mercoledì 10 novembre 2010
FIGLIA DI UN DIO MINORE ...
Anna non credeva che esistessero figli di un Dio minore ma guardando Maddalena
Ecco, non bastava essere sordi e emarginati?
Non bastava una vita ai margini quasi fosse una colpa quella di non sentire?
Un matrimonio con il compagno anche lui sordo, dove dopo la nascita di un figlio "normale" tutti volevano dire loro cosa dovevano fare e non fare?
Un alternarsi di assistenti sociali e dove anche le insegnanti diventavano di colpo delle psicologhe pronte a trovare mille disagi e comportamenti anormali.
Quante lacrime, quanta paura di non essere una brava mamma, e come poteva?
Era sorda!
Una mamma sorda certamente è una mamma sbagliata, a questo era arrivata Maddalena.
Anche lungo l'andare degli anni le difficoltà non erano mancate, sempre con quella paura dentro, quella di essere una di serie B.
Anna guardò quel viso così caro a lei, la riconosceva nell'amore che da sempre le univa, quanti ricordi le ritornavano in mente, un'infanzia a metà la loro.
Maddalena che era diventata sorda all'età di sei anni e da allora fino ai 18 anni era stata in collegio in città 9 mesi all'anno.
Solo d'estate ritornava al paese, Anna sorrise al triste ricordo del Mocc, un pastore bergamasco che più di un cane era una balia.
Il Mocc era uno di loro ma lui era di Maddalena!
Quando Maddalena era a casa il Mocc era la sua ombra, con lei andava ovunque e i grandi erano tranquilli, niente di male poteva succedere se stavano insieme.
Mocc che preferì morire 8 giorni prima dell'arrivo di Maddalena, con pudore, quel pudore che hanno i cani nel non voler far soffrire le persone più care.
Mancava poco a Natale e Maddalena tornava a casa in corriera, erano andati in 5 ad aspettarla, tristi e spauriti, la neve cadeva fitta ma a loro non importava, non sapevano come comunicare la triste notizia.
Bastò uno sguardo, l'incrociarsi di occhi e fu pianto dirotto, "morto Mocc... morto Mocc ... "
Anna ricordava quel tornare a casa tutti abbracciati alla rifusa con lacrime miste alla neve che indifferente cadeva su di loro, era un rifare il funerale a Mocc, era un ricordare l'amico di sempre che ora ti ha tradito, era dolore e rimpianto.
Questo pensava Anna guardando Maddalena in quel letto d'ospedale.
Già, ci mancava anche un tumore al rene, figli di un Dio minore, e perchè no?
L'abbracciò piano, stando attenta ai vari drenaggi, alla pompa della morfina e l'accarezzò, avrebbe voluto che la zia fosse viva, che il Mocc fosse vivo, magari l'avrebbero protetta meglio, non avrebbero permesso a quel Dio di farle altro male.
Parlò con lei, un discorso intimo, fatto di segni, suoni e espressioni facciali, la gente attorno guardava con curiosità ma a questo erano abituate, erano in un cerchio tutto loro.
Erano in un limbo dove poche persone entravano, troppe quelle che se ne scappavano via, la paura e il disagio del rapportarsi con il diverso faceva tabula rasa e la solitudine ingigantiva l'abbandono.
No, non era figlia di un Dio minore, era molto di più e Anna lo sapeva da sempre. il dubbio le attraversò il cuore. Allungò la mano per attirare l'attenzione di sua cugina e le sorrise, Maddalena sgranò gli occhi e iniziò a gesticolare e a parlare nel modo strano dei sordi.
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Non sono mai riuscita a capire perchè alcune persone siano così sfortunate rispetto ad altre..si dice che Dio abbia sempre una motivazione, un disegno, per permettere che accadano certe cose, ma è difficile capire e rassegnarsi.Ho un'amica sordomuta, che si è sposata con un uomo udente e che ha una figlia del tutto normale. Ricordo le sue battaglie da ragazzina per imparare ad essere come tutte le altre, la sua determinazione e la sua voce un po' strana, meccanica.
RispondiEliminaUn abbraccio forte!"
Racconto di vita vera...di quelle dalla quale tutti fuggono...fintanto che non capiti a loro...
RispondiEliminaBuonanotte!
hai una straordinaria capacità espressiva, leggerti è vivere emozioni, fra quelle riflessioni vive che narrano di vite parallele, destini sordi incrociati a pagine d''umiltà e amore.
RispondiEliminaCi sono vite che sembrano vivere ai margini di un foglio, con te tornano al centro per scrivere la loro bellezza, asciugando le lacrime di uno sguardo che non sa della loro essenza..........
Davvero brava!!
Che brava...
RispondiEliminaSei molto brava nello scrivere e leggere le tue cose di vita, brava.
RispondiEliminaBello e toccante! Brava!
RispondiEliminaIn questi giorni che non siamo muti (speriamo che Bobby ci lasci questo suo pc per Natale!) è un piacere lasciarti un pensierino come traccia del nostro passaggio.
Holly
non vorrei tu pensassi che sono insensibile a quanto da te scritto nel post sto passando per ringraziare chi è passato / a alla festa del mio compleanno....
RispondiEliminaUn testo molto bello... forse anche perché non tratti delle solite banalità che a volte capita leggere qua e là...
RispondiEliminaMi sono ricordata del bellissimo film "Children of a lesser God"...
che assolutamente vale la pena guardare!
Anche nel tuo breve esposto, la realtà è a volte molto difficile da accogliere, tramuta però gli animi di chi è coinvolto direttamente.
Serenità
:-)claudine
Dopo che ho letto questo... vorrei essere viva pure io!
RispondiEliminaTrasformi le parole in aghi che penetrano sottopelle. Tu sai fare i tatuaggi all'anima, e io impazzisco per te! baci a Mefisto.... il certosino ovviamente.
Bentrovata tesoro... (mai abbandonata in effetti)
Figli di un dio minore, famiglie di serie b ... quanto piace sentirsi "superiori" . Ciao Carissima
RispondiEliminaminchia Cesy...sembra che tu legga nel cuore della gente, in ogni tuo racconto di gioia e dolore riesci sempre a strapparmi una lacrima
RispondiEliminaMolti i commenti che inneggiano alla tua bravura e il mio non può che essere uno in più.Venire qui, leggerti è un'emozione alla quale non si può rinunciare.Penso che conoscerti dal vivo sia un'esperienza esaltante e chi la può vivere è persona fortunata.Grazie per le emozioni che mi regali.Niente altro, perchè c'è poco da dire.Un abbraccio forte.
RispondiEliminaBuon fine settimana sister...
RispondiEliminaSì, io ci credo che esistono figli di un Dio minore.
RispondiEliminaBello tornare a leggerti!
RispondiEliminaQuanta sensibilità alberga in te. Sono onorata di godere della tua amicizia e dei tuoi pessaggi da me. Le lacrime a volte fanno bene e tu hai la capacità di farci entrare in situazioni che veramente le strappano ma con garbo per non dimenticare coloro che soffrono. Un abbraccio forte forte Maria
RispondiElimina... e Kora ?? come stà?? è molto bella e deve essere adorabile.
RispondiEliminaUn abbraccio Renata
cerchiamo la perfezione nel fisico e le sue funzioni e non coltiviamo la perfezione assoluta, quella dell'Amore.
RispondiEliminasaper Amare come Moc è un dono per gli animali, ma è una conquista per noi ... se non ci soffochiamo in gozzoviglie e vestiti nuovi .....
no esiste un Dio minore, ma uomini senza Amore che on sanno cogliere le meraviglie nelle altre creature .....
ciao e buona vita
sconvolgente-mente-in-esplorato!
RispondiElimina...commossa e senza parole ....
RispondiEliminaGrazie per l'emozione...
Graziella
ti lascio un bacio.... raccoglilo!
RispondiEliminaCiao amica bresciana,
RispondiEliminati ho linkato dal mio blog!
Un abbraccio
Con rispetto, un saluto.
RispondiEliminaUna storia toccante scritta con scorrevolezza e delicatezza. A volte la vita sembra accanirsi, ma sono le persone forti che superano i dolori e Dio lo sa. Dopo è sempre una rinascita.
RispondiEliminacomplimenti cara, un bellissimo racconto.
un bacio
annamaria
...a te la mia buonanotte che ti giunge da un cielo stranamente stellato:-)
RispondiEliminaBuongiorno sister :-)
RispondiElimina
RispondiEliminabel racconto.....sei brava.
Un caro saluto e buona giornata
Lilla
figli di un do minore, anche nipoti di un dio minore-
RispondiEliminaeppure nella forza che trasmettono alcuni di questi "parenti" spesso infrequentati, c'è un soffio in più, un respiro che che abbraccai significti e segni.
Ricordo un libro molto belle "Vedere suoni" di Oliver Sacks-
"vedere voci"
RispondiEliminapardon
In quel "era molto di più" c'è la chiave di tutto, che disinnesca la rabbia e apre il cuore alla verità - per quanto un uomo o una donna possa possederla. Un bellissimo frammento di vita da far conoscere. A presto (m.)
RispondiEliminaBuona domenica Cesy.
RispondiEliminaUn saluto Sistercesy, buona serata!
RispondiEliminaOggi pioveva e pioveva anche forte, ma non me ne sono accorto...Oggi è stata una bellissima giornata...
RispondiEliminaBuonanotte, cara amica:-)
Commossa e rattistata... ma il racconto è belissimo!
RispondiEliminaNon sono io a farti male....
RispondiEliminaCome fermare un fiume in piena?
Quante lacrime dolce amica....e sempre più mescolate alla felicità di avere incontrato un cuore grande come il tuo....vorrei avere solo un pizzico della tua capacità di amare...
Toccante...
RispondiEliminaBuon fine settimana
RispondiEliminaSfaticata ....quando cambi post??
RispondiEliminamc old.