domenica 22 gennaio 2012

NON INSEGNATE AI BAMBINI....

Tante volte mandiamo messaggi sbagliati, crediamo di agire con saggezza ma affondiamo nelle nostre paure.
Dall'alto delle nostre insicurezze gridiamo consigli non richiesti e ci avvolgiamo nel tepore dell'indifferenza.
A volte basterebbe ascoltare, amicizia è quello principalmente.
Amicizia è diversa da "compagni di merende", non si può solo ridere assieme, è il piangere che  rende uniti.
Condividere le lacrime e un abbraccio fa sentire  fratelli, ho provato a dirlo, ho cercato di spiegare un bisogno ma....
Tanti gli anni vissuti vicini, tante "le merende" mangiate assieme, le risate... ma se guardo nell'arco di questi anni non vedo lacrime.
Tanti i dolori vissuti inzuppati di sale amaro ma se vi cerco trovo solo la vostra assenza.
Non voglio colpevolizzare nessuno, ognuno è se stesso come è, ma la delusione è tanta, per una volta ho "sforato" ho chiesto aiuto.
Non chiedevo nulla di strano, chiedevo solo ascolto e tenerezza, condivisione e cuori aperti per ricevere dolori curabili solo con amore.
No, scusate, vi ho chiesto moltissimo, vi ho chiesto il vostro cuore.
Vi ho chiesto il vostro tempo, ho chiesto a voi di esserci, voi amici miei....
No, non amici ma "compagni di merende" , ecco quello che siete, gli amici sono un'altra cosa.....

domenica 15 gennaio 2012

EMOZIONI

A volte basta una telefonata a farti rasserenare.
Una telefonata che arriva così senza un perchè e da una persona mai vista.
Una voce sconosciuta e dolce, chiudi gli occhi e lasci che quel suono entri in te.
Cerchi ti darle un viso, naturalmente bello e sereno e lo cerchi tra i ricordi dei suoi post.
Il nome lo sai già, Zena, un nome bello come immagini sia lei che conosci attraverso gli scritti che ti hanno rubato il cuore.
Amica virtuale che attraverso un monitor hai imparato a conoscere e ora sta diventando una bella realtà.
Emozioni vere e abbracci caldi, coperte fatte di post e messaggi, giorni e mesi segnati dalla curiosità del leggere.
Ritrovarsi in esperienze uguali, strade tutte in salita percorse con sforzo ma sempre con la solita grinta.
Trovarsi al telefono a chiederci "ma tu come ti chiami?"
"Cesy, sono solo Cesy"
"Io solo Zena"
Bellissimo!
Emozione e gratitudine circondano le nostre voci, un trovarci al di la del dolore per i nostri tempi difficili ma speranzose nella primavera.
Due donne che si trovano reali nella realtà virtuale, una grande conquista il sapere uscire dal monitor, le voci si fanno corde e diventano promesse.
Promesse per incontri futuri in una  primavera già in attesa di nascere.
Grazie Zena.