-02-27T20:12:00.000+01:002011-11-24T13:22:15.068+01:00NASCITE PRIMAVERILI<a href="http://s261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/?action=view&current=DSCN3660.jpg" target="_blank"><img alt="gatti" border="0" height="491" src="http://i261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/DSCN3660.jpg" style="width: 516px; height: 415px" width="662" /></a><br/><p><br/> <span style="font-size: 16px">Oggi nevica, l'inverno vuole provare a fare paura, fa freddo ma già i merli cercano ramoscelli e il loro richiamo sembra una risata.<br/> Guardo la neve scendere ma la magia non c'è più, ora voglio il sole e il rinascere della vita.<br/> Sicuramente in casa mia la vita ultimamente è entrata a ondate, 11 gattini!<br/> Già, era tanto tempo che le mie gatte non diventavano mamme, paciose e coccolose si sono godute le loro giornate anche dopo essere state in trasferta da Obi Wan.<br/> Trasferte fatte otto giorni una dall'altra, un viaggio quasi fino a milano, ma che volete, quando l'amore e gli ormoni fanno impazzire...<br/> Sissi che diventa matta dal desiderio, non bastono le urla strazianti, no, fa pipì ovunque.<br/> Maya più timida ma ugualmente determinata, insomma Obi Wan è necessario.<br/> Così lunedi 7 febbraio Sissi ha iniziato a seguirmi come un cagnolino già di prima mattina, io ero contenta perchè pensavo a un parto veloce, illusa.<br/> Alle tre del pomeriggio il primo segno visibile, alle 10 la sera ho chiamato il veterinario, ma secondo lui tutto stava procedendo bene.<br/> Che fare?<br/> Io e Sissi sul lettone con la sala parto già pronta di panni puliti forbici e guanti, Dario in cameretta a dormire.<br/> Alla fine a un quarto a mezzanotte il primo piccolo è nato, come al solito ho tagliato il cordone ombelicale e aperto il sacco permettendo così a Sissi di leccare suo figlio.<br/> Piano piano sono nati gli altri fratellini, l'ultimo verso le quattro di mattina, credetemi, ero distrutta!<br/> Sei piccoli perfetti pelosetti, quattro femmine e due maschietti, tutti vispi e urlanti, già impegnati a menarsi per accaparrarsi la mammella con più latte.<br/> Abbiamo dormito tutti nel lettone, Sissi con i cuccioli nella grande cesta e io con la mano su di loro.<br/> Perfetto, una era andata, ora restava ancora Maya, ero preoccupata, il ricordo di Pollicina mi tormentava e aspettavo con ansia l'evento.<br/> A distanza esatta di otto giorni, il 15 febbraio Maya ha iniziato il travaglio ma velocemente, contrazioni forti e a distanza di mezz'ora il primo cucciolo è nato.<br/> Il secondo era podalico e Maya non riusciva a farlo nascere, per il dolore si è avventata sul primo nato cercando di morderlo, con una mossa velocissima l'ho salvato e così ho dovuto fare anche con gli altri cuccioli.<br/> Maya per il dolore cercava di morderli, non si rendeva conto di quello che faceva, alla fine è nato il quinto e ho capito che era un'altra Pollicina.<br/> <a href="http://s261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/?action=view&current=DSCN3668.jpg" target="_blank"><img alt="gatti" border="0" height="515" src="http://i261.photobucket.com/albums/ii44/savioreadamello/DSCN3668.jpg" style="width: 506px; height: 391px" width="733" /></a> Minuscola, la metà dei suoi fratellini e senza nessuna vitalità, non mi sono arresa, ho iniziato il a massaggiarla con del cotone, l'ho frizionata piano piano ma sembrava che non servisse a nulla.<br/> Poi ho notato che la sua pancina iniziava a muoversi, che le zampette si agitavano, allora l'ho lasciata alla sua mamma che impaziente voleva conoscerla.<br/> Non volevo scommettere su Pollicina, già una volta avevo perso, ma neppure mollarla senza tentare.<br/> Siccome era troppo debole e non riusciva a trovare un posto tranquillo dove mangiare l'ho attaccata a un capezzolo di Sissi, la cosa ha funzionava.<br/> Poi l'ho anche allattata con il biberon, insomma ora Pollicina è una graziosa signorina e ha già aperto gli occhietti.<br/> Adesso ho trasferito le due gatte con tutti i figli nel mezzo letto, uno spettacolo!<br/> Anche l'allattamento ora è fatto senza distinzioni, Sissi e Maya si danno ai piccoli sia figli che nipoti e alla sera c'è solo un enorme nido fatto d'amore.<span style="display: none"> </span></span></p>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com23tag:blogger.com,1999:blog-8898709268343106569.post-43646924268096114492011-02-13T13:49:00.000+01:002011-11-24T13:22:15.068+01:00NON CHIAMIAMOLI SCHERZI.....<a href="http://photobucket.com/images/piedi" target="_blank"><img alt="piedi Pictures, Images and Photos" border="0" height="931" src="http://i270.photobucket.com/albums/jj81/stellinadighiaccio/piedi1.jpg" style="width: 497px; height: 468px" width="721" /></a> <span style="font-size: 16px">Nadia si voltò di scatto alle urla che echeggiavano dietro di lei, ebbe solo la fugace visione di ragazzi che si rincorrevano lungo la pista ciclabile.<br/>Un ragazzino era rincorso da altri ragazzi urlanti e minacciosi, Nadia cercò un solo motivo per chiudere occhi e orecchie ma non ne trovò.<br/>Con passo veloce Nadia arrivò vicino al gruppo e si rese conto che stavano picchiando il ragazzino che era caduto a terra e si stava abbracciando per proteggersi da quei colpi che arrivavano da tutte le parti.<br/>Ragazzi sui 12/13 anni, adolescenti, un branco di lupacchiotti in cerca di emozioni forti, bulli o biglie lanciati verso la vita, senza regole o paura, l'essere in tanti faceva la loro forza.<br/>Nadia ne prese uno per il braccio alzato per colpire e lo strattonò gridando un basta forte forte.<br/>Come per incanto ci fu silenzio, la sorpresa fu totale!<br/>Occhi cattivi e disincantati la fissarono e per un attimo lei ne ebbe paura, poi fu solo un fuggi fuggi, solo il ragazzino a terra continuava a singhiozzare.<br/>Nadia sentiva quel dolore e non vedeva più il ragazzo ma Danilo, un suo collega che un branco di lupi adulti aveva distrutto.<br/>Danilo che si lavava i piedi in continuazione, Danilo che alla fine era finito in psichiatria, non era un ragazzino ma un uomo di 45 anni con una famiglia normale e con un lavoro quasi invidiabile.<br/>Un lavoro svolto in ospedale, posto pieno di sofferenze ma dove si nascondono tanti lupi in cerca di prede solo per soddisfare il bisogno di divertirsi, di emergere da giorni sempre uguali.<br/>Tutto iniziò in mensa con una frase banalissima, quando entrò Danilo quella sera (la sera pochi andavano in mensa) qualcuno disse : ma che puzza di piedi...<br/>Tutto qui, una frase buttata li e lasciata li come a riposarsi.<br/>Solo che quando Danilo entrava in una stanza era la solita frase che sentiva dire, "ma che puzza di piedi", mai rivolta direttamente a lui ma il dubbio ormai si era fatto strada dentro lui.<br/>Danilo che iniziava a lavarsi i piedi in continuazione, che chiedeva a chi riteneva suo amico se i suoi piedi puzzazzero.<br/>E nei reparti lo scherzo trovava sempre più seguaci, ormai non c'era posto dove Danilo poteva andare senza essere seguito da quella odiata domanda.<br/>A casa era un inferno, anche la moglie che lavorava in ospedale era disperata e cercava aiuto, Danilo accusava lei di non sapere fare il bucato, si lavava le calze lui stesso con i saponi più declamati dalla pubblicità, ma ormai i suoi piedi ammorbavano il mondo.<br/>Lo "scherzo" andava avanti da mesi quando Danilo crollò, la disperazione non più arginata e sfociata in una sera di violenza verso se stesso e la sua famiglia.<br/>Un correre di autombulanze e di "amici", un TSO fatto per proteggerlo da se stesso.<br/>Quasi un mese passato in psichiatria e poi fiumi di psicofarmaci e Danilo sempre a lavarsi i piedi fino ad avere piaghe da strofinamento.<br/>Tutto questo dolore perchè?<br/>A distanza di anni Nadia se lo chiede ancora mentre aiuta il ragazzino a togliersi la terra dai vestiti, lo guarda e istintivamente lo abbraccia.<br/>Lei sola sa che quell'abbraccio è per Danilo, è un condividere il dolore di tutti i Danilo che subiranno violenze psicologiche da lupi mascherati da uomini.<br/>Il ragazzino si lascia abbracciare e Nadia cerca di tamponare con la mano le lacrime che solcano il viso segnato da graffi ma che sotto le sue dita si apre al sorriso, ecco pensa, questo è un regalo splendido!<br/><br/><span style="display: none"> </span></span>sistercesyhttp://www.blogger.com/profile/02724611630409507231noreply@blogger.com26