giovedì 29 aprile 2010

NEL RICORDO ...

Fantasy Woman Pictures, Images and Photos Grande fesbuook, questo pensava Sandra mentre scriveva un nome.
Grande e anonimo, ma non tutti sapevano chiudere le porte e proprio su questo sperava lei.
Sandra che "viaggiava" come clandestina nelle vite altrui, spiava e leggeva tutto quello che le permettevano di fare e di rubare.
Un ricordo gironzolava dentro di lei, un amore?
No, magari un rimpianto di quello che poteva diventare.
Un ragazzo con il quale condivideva sogni e tanti discorsi, il primo capace di stupirla, l'unico, allora, a farla uscire dal suo buco di timidezza e libri.
Uno scambio continuo di lettere, mai d'amore ma di domande, le risposte poi non contavano.
Le risposte erano dentro di loro, l'unica certezza era solo scoprirle, e come tutti i ragazzi credendo che fossero alla prima svolta, alla portata di mano, bisognava solo aspettare il treno giusto.
Quante ore passate a parlare guardandosi negli occhi, si dimenticavano di baciarsi ma grande era l'unione di cuore e mente, tanta era la voglia di dire che pensavano di vivere già nel un futuro, illusi!
Come bambini credevano alle favole, magie del se e del poi, ricordi in riva al lago, zanzare assassine che lasciavano sui loro corpi una strada di bozzi urticanti.
Bozzi che diventavano niente se paragonati alla libertà del domani, dolore da domare  da ingabbiare e da nascondere, oppure da esibire con la richiesta di un tenero bacio.
Sandra clicca sul nome,  una miriade di nomi tutti uguali e foto tutte estranee.
Guarda Sandra, pensa a quel viso, bello e pieno di vita, di promesse e cerca lo stesso sguardo pieno di sogni, ricorda l'ultimo incontro, le lacrime sue chiuse su un libro che parlava di gabbiani infelici.
L'ultimo suo regalo, come dire che non si può tenere prigioniero un gabbiano, ricorda la dedica, struggente come ancora è lui nei suoi ricordi.
Ecco, trovato, bene la bacheca è aperta....
Entra piano, non vuole disturbare nessuno.....
Solo vuole sapere dov'è, cosa ha fatto, che sogni ha realizzato...
La foto la colpisce come un pugno!
Quasi un vecchio, una posa rigida, quasi tenesse dentro la pancia, i capelli sono spariti e quelle rughe parlano da sole.
La bacheca poi pullula di fattorie e giochi scemi, la corsa alla banalità ha colpito ancora, va avanti sperando di trovare almeno una parola di quei sogni fatti assieme.
Pagine su pagine di un grande niente!
Rabbiosamente esce da Fesbook e scaccia con rabbia le lacrime che segnano il suo viso, corre allo specchio e cerca.
Cerca quella ragazzina di 17 anni, risente la sua risata, e cerca di riascoltare tutti quei desideri.
Si guarda allo specchio e rimane colpita, i suoi occhi stanno guardando sempre quella ragazza.
Vede ancora quella ragazza e di una cosa è sicura, non ha mai smesso di credere ai suoi sogni, mai!
Fa niente se è  invecchiata, se ci sono stati giorni brutti e dolori grandi, lei sa che quella ragazza vive e tanto le basta.
Ritorna al computer e lo chiude quasi con dolcezza, capisce che i sogni sono belli proprio perchè il finale siamo noi a farlo, ma la realtà a volte può essere migliore.
Grazie VITA, grazie

giovedì 22 aprile 2010

SENZA TITOLO

Fantasy Pictures, Images and Photos Oggi ho dovuto decidermi, facendomi violenza ho aperto l'armadio.
Non so tu, amico mio, non so se hai mai provato quel dolore straziante
Quel dolore che ti inchioda davanti a una vita persa.
Quel dover per forza mettere a "posto" il vuoto che qualcuno ha lasciato.
Mi spiace, lo so, sono ripetitiva, oggi ho capito che sono troppo ripiegata su me stessa.
Sicuramente è stato il tuo messaggio a scuotermi, ogni mia certezza è volata via.
Non ho più certezze, da 5 mesi mi lascio vivere, il che è diverso dal vivere, lo capisci, vero?
Mi sono ritrovata a dire un mantra e nel medesimo attimo che lo pronunciavo sapevo che era tutta una farsa.
Tutto, tutto quello che io volevo, tutto quello in cui io credevo in un attimo non c'era, non c'è più.
Che senso ha continuare a respirare?
Che senso ha camminare se non sento un eco di passi accanto a me?
Passi che ho creato, passi che ho guidato, passi che si trasformavano in una gaia corsa finendo nelle mie braccia?
Che senso ha stare davanti a un armadio cercando un profumo che ben conosco?
Un profumo mescolato al freddo niente e che sta svanendo, non così il mio dolore.
Pensavo che il tempo mi fosse amico, ho aspettato, ho girato alla larga dall'armadio, ho aspettato e ancora aspettato.
Ma ho visto che bastava una parola, uno sguardo e il tutto ricominciava.
Da raccogliermi con il cucchiaino come ti ho scritto.
Non so nemmeno il perchè scrivo, mi sento così piccola e inutile, forse perchè mi sento in colpa.
Sicuramente ho fatto mille e mille sbagli e questo non giustifica nulla, anzi, dovrei essere più forte e sbagliare meno.
Ma come vedi non ho imparato nulla, resto sempre e solo un cuore aperto, non chiedo niente, non ho mai chiesto sconti a nessuno.
So che davanti a un armadio pieno di vestiti e di ricordi ci dovremo confrontare tutti, chiedo solo un attimo di silenzio e di comprensione.
Fa niente se le nostre strade si divideranno, fa niente se resterà il rimpianto di una mai sentita risata, fa niente se nemmeno le lacrime ci uniranno nel leggere questa frase, per me resterai sempre il mio Fratellino.
Scusami, ho sbagliato permettimi un abbraccio grande,
con stima,
Cesy

venerdì 16 aprile 2010

SPACCIATORI DI LENTI...

occhiali Pictures, Images and Photos L'altro giorno ero alla fermata del pulman ad aspettare mia figlia che tornava da scuola, al suo arrivo ho osservato il popolo alieno di cui era carico.
Adolescenti tutti rigorosamente "attaccati" a fili!
Tutti collegati a strumenti che li isolavano ma che li facevano appartenere a  un branco.
Chi al telefonino, ma i più  erano collegati con delle cuffie per ascoltare la musica.
Sicuramente la stessa musica, solo che ognuno la ascoltava  da solo.
Questo mi ha fatto ricordare una cena fatta con amici  e alla tavolata davanti a noi, tutti ragazzi.
Una tavolata di adolescenti che ha continuato a uscire a fumare e a parlare al telefonino, con stupore notavo che al tavolo nessuno parlava con nessuno, troppo impegnati a parlare con gli assenti!
Questo mi ha fatto riflettere, anche noi adulti stiamo rubando questo modo di fare, anche con lo scrivere, ormai la kappa è regina.
Anche noi dei blog cerchiamo solo l'apparire, il commento e l'adulazione.
Anche noi siamo spacciatori di sogni, ci proponiamo al meglio, quasi fossimo dei mercanti che devono vendere al miglior offerente.
Ma come adolescenti abbiamo paura del confronto diretto, ci inventiamo mondi e vite parallele, creiamo verità sognate e cerchiamo chi ci possa credere.
Ammettiamolo, siamo semplicemente spacciatori di lenti, magari solo per vedere cuori contenti, i nostri!
Come dice un mio caro amico, nel web niente si distrugge, anche un'imbranata come me riesce a rintracciare una traccia lasciata anche anni fa,
Verità che deludono e divertono.
In fondo siamo tutti degli adolescenti che continuano a sognare, il che è sempre positivo ma dice il nostro limite.
Non siamo dei maestri, siamo solo e sempre degli esseri umani che cercano di essere migliori ai nostri miopi occhi.
Spacciatori di lenti lo siamo un pò tutti, abbelliamo la nostra realtà per renderla migliore a noi stessi, per farci sentire degli eroi, peccato che a volte ci dimentichiamo di quel post scritto 3/4 anni fa in cui dicevamo tutto il contrario dell'oggi.
Sicuramente si può sempre cambiare idea, come spacciatori di occhiali è permesso, quando
si vuole fare il mondo contento!

sabato 10 aprile 2010

RINASCITA


 SiPhotobucket, la primavera finalmente è arrivata.
Oggi sono stata a Ponte Caffaro dove ho lavorato con qualche difficoltà dovuto al mio solito mal di schiena.
A Pasqua sono stata via, in Toscana, e mi sono concessa tutto quello che ho potuto vedere e fare, visitare l'Argentario e pranzare in riva al mare, questo il sabato con una giornata splendida.
La domenica sembrava Novembre, tanta pioggia e nebbia, così siamo andati sul monte Amiata dove nevicava di brutto.
Abbiamo gironzolato a lungo  immersi in paesaggi surreali tra solfatare e monti persi nella nebbia dove gli alberi sembravano vecchi saggi con braccia tese a rimproverarci.
IL lunedì, alle Terme!
Saturnia è fantastica, un pò meno i suoi prezzi, certo ci sono le cascatelle che sono anche più belle ma c'era una ressa che non vi dico.
Camper accampati ovunque e gente in accappatoio che usciva e entrava nei fossi come se fosse la cosa più normale del mondo.
Certe scene da ridere oppure scappare, fate voi, ritrovarsi davanti all'improvviso uno che  salta fuori da un fosso tutto ricoperto di fango fa una certa impressione.
Oppure vedere tutta una famigliola in costume da bagno sotto una pioggia torrenziale  che educatamente ti fa un gesto con la mano per farti capire che vogliono Photobucket attraversare....
Alle terme ci siamo stati quasi 6 ore, poi puzzolenti di uova marce e stanchissimi ce ne siamo andati in agriturismo dove la sig. Giuliana ci ha invitato a cena con loro.
Ormai siamo amici, sono 8 anni che andiamo ogni anno e Poggio Petrella è quasi casa.
La sig. Giuliana come cuoca è favolosa, certi pranzi che solo a ricordarli mi fanno stare bene.
Una cucina alla "buona" come la chiama lei, ma ragazzi, sapessi cucinare così io...
Martedì partenza, una tappa a Montalcino per prendere un pò di Brunello, poi di nuovo a S. Galgano, Dario voleva rivedere la basilica e la spada piantata nella roccia.
Il venerdì quando siamo passati c'era troppa gente, speravamo che il martedì fosse deserta, ma non è stato così, anzi, c'era un sacco di gente in più!
Allora siamo ripartiti e siamo risaliti verso casa, ma le troppe ore di macchina hanno lasciato il segno.
Il mal di schiena è un dolore che mi accompagna sempre, forse il lavoro iniziato quasi da bambina ha fatto si che la mia colonna vertebrale subisse dei danni, fatto sta che a vent'anni o poco più ho dovuto affrontare un ernia discale.
Un operazione molto dolorosa con relativa puntura lombare e il tutto nel reparto di ortopedia.
Mi è andata bene, ma da allora il mal di schiena è diventato mio amico.
Un amico che blandisco con Aulin o Photobucket Voltaren cercando di non ascoltare il mio stomaco.
Oggi ho tagliato l'erba e fatto giardinaggio e ora sono quasi bloccata, meno male che domani è festa, così mi riposerò.
Le "mie" rondini sono arrivate e le loro grida fanno sorridere, c'è battaglia per l'accaparrarsi i nidi migliori, nel cipresso la merla sta covando, il suo compagno le porta il cibo che io ho messo a sua disposizione.
Sulla terrazza fanno bella mostra le piante che ho comperato in Toscana, quella specie di rosmarino che profuma di liquerizia, incredibile, basta bagnarle e lasciano andare un profumo che sa di mare e di nostalgia....
Mal di schiena a parte.