lunedì 31 gennaio 2011

IMPLANTOLOGIA 2

Malinconia Pictures, Images and Photos
Con tristezza ma bisogna andare avanti, sicuramente il nostro caro Barone Rosso lo vorrebbe.
Sono giorni strani, permeati di malinconia e di un dolore che scava l'anima, la partenza di Eligio mi ha spiazzata.
Ormai era abitudine sentirci ogni due giorni e le sue telefonate segnavano la settimana.
L'ultima è stata martedì mattina presto, voleva sapere se "la macchina posizionata nella mia bocca si fosse fermata"!
Cioè se il dolore che da domenica mi mangiava la mascella si fosse addormentato.
Già, ho cantato vittoria troppo presto, dopo 15 giorni un dolore fortissimo è venuto a farmi compagnia.
Una compagnia non voluta e assiduamente combattuta a suon di aulin, ma lunedì ho dovuto chiamare lo studio medico e rassegnarmi ad accettare che qualcosa non andava.
Già, torture su torture, a questo punto è diventato tutto un incubo.
Di nuovo gli antibiotici, di nuovo lastre su lastre e di nuovo tagli e suture.
Alla fine venerdì alle 8 di mattina ero di nuovo su quella maledetta poltrona con 4 medici attorno e io piangevo come una cretina dal male nonostante l'anestesia.
La faccia completamente insensibile, solo un punto nella mascella che "scombatteva" da matti!
Non riuscivano a capire come fosse possibile, tutto era perfetto tramite lastra, addirittura l'osso si stava ricostruendo attorno al perno piantato nell'osso.
Alla fine hanno dovuto ammettere che l'unica possibilità rimasta era andare a vedere sotto l'impianto.
Da parte mia ancora lacrime a fiumi, ma si doveva fare e si è fatto.
Un dolore lancinante e poi il nulla, ecco, il dolore era sparito, infezione all'osso, e ti pareva che mi facessi mancare qualcosa?
Alla fine mi sono ritrovata con un impianto da rifare appena l'osso riempie il buco, ricucita come un salame  e con due labbroni da botulino che non vi dico.
Gli ematomi si stanno riassorbendo piano piano, ma faccio ancora fatica a mangiare e
ho ancora molto dolore perchè mi hanno "attaccato" l'impianto su un canino.
Ora prendo ancora gli antibiotici, ormai è quasi un mese e ho lo stomaco a pezzi, conclusione, pensateci bene e ancora bene prima di iniziare questa avventura.
Avevo ragione ad essere terrorizzata, i miei incubi avevano ragione,
ora spero solo che tutto vada bene visto che sono ritornata quasi al punto di partenza.


 

giovedì 27 gennaio 2011

CIAO BARONE ROSSO


 
 






http://baronerosso1.splinder.com
 

Se ne è andato un amico, un amico speciale per tutti noi.
Per me sicuramente si, è stato l'amico mattiniero con cui bevevo il caffe tramite pc,  le nostre lunghe telefonate per raccontarci la giornata.
Parlare di tutto e mettere al margine il suo stare male era cosa sua abituale.
Mi mancherai, anzi mi manchi già, domani so già che cercherò la tua lucina e il tuo buongiorno.
Difficile scrivere quando  lacrime dispettose bagnano la tastiera.
Grande Eligio, amico carissimo, vorrei poterti abbracciare per dirti che ti voglio bene, ma questo lo sai già.
Vai Barone Rosso, vai e vola finalmente libero e grazie di avermi scelta come amica,
tua amica sempre,
Cesy


lunedì 24 gennaio 2011

PENSIERI CONFUSI ...

solitudine Pictures, Images and Photos


C'è tanto sole e la cosa fa stare bene, anzi, benissimo.
C'è solo quel dolore, la in fondo, che fa innervosire.
Magari passa, ma so benissimo che nessun aulin mi aiuterà, maledizione a come sono.
Maledizione a come credo di capire le cose, e a come le gestisco.
Esagerando sempre su tutto, caricandomi sulle spalle problemi che non sono miei.
Amalgamandomi in vite altrui, cercando soluzioni che non mi danno tregua fino a che una luce in lontananza fa un tremulo segno.
Ma oggi c'è un bellissimo e gelido sole, ho steso i panni, dopo pochi minuti candele di ghiaccio hanno invaso il filo e il vento sta suonando sinfonie a me sconosciute.
Tocco piano quei cristalli ma già si frantumano nelle mie mani lasciando un freddo vivo, lascio che si trasformino in acqua che piano scivola a terra,
così come  scivolano via i giorni dell'ieri.
Solo quelli dell'ieri, quelli dell'oggi me li tengo stretti stretti, sono pochi ormai, pensare di avere sempre i vent'anni di una vita che fu mi distoglie dal buon senso della mia quasi vecchiaia.
Chissà perchè non riesco a immaginarmi vecchia?
Per i miei figli già lo sono, per gli occhi del mio Amore sono sempre quella carogna che ha dovuto conquistare.
Nel nostro letto non c'è vecchiaia, magari a volte solo la mia paura per un cuore malato e la domanda di rito alla fine c'è sempre,
"tutto bene?".
Tutto bene si, la tenerezza dell'attimo o dell'eternità mi dice quanto io sia fortunata, allora perchè quel dolore che mi sta scavando?
Vorrei soluzioni immediate ma so che ci vuole ancora tempo, la mia paura è di non avere tempo, ecco, un nuovo mostro mi ha raggiunta.
Ma non permetterò mai a questa paura di vincermi, oggi c'è un bellissimo e gelido sole e tutto va bene.
Basta poco, basta crederci perchè è semplicemente la verità.
Sento già la primavera che bussa tra i campi ancora addormentati e poi in bagno sta rifiorendo per la prima volta l'orchidea, cosa volere di più?
  

domenica 16 gennaio 2011

IMPIANTOLOGIA

A Light In The Wilderness Pictures, Images and Photos 
Tutto passato finalmente.
Ricordare come mi sono rovinata due mesi di vita per  paura di quello che dovevo fare mi fa sorridere.
Se devo essere sincera devo dire che era terrore, panico e incubi ogni notte, tanto che Dario ha dovuto accompagnarmi lui in città per paura di una mia volontaria fuga!
Di solito sono una persona forte, affronto con calma e coerenza anche le cose che non mi vanno ma quando devo andare dal dentista divento una gelatina senza vergogna.
Però a mia difesa dire devo dire che il mio primo incontro con il dentista è stato un trauma. Avevo 16 anni (già, mica come adesso che l'andare del dentista è cosa normale, da poveri era un lusso che non rientrava nella famiglia) e una carie su un molare che non mi dava tregua, allora c'era la mutua e io fiduciosa mi sono seduta su una poltrona e ho aspettato il miracolo di una guarigione.
Illusa, per i poveri non c'era guarigione ma la cosa più veloce, l'estrazione.
Senza nemmeno guardarmi negli occhi il dentista-macellaio mi ha fatto l'anestesia, (a sua difesa devo dire che  non sapeva che quando sono agitata una punturina di anestetico mi fa un baffo) e dopo solo 5 minuti ha iniziato l'estrazione.
Ora a ripensarci rido, sembra quasi una di quelle barzellette inventate ma io so che è la verità, un omone che mi sovrastava e tirava con tutte le sue forze un dente che non voleva lasciarmi e il dolore che come una saetta continuava a colpirmi.
Vedo ancora il sudore sul viso del medico e risento ancora il suo urlare all'infermiera di tenermi giù, già, giù perchè io mi sollevavo assieme alla vecchia poltrona.
Alla fine il mio povero molare ha dovuto cedere, ho sanguinato per 3 giorni, senza antibiotici e senza antidolorifici.
Da allora solo a sentire parlare di dentisti vado in panico.
Da allora i miei denti sono stati sempre lavati anche 4/5 volte al giorno, spazzolati, coccolati e sciaquati con amore  per il terrore di altri interventi invasivi.
Ma non si può arrivare alla mia età con denti da ragazza, anche se di estrazioni ne ho avute poche sono stata sfortunata.
Forse, secondo i dentisti, il merito va a mio padre che quando un dentino tremava si armava di un filo di rame sottilissimo e dopo avermi rincorso per tutta la casa quando riusciva a placcarmi estraeva il mio piccolo dente.
La teoria di papà era che così facendo si faceva posto al dente permanente, così io stavo mesi e mesi sdentata e quando finalmente i denti permanenti spuntavano sembravano avessero paura di papà.
Spuntavano lentamente e gli incisivi erano piccoli piccoli e già tremanti, a nulla è servito spiegare loro che papà non li avrebbe toccati più, mica ero uno squalo, loro sarebbero rimasti i soli!
Con gli anni i miei incisivi si sono allargati, una fessura rovinava il mio sorriso anche se per molti era un segno di simpatia, poi un dentista (altro macellaio) mi ha consigliato un "ponte".
Veramente il problema principale (ma allora non lo sapevo) era la piorrea, nonostante ogni anno andassi dal dentista per la pulizia del tartaro nessuno mi diceva di questa malattia.
Sono convintissima che non serva lavarsi sempre i denti, certo si evitano le carie ma se si è predisposti alla piorrea è dura.
Allora, il ponte consisteva nel rimpicciolire i miei 4 denti inferiori davanti e mettere sui monconi rimasti 5 denti.
La cosa sbagliata è stato mettere questo impianto su denti che "ballavano" e senza prima neppure pulirli, però nonostante tutto sono durati 23 anni, certo non ho più dato un morso a una mela e non più strappato con gusto un pezzo di pizza.
Ma ora il ponte stava lasciandomi e la cosa mi faceva precipitare nell'abisso visto che la sola cosa da fare era l'implantologia!
Solo il nome mi dava terrore, poi stupidamente sono andata su you tube a documentarmi, insomma gelatina allo stato liquido.
Ma quando una cosa va fatta si deve fare, finite le varie scuse nel rimandare sempre al domani ho dovuto arrendermi e cercare un dentista valido, che dico, super valido!
Così martedi già imbottita di mio di  calmanti mi sono presentata in studio terrorizzata ma decisa e mi sono affidata in mani sicure.
Certo non è stata una passeggiata, 2 ore e mezzo di intervento ma il tutto è stato senza dolore, fastidio e disagio ma non dolore.
Ora sono ancora sotto antibiotico ma ho già i denti provvisori, giovedì vado per il controllo e per concordare le date per gli altri due impianti.
Due impianti semplici questa volta, uno il famoso molare di cui è iniziato tutto e un secondo senza storia.
Sono stata bravissima, me lo dico da sola da martedì, e questo post così lungo da l'idea di come ero spaventata e di come mi senta sollevata ora, a parte il salasso economico mi sento di dire che non vale la pena di patire così tanto, di continuare a rimandare e di farsi tutte quelle paranoie che mi sono fatta io.
Che fifona che sono, forza Cesy che sei forte!!!!