
Oggi nevica, l'inverno vuole provare a fare paura, fa freddo ma già i merli cercano ramoscelli e il loro richiamo sembra una risata.
Guardo la neve scendere ma la magia non c'è più, ora voglio il sole e il rinascere della vita.
Sicuramente in casa mia la vita ultimamente è entrata a ondate, 11 gattini!
Già, era tanto tempo che le mie gatte non diventavano mamme, paciose e coccolose si sono godute le loro giornate anche dopo essere state in trasferta da Obi Wan.
Trasferte fatte otto giorni una dall'altra, un viaggio quasi fino a milano, ma che volete, quando l'amore e gli ormoni fanno impazzire...
Sissi che diventa matta dal desiderio, non bastono le urla strazianti, no, fa pipì ovunque.
Maya più timida ma ugualmente determinata, insomma Obi Wan è necessario.
Così lunedi 7 febbraio Sissi ha iniziato a seguirmi come un cagnolino già di prima mattina, io ero contenta perchè pensavo a un parto veloce, illusa.
Alle tre del pomeriggio il primo segno visibile, alle 10 la sera ho chiamato il veterinario, ma secondo lui tutto stava procedendo bene.
Che fare?
Io e Sissi sul lettone con la sala parto già pronta di panni puliti forbici e guanti, Dario in cameretta a dormire.
Alla fine a un quarto a mezzanotte il primo piccolo è nato, come al solito ho tagliato il cordone ombelicale e aperto il sacco permettendo così a Sissi di leccare suo figlio.
Piano piano sono nati gli altri fratellini, l'ultimo verso le quattro di mattina, credetemi, ero distrutta!
Sei piccoli perfetti pelosetti, quattro femmine e due maschietti, tutti vispi e urlanti, già impegnati a menarsi per accaparrarsi la mammella con più latte.
Abbiamo dormito tutti nel lettone, Sissi con i cuccioli nella grande cesta e io con la mano su di loro.
Perfetto, una era andata, ora restava ancora Maya, ero preoccupata, il ricordo di Pollicina mi tormentava e aspettavo con ansia l'evento.
A distanza esatta di otto giorni, il 15 febbraio Maya ha iniziato il travaglio ma velocemente, contrazioni forti e a distanza di mezz'ora il primo cucciolo è nato.
Il secondo era podalico e Maya non riusciva a farlo nascere, per il dolore si è avventata sul primo nato cercando di morderlo, con una mossa velocissima l'ho salvato e così ho dovuto fare anche con gli altri cuccioli.
Maya per il dolore cercava di morderli, non si rendeva conto di quello che faceva, alla fine è nato il quinto e ho capito che era un'altra Pollicina.
Minuscola, la metà dei suoi fratellini e senza nessuna vitalità, non mi sono arresa, ho iniziato il a massaggiarla con del cotone, l'ho frizionata piano piano ma sembrava che non servisse a nulla.
Poi ho notato che la sua pancina iniziava a muoversi, che le zampette si agitavano, allora l'ho lasciata alla sua mamma che impaziente voleva conoscerla.
Non volevo scommettere su Pollicina, già una volta avevo perso, ma neppure mollarla senza tentare.
Siccome era troppo debole e non riusciva a trovare un posto tranquillo dove mangiare l'ho attaccata a un capezzolo di Sissi, la cosa ha funzionava.
Poi l'ho anche allattata con il biberon, insomma ora Pollicina è una graziosa signorina e ha già aperto gli occhietti.
Adesso ho trasferito le due gatte con tutti i figli nel mezzo letto, uno spettacolo!
Anche l'allattamento ora è fatto senza distinzioni, Sissi e Maya si danno ai piccoli sia figli che nipoti e alla sera c'è solo un enorme nido fatto d'amore.