domenica 13 luglio 2008

CIAO

.... vi saluto, vado alla mia tana, torno nel luogo  dove sono nata.


Torno sui miei passi, felice di poterlo fare, ascoltando  il vento che fa cantare i rami,  dandomi il suo bentornata.


Vi lascio questa canzone che se avrete tempo e voglia di ascoltarla, vi porterà lungo un percorso di vita.


Vita che ognuno di noi conosce, perchè tutti abbiamo ancora un eskimo nell'armadio,


ciao a presto.... 

giovedì 10 luglio 2008

.... ELUANA

Ho letto la notizia con un misto di sollievo e una stretta al cuore, ora Eluana potrà andarsene.... no, lei non c'è già più da 16 lunghissimi anni.


amore

Ho seguito questa vicenda da anni, da sempre il suo bellissimo viso ha  fermato il mio sguardo, il mio pensiero a volte correva a lei, il perchè non lo so, forse l'essere mamma e capire il dramma della famiglia era normale.


Dunque niente più catene per "quell'autentico purosangue della libertà" come la chiama da sempre il suo papà.


Un uomo che ha combattuto una battaglia atroce,  vinta alla fine, ma che non porterà gioia, solo un ulteriore dolore.


Solo dolore e  quando anche l'ultimo filo si staccherà dalla sua mano  come un aquilone libero finalmente di andarsene, Eluana avrà avuto giustizia!


Immagino già le tante tavole rotonde, i amore dibattiti, tireranno in ballo tutto e ancora di più.


Ma resta un dramma di cui noi siamo solo spettatori, guardiamo le foto di questa stupenda ragazza, la pensiamo come una principessa dormiente persa in un mondo incantato, dove niente le può far male.


Giusto, niente la tocca, non il male fisico, non il tempo che passa, ma il suo corpo non è più quello di una principessa!


Povero corpo vuoto, pieno solo di tubi per farla "mangiare", violentata per aspirare le secrezioni dei suoi polmoni, perennemente cateterizzata, sempre con pannoloni e  punzecchiata ad ogni ora.


Non sente male no, meno male, altrimenti urlerebbe come solo una persona incatenata e torturata può fare.


Solo un corpo che si sta racchiudendo su se stesso, muscoli atrofizzati, pelle trasparente e carne esposta a piaghe, nessuna dignità, nessun rispetto per quel corpo, solo doveri.


Dovere di "vivere" perchè è "cristiano", il martirio santifica, dovrebbero chiamarlo santo il dolore, dovrebbero far santa la sua famiglia.


Dovere di essere esempio a quanti sperano in un "risveglio", ma non al suo, quanto di tutto ciò  siamo consapevoli?


O ci piace pensare che alla fine verrà il principe azzurro a svegliarla?


Vogliamo sempre il lieto fine, forse per Eluana è questo il finale giusto.


angeli

 Lasciarla  andare con dignità, come voleva lei, accompagnarla piano piano verso un infinito fatto di serenità, che tutti speriamo un giorno di trovare, magari accompagnati da una mano amica che ci dice che non siamo soli.


Questo per Eluana è un diritto, tutto il resto è niente ....


 


 


 






martedì 8 luglio 2008

... SISSI


Quando è arrivata da noi Sissi era piccola, aveva appena 3 mesi, ma conosceva già il dolore e la violenza,


Con la sua diffidenza e scontrosità ci sono voluti mesi per farla uscire da casa,  non si lasciava accarezzare da nessuna persona che non fossimo noi della famiglia.


Non era una gattina dolce, mai stata, ti guardava con i suoi occhi d'oro quasi a sfidarti, non chiedeva, non miagolava per avere la pappa, aspettava.


Ti si avvicinava e ti guardava dritto negli occhi, certe volte dialogavamo, io con la voce, lei socchiudendo le palpebre, era un discorso solo nostro, intimo .... privato.


Ricordo le nostre coccole, lei che faceva finta di dormire su una sedia o sul divano, io che iniziavo a parlarle dolcemente, lei che si  "apriva", allungando tutto il corpo e mettendosi a pancia all'aria per ricevere le mie mani, ma sempre ostinatamente con gli occhi chiusi, come se si vergognasse ad ammettere che la cosa gli piaceva.


Crescendo anche il suo territorio è aumentato, le scale, la strada e i giardini dove andava a caccia, portandomi a casa come regali i suoi trofei.

 


Certo, a volte la sgridavo, come quando la vedevo sul tetto, lei essendo color argento si confondeva con le tegole, così erano stragi di rondini, le  "mie" rondinelle!


Le rondini che venivano a rubare il cibo alle tartarughe, che planavano dolcemente, mai immaginando che una piccola tigre,  con un balzo,  le fermasse per sempre.


Diventata signorina abbiamo trovato per lei un degno principe, la sua prima gravidanza è stata vissuta in famiglia come un avvenimento speciale, super coccolata e rimpinzata come un'oca all'ingrasso.


Si pensava che con la gravidanza sarebbe cambiata, si sarebbe addolcita, niente, bravissima mamma, niente da dire, ma rimaneva lei, sempre scontrosa e sempre con gli artigli pronti a graffiare chi non conosceva.


Passano gli anni, ormai la conoscono tutti nella via, gira con al collo un collarino rosa, sanno come si chiama e che è mia, sono tranquilla, macchine ce ne sono poche, poi lei è prudente.


Per non farle fare troppe gravidanze su consiglio del veterinario le do la pillola, ma è proprio così che rischio di perderla.


Non sapendo che la piccola antipatica era già stata "corteggiata" le do l'estropil, una pastiglia alla settimana, continuo ignara che lei è già incinta.



Ricordo bene quel periodo, un bruttissimo mese di Settembre, seguivo un parente stretto, malato terminale, la mia testa era altrove, anche quando Dario insisteva nel dirmi che qualcosa non andava, cercavo di ignorare il tutto.


Non avevo tempo, non potevo preoccuparmi anche per Sissi, poi lei come al solito, non si lamentava, non "piangeva"!


Poi vedo.


Vedo sangue, una scia di sangue che mi porta a Sissi, allora mi "sveglio" e corro.


Così finisce sotto i ferri, subito, il veterinario mi dice che probabilmente morirà, devo prepararmi al peggio.


Ma io non mollo, sono sicura che la mia principessa non mi lascerà, difatti è così, me la porto a casa subito e facciamo una notte abbracciate sul lettone.


Sissi come un'adolescente stizzosa non voleva mai fare foto, come mi vedeva con la macchina fotografica in mano si defilava, per questo ho poche foto sue, ma quando ha visto che volevo immortalare la sua pancia pelata e tagliata si è messa in posa.


Lasciamola lì, sul dondolo a riposarsi.....

sabato 5 luglio 2008

...... LA TANTO ATTESA VISITA...

Era incominciata con sorrisi e strette di mano la lunga giornata bresciana del sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino, prima di addentrarsi nel ventre tecnologico del termoutilizzatore, dove i rifiuti vengono digeriti e metabolizzati per produrre energia preziosa.
pasol Per lei, accompagnata da una nutrita delegazione di 25 fra consiglieri, assessori e presidenti di municipalità partenopee, si è scomodato il gotha di A2A, dal presidente del Consiglio di sorveglianza Renzo Capra a quello del Consiglio di gestione Giuliano Zuccoli, che l’hanno scortata insieme al sindaco Paroli e ai tecnici nel suo viaggio di scoperta all’impianto di via Codignole.
PARTENZA dallo scarico rifiuti, poi ai forni e caldaie, al sistema di depurazione fumi, e ancora all’interno della celebre torre alta 120 metri che fa da canna fumaria. A far da cicerone Antonio Bonanno, direttore dei sistemi energetici di A2A, che sosta a lungo con il sindaco nel «cuore» del sistema, la sala di controllo dove danzano sotto soglia ossidi di azoto, anidride carbonica e diossine. L’ultima tappa è la scenografica cabina del gruista, con panorama su un mare di rifiuti che luccicano in lontananza come stoffe e pietre preziose. «Per ottenere la semplicità bisogna studiare tantissimo, è questo il nostro segreto», rivela Bonanno.
pasol Alla fine il termoutilizzatore ha fatto breccia, Jervolino si dice ammirata per un «impianto tecnologico perfetto, un’esperienza fra le più serie in Italia, che ci interessa perchè offre una serie di garanzie: la sicurezza ambientale e per la salute delle persone, la localizzazione in un contesto urbano che rimane comunque vivibile, l’efficienza quanto a energia ricavata dalla combustione e riutilizzata per riscaldamento e acqua calda», spiega il sindaco di Napoli.
Al di là del galateo istituzionale, la visita ha avuto il sapore di qualcosa di molto più concreto, quello di una manovra di avvicinamento di Napoli a Brescia (o viceversa), in vista della prossima costruzione del nuovo termoutilizzatore di Agnano, alla periferia di Napoli, e della gestione di quello in via di completamento ad Acerra. A2A con il suo know how, l’esperienza maturata e le professionalità acquisite sarebbe la candidata ideale per realizzare l’impianto e curarne la gestione. E gli interessati, al riguardo, non si tirano indietro. «La disponibilità di A2A e del Comune a collaborare secondo modalità da definire è oggi confermata da questa visita - sintetizza il sindaco Paroli -. L’importante, ora, è riuscire a prendere decisioni adeguate in tempi adeguati».
DA PARTE SUA JERVOLINO si augura che la sua gente «si convinca in fretta» (un po’ di rammarico c’è stato per l’assenza nella comitiva partenopea di un’unica municipalità, la Fuorigrotta-Bagnoli, il cui territorio sarà interessato dal nuovo termoutilizzatore).
«Abbiamo un interesse enorme a creare una partnership fra A2A e ASIA (la municipalizzata napoletana, ndr), quello di oggi è un momento importante di aggancio per andare avanti insieme - ha confermato Jervolino -. Ora siamo commissariati e abbiamo poteri limitati in merito a costruzione e gestione degli impianti, ma qualcosa sta cambiando, c’è stato un supplemento d’interesse del Governo, ci auguriamo che in tempi brevi possa portarci fuori dal commissariamento, per far tornare la gestione dei rifiuti nelle mani degli enti locali democraticamente eletti». L’intesa c’è, ed è Capra a ricordare che potrebbero servire meno di tre anni per costruire un nuovo termoutilizzatore. Gli interessi in gioco, quasi inutile dirlo, sono altissimi. La costruzione di un gioiello come quello bresciano (esclusa la terza linea) costa circa 300 milioni di euro, «ma è la gestione l’aspetto più delicato», avverte Zuccoli, ricordando che «come A2A stiamo partecipando alla gara per la costruzione del termovalorizzatore di Salerno e stiamo valutando di partecipare alla gara per gestire quello di Acerra». Per Agnano c’è attesa, quel che è certo è che non ci saranno affidamenti diretti per la costruzione, ma bisognerà rispettare i tempi della gara.


Per amore della  verità devo dire che non hanno scritto tutto.


pasol

Ad accogliere la signora Iervolino e delegazione c'erano anche persone non proprio entusiaste del termovalorizzatore (inceneritore di rifiuti), ma naturalmente si è cercato di nascondere la loro presenza, di togliere l'audio ai loro megafoni, certo che il carro funebre con le scritte di ringraziamento per il "magnifico" è stato un bellissimo biglietto da visita,


chi vuole intendere .....

giovedì 3 luglio 2008

.... VOGLIA DI......

Ho telefonato  a Saviore, sta piovendo.


Sembra impossibile, fa un caldo pazzesco, l'afa non fa respirare, il condizionatore va giorno e notte, e la piove...



La voglia di andare a Saviore è forte,


su si dorme col piumone anche in agosto, sembra strano, ma è la verità.


E poi Alba mi ha confidato che cominciano a "uscire" i funghi!


Con tutta la pioggia che c'è stata  dovrebbe essere un'annata magica per  la raccolta dei funghi.



Amo andare per i miei boschi, entro piano, piano, chiedendo il permesso,


abbraccio i larici rossi che come sentinelle si trovano sempre all'entrata del "mio" bosco preferito, gli abeti mi salutano scuotendo le braccia e lasciandomi cadere addosso come petali gli aghi odorosi di resina, la sensazione di essere a casa è fortissima.


Non importa se non trovo funghi, non è quello lo scopo primario, cammino e sento che rinasco, la mente finalmente tace, le gambe vanno seguendo un tracciato che è impresso nel cuore, dentro me tutto è silenzio e tutto  canta, mi sento bene.


E in questa armonia trovo  i regali che il mio amico bosco mi da,


fragoline, mirtilli,  lamponi e si.... i funghi.


Funghi che metto ne cesto, trofei di cui raccontare quasi fossimo cacciatori di chissà quali specie d'animali, raccontare ma mai svelare il "posto".


Il luogo dove si trovano deve stare segreto, sempre, mentire è lecito,


In montagna le "storie" nascono anche dai funghi!


Ogni cosa va ponderata, raccontata con fantasia, abbellita con frasi e pause giuste, così come fanno i cacciatori o i pescatori.


Peccato che il progresso ha messo lo zampino...



ora col telefonino si fa presto a fare morire la fantasia, basta fare una foto, e non puoi più scappare.... non puoi più dire "pesava 2 chili!!!!"



  

martedì 1 luglio 2008

.... ANCORA SUL TERMOVALORIZZATORE (inceneritore di rifiuti)

Inceneritore «in saldo»
da Brescia a Napoli
pasol

Un’idea quantomeno bizzarra: una vendita che avrebbe del clamoroso ma che rimbalza da un convegno napoletano. L’inceneritore più grande del mondo, dovrebbe essere trasferito da Brescia a Napoli: secondo Ennio Italico Noviello, primo ricercatore del Cnr di Roma, la nostra città avrebbe proposto di vendere l’intero impianto alla Campania.
«L’HO SAPUTO proprio stamattina - ha spiegato Noviello in un incontro tenutosi a Napoli ieri - . La proposta lombarda era di cederlo ai campani per la somma di 25 milioni di euro, cioè decisamente meno di quanto serve per completare quello di Acerra». Una proposta, secondo Noviello, giustificata dal fatto che «quell’impianto sta inquinando l’intera Lombardia. A Brescia non c’è un solo allevamento di bovini che sia senza diossina». E a chi dice che l’inceneritore di Brescia sia il migliore al mondo, anche per i riconoscimenti ricevuti negli ultimi mesi a livello internazionale, Noviello replica rispolverando una vecchia polemica: «Quell’impianto ha vinto un premio, certo. Ma nel comitato scientifico di chi glielo ha conferito c’è una delle aziende che ha fatto l’impianto. Esistono dei dati importanti, Brescia è il punto più inquinato del mondo, per saperlo basta guardare il satellite».
L’INCENERITORE di Brescia è capace di bruciare 750mila tonnellate all’anno ma, conclude Noviello, «i disastri ambientali sono stati documentati, dimostrati e accertati sotto tutti i punti di vista. Perfino la Commissione Europea è intervenuta, e non è poca cosa».
Dichiarazioni pesanti dalle quali però, lo stesso Cnr prende le distanze, sottolineando che non rappresentano in nessun modo le idee dell’Ente


Ho appena finito di leggere il giornale, questa notizia mi ha colpito,


la incollo così come l'ho letta.


Si aspetta la delegazione della Campania con a capo il sindaco di Napoli, Iervolino, ma è chiusura totole per l'accoglimento della loro spazzatura.


Il termovalorizzatore (inceneritore di rifiuti) va già a pieno regime!


Non c'è posto, poi non si può bruciare la monnezza se non è stata fatta la raccolta differenziata.


Però a quanto ipotizza l'articolo vi vendiamo il gigante più bello del mondo!


Addirittura sottocosto..... qui gatta ci cova....