lunedì 24 maggio 2010

VIVO

fairy Pictures, Images and Photos Questa sera è bellissima, adoro Maggio, è un mese perfetto!
Tutto rinasce, è una corsa verso il vivere e niente fa pensare che tutto può finire.
Riesco a stupire ancora me stessa, riesco ancora a trovare dentro aspettative nuove, ancora a provare quei brividi che ti fanno capire che sei sempre la sciocca ragazza che ballava nei prati e interrogava la luna sul suo futuro.
Se guardo bene so che sono la mamma di quella ragazzina, ma la vita non mi ha domata, ancora ballo tra i miei sogni, ancora vivo, ancora piango per un ideale e ancora ci credo!
Ancora, come un burattinaio esperto, muovo i fili dei miei giorni chiedendomi sempre il perchè di ogni cosa.
Ancora chiedo a me stessa il doppio di quello che chiedo agli altri, non accetto scuse per me stessa, fa niente se tante volte mi chiedo se ne valga la pena, io so che sono così e così sarà sempre.
Ma stasera c'è una pace che mi fa stare bene, la luna mi spia, chissà se sa chi sono, tante mie domande sono diventate realtà.
Ho vissuto quello che volevo, i fili a volte si sono ingarbugliati ma sempre ho trovato un motivo per non mollare, sempre c'è stata una sera dolce dopo uragani devastanti.
Il buio è fatto di mille suoni, sento il canto degli uccellini che si danno la buona notte, vedo i primi voli dei pipistrelli, le ombre si fanno più dense le voci più tenui.
Il silenzio è intervallato dai latrati dei cani, ascolto, una porta che sbatte, delle voci che accompagnano dei passi, una risata che si perde lungo la via.
Stasera potrei anche morire, mi sento bene, ho buttato i problemi al domani, ora sono solo io, semplicemente io.
Mi guardo mentre batto piano sui tasti, non ho pensieri, non ne voglio avere, semplicemente mi lascio respirare e questo mi basta.
Vivere non è cosa facile, accettare l'ignoto e il disagio del domani ti ferma sulla soglia del capire.
Tanto il domani non verrà, sarà per sempre oggi, sarà sempre adesso!
Questa sera è bellissima, la luna è quasi piena e splende in un azzurro che sa di mare,
il profumo dei fiori del mio gelsomino mi arriva a ondate, sento la vita correre come linfa ovunque, come acqua si spande e riempie.
Come acqua mi lascio andare, per stasera accetto di non chiedermi il perchè mi sento così, per una volta tanto mi sta bene così ...

domenica 16 maggio 2010

MICI E MICETTI

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Venerdì sono nati i pelosetti di Maya, 4 piccolissimi batufoli argento blù.
Ero in ansia essendo questa la sua prima volta e  fino a pochi giorni fa non ero nemmeno sicura che fosse gravida.
Due mesi fa c'era stato l'incontro con Obi Wan, ma sembrava che alla mia dolcissima bimba la cosa non fosse piaciuta.
Maya ha un carattere schivo, timidissima e con la tendenza a nascondersi se in casa arriva qualcuno che lei non conosce, non come Tiffany che è di un'invadenza plateale.
Lei ama farsi coccolare quando sono a letto, il suo gioco preferito è quello in cui io le lancio un giochino e lei va a prenderlo per poi riportarmelo, si va avanti così fino che alla fine, stremata, faccio finta di dormire.
Ama farmi la danza "del latte" sulla pancia e farsi accarezzare la testa ronfando felice.
Pochi giorni fa la certezza della sua gravidanza, ma pensando a un solo gattino, troppo poca maya pancia.
Venerdì, verso mezzogiorno ha iniziato a miagolare forte, ho capito e ho preparato tutto.
L'ho messa nella cesta e da lì non si è più mossa, il travaglio è stato lungo e molto faticoso, verso le quattro la fase dilatativa era terminata.
Ora iniziava la fase più dura per Maya, tra una contrazione e l'altra vedevo spuntare un pezzetto di carne rossa, cianotica, non sapevo che cosa poteva essere, mai visto una cosa così.
Preoccupata aspettavo, quella cosa rossa che non capivo mi metteva un'ansia....
Alla fine durante una spinta più forte ho notato che era una linguetta, un musino con la bocca aperta che cercava di respirare!
Panico!
Se non nasceva in fretta sarebbe morto.
La faccina era libera di placenta e dunque vulnerabile, doveva nascere presto, Maya sembrava avesse capito l'urgenza e spingeva con la bocca aperta.
Con una spinta fortissima il piccolo è nato!
Sparato come un tappo di bottiglia, tutto intero e senza placenta, già miagolante e arrabbiatissimo.
Stavo tagliando il cordone ombelicale al primo che già il secondo si presentava alla porta della vita, Maya spingeva e basta, il secondo era avvolto dalla placenta e così ho avuto più tempo per fare le cose con più calma.
Il terzo è arrivato dopo pochi minuti, pensavo che fosse finita, ho pulito tutto, buttato via le placente cambiato i teli, finalmente potevo rilassarmi.
Ma mi sbagliavo, accarezzando la mammina mi sono resa conto che c'erano ancora le contrazioni, il quarto è nato facilmente, piccolissimo e perfetto!
Ora mentre scrivo la famigliuola si trova sotto alla scrivania in una cesta e mi fanno compagnia, omaya se  preferiamo, io faccio compagnia a Maya.
Sicuramente Maya ha bisogno di sentirsi protetta da me, ha bisogno di sapere che va tutto bene, quando i piccoli miagolano forte e si picchiano per accaparrarsi la tettina con più latte lei si alza miagolando e mi guarda non sapendo cosa fare.
Imparerà, ma ci vorrà qualche giorno, poi sarà una mamma perfetta!
 

 






19/05/2010



Purtroppo una piccolina non c'è più.
Pollicina questo il nome che le avevo dato, nome più lungo di lei, Polly allora.
Polly era quella nata per ultima, quella piccolissima e meno vitale.
Fino all'ultimo speravo di tirarla verso la vita, l'ho alimentata con il biberon, piano piano per due giorni ha mangiato poi ieri ha smesso.
Stamattina ho capito subito che Polly voleva lasciarmi, l'ho tenuta in mano accarezzandola tutta la mattina, Maya faceva finta di niente allora mi sono sostituita a lei.
Se ne è andata verso l'una, lasciandomi il suo piccolo corpo in mano, quell'abbandono mi ha fatto male e non mi vergogno a dirvi che se ne è andata mentre la baciavo e la bagnavo con le mie lacrime.
Ogni vita che si spegne lascia sempre un vuoto, lei era già Polly, era già amata e sarà per sempre la mia Polly.  


 

domenica 9 maggio 2010

FESTA DELLA MAMMA ?

Angelic Pictures, Images and Photos Da sempre non ho mai amato queste feste.
Feste fatte per spendere, ravanando tra sentimenti d'amore e nostalgia.
Da figlia ho sempre cercato di dimenticarmene ma senza mai riuscirci, sapevo che la mamma ci teneva.
La mamma, già, la festa della mamma, terribile inventare una festa così.
Tutti gli anni è un obbligo cercare di dimenticarla, difficile però con tutta quella pubblicità sbattuta in faccia senza nessuna pietà.
Fiori a gogò venduti per le mamme, rose recise che gridano la loro morte, rose senza spine e senza più profumo.
Mai regalato mazzi di fiori, piante, quelle si, segno di crescita e di speranza.
Una speranza che da figlia non capivo chiaramente, sicuramente il capirsi era difficile e non bastava un fiore a cancellare tutta l'incomprensione.
Non bastava un bacio dato solo per l'occasione e solo con le labbra.
Mancava il sapere dell'amore nascosto, mancava la mia umiltà.
Ora so che la scelta del non chiedere è stata sbagliata, da madre l'ho capito.
Da madre non ho mai dato importanza a questa festa, forse ricordando l'imbarazzo di quei baci?
Vorrei poter chiederle scusa di tutte quelle piante date senza biglietto d'istruzioni, senza le frecce per arrivare al mio cuore.
Un cuore che credeva di essere grande e adulto, capace di battere senza quell'abbraccio che vorrei tanto conoscere.
Ora so che è solo per paura che non mi va questa festa, troppi sentimenti in gioco, troppe domande senza risposte.
Domande che resteranno senza sorrisi o abbracci, finito il tempo dei perchè, è rimasto solo il tempo dei se....