mercoledì 20 aprile 2011

LEONINO SILVIA LUNA

Photobucket Leonino è un gatto e sta morendo.
Leonino è un gatto fortunato, non perchè sta morendo ma perchè è un gatto amato.
Leonino ha sette anni e vive con una persona che lo ama tantissimo, Silvia.
Silvia è una ragazza dolcissima, ha occhi grandi e profondi, ti ci perdi in quegli occhi.
L'abbracci e senti tutta la sua fragilità, il suo dolore, la guardi e sprofondi nei suoi occhi fino al cuore.
Un cuore che si ribella alla realtà che dovrà vivere, per lei Leonino è più di un amico, è il suo doppio.
Sette anni vissuti in simbiosi, il primo buongiorno è loro come la buonanotte data con un bacio e l'abbraccio fatto fagotto di coperte e sonno.
Gli studi, e la laurea condivisi, anche l'amore è stato vissuto a due, l'intruso ha dovuto prima conquistare Leonino poi, Silvia.
Al matrimonio forse non c'era ma sicuramente nella nuova casa il posto migliore è sempre stato suo.
Anni di serenità fino a settembre, poi l'abisso.
Un tumore maligno, già, anche ai gatti vengono i tumori.
Un tumore di quelli schifosi, quelli a cui il veterinario dice subito che non c'è niente da fare, ma Silvia non ha mollato.
Nemmeno Leonino ha mollato, chemioterapia e tutto il resto, ore e ore fatte di dolore e speranza ma la sera era un allentare le funi.
Se quel letto potesse parlare sarebbe solo l'amore il protagonista, coccole e coccole condite con la speranza di potere andare avanti all'infinito.
Ma ora anche la speranza viene meno, il tumore come un bubbone è esploso in tutta la sua crudeltà e Silvia sta male.
Non vuole prendere una decisione, non ne è capace, sarà il veterinario a decidere quando Leonino dovrà fermarsi un pò di più, il tempo per volare sul ponte dell'arcobaleno.
Intanto una nuova amica sta aspettando Silvia, un batufolo argento blù chiamato Luna, la guardo e so che è bellissima e dolcissima, l'ideale per Silvia.
Quando è venuta a trovarmi mi ha chiesto di scegliere per lei la più dolce, un impegno arduo con 11 gattini!
Ma piano piano l'ho individuata, era quella che ronfava subito come la toccavi, quella che saliva in grembo e ti guardava con occhi seri.
Chissà cosa voleva dirmi?
Trovargli una mamma che l'avrebbe amata, che l'avrebbe fatta sentire unica?
Con Silvia il mio compito è compiuto, so che Luna sarà regina.
Ora c'è solo dolore e tristezza per Silvia e Michele ma più avanti ci sarà ancora il sole e le corse sfrenate di Luna a regalare loro il sorriso.
Certo, Leonino sarà sempre presente nei loro cuori, ci mancherebbe, ma la tristezza sarà stemprata dai ricordi e ci sarà una nuova realtà da amare.
Ciao Leonino anche tu ora fai parte di un pezzetto del mio cuore, vorrei che il viaggio che andrai a iniziare ti fosse dolce e lieve.
A te Silvia il mio abbraccio sincero, non avere timore, l'amore chiama amore e tu ne hai dato tanto e continuerai a darne a piene mani, con tanta stima e affetto,
Cesy

giovedì 14 aprile 2011

IMPLANTOLOGIA 2

sonno Pictures, Images and Photos E anche questa è andata!
Tanta la paura ma finalmente ho superato anche il seconto duplice impianto.
Stamattina dopo una notte quasi insonne mi sono presentata impaurita e arrabbiata nello studio dentistico.
Arrabbiata per il tempo trascorso in auto per raggiungere la città, poi il parcheggio, un calvario.
Finalmente ho trovato in seconda sala al Palagiustizia, si, certo, al ritorno non sapevo più dove era parcheggiata Gelsomina.
Questo sta a dimostrare come ero preoccupata, oppure no, sono sbadata per natura, poi tanto, lo so che trovo sempre tutto.
Però devo ammetterlo stamattina su quella poltrona ho avuto paura, mentre il dottore, carino lui, mi faceva l'anestesia ho sentito il cuore partire a mille.
Poi la sala sterilizzata, gli occhiali e tutto il resto, insomma che dire?
La paura è più forte del male, sicuramente delle mani che invadono la mia bocca è quasi uno stupro, troppo intimo e troppo invasivo!
Però sono riuscita a stare calma, un'ora e mezzo in balia altrui, alla fine mi sono detta brava!
Sono scesa al piano di sotto con le gambe tremanti e una busta di ghiaccio in ogni mano premuta sulle guance e un dolore che si stava diffondendo dal collo alla fronte.
La ricerca dell'auto è stata snervante, mi ci sono voluti una ventina di minuti per ritrovarla e poi a casa.
Dolorante e intorpidita mi sono messa a letto, naturalmente Kora ha voluto dimostrarmi il suo amore e così sul letto eravamo in due, a fatica ho dovuto tenere a bada i suoi umidi baci.
Dario ha dimostrato tutto il suo amore e la sua comprensione nel portarmi a casa la pizza e un fritto di pesce, sob.... sob.... io adoro il fritto di pesce, ma dopo quello che ho fatto forse non era proprio il caso.
Va beh, ora sono contenta che tutto sia finito, ora antibiotico, antidolorifico e nanne....