lunedì 30 maggio 2011

LUCCIOLE E URLA

Photobucket 

Le urla sono finalmente fuggite, solo l'eco è rimasto tra le trame del tempo.
Urla come farfalle impigliate in reti di pensieri, colori di lucciole impazzite contro il barattolo di vetro.
Urla di voci chiassose, indifferenti al dolore di occhi colmi di lacrime.
Lucciole prese in una sera di maggio, notte magica a rincorrerle al chiarore di luna.
Fuochi fatui, promesse di gioia rinchiuse in scatole nere.
Come lanterne di fate non indicano nessuna strada, il bosco di notte fa solo paura.
Solo le urla trovano la strada, quella più corta, la maledetta!
Può sorgere la luna ma non sempre è luna piena.
Luna buona.
Luna nera fa paura, il silenzio ne è garante.
Anche il silenzio tace nel bosco, nemmeno un albero si scuote.
Silenzio fatto di pece, la volpe stanotte digiuna e danzano sole le streghe.
Sciamane sorelle dimenticate, solo le urla vi sono amiche, il vuoto che vi attornia fa casa.
La notte come ogni notte finisce, il sole sorge, resta solo il barattolo e le lucciole.
Nulla è più magico, nemmeno le lucciole, insetti neri senza più luce....

11 commenti:

  1. Ci sono drammi che sconvolgono la vita, momenti che non si possono dimenticare, azioni che non si possono perdonare. Si può solo imparare a convivere con quel dolore, sperando che il tempo possa alleviarne il peso...

    RispondiElimina
  2. fiabe d'infanzia che cambiano significati dinanzi ai drammi della società di oggi.

    RispondiElimina
  3. Anche le magie cambiano volto, la vita ha risvolti amari, cara, ma è pur sempre vita e per quel sole che torna a sorgere va vissuta nella sua pienezza.

    Bellissimo brano, complimenti!
    un abbraccio
    annamaria

    RispondiElimina
  4. Buongiorno sister cara :-) e buon 2 giugno

    RispondiElimina
  5. Una fiaba al contrario....come la vita vera, che a volte è troppo dura, troppo dolorosa.
    Ciao, un abbraccio.
    Graziella

    RispondiElimina
  6. Un brano che urla tutto il dolore che si nasconde nel buio dell'anima.

    Un mio passaggio breve per lasciarti
    un piccolo pensiero.
    Spero di tornare presto...

    RispondiElimina
  7. La notte seppellisce le sue colpe per non farle trovare al giorno. E' dura vedere un sancta sanctorum come un bosco trasformarsi in una coltre di connivenza del male, qualche eìche esso sia. Questo post è più che amaro, è disperato. Ti auguro una domenica di un altro colore (m)

    RispondiElimina
  8. Cesy... è tanto che non ti sento, spero sempre di vederti presto.
    un abbraccio,
    s

    RispondiElimina
  9. Una vena narratrice proprio niente male, sai!?

    RispondiElimina
  10. la tua sensibilità nel raccontare anche solo una fiaba vissuta dell'infanzia fa riaffiorare bei ricordi e fa bene allao spirito
    ciao cara amica

    RispondiElimina