venerdì 22 febbraio 2008

CAROLINA E ELENA


Questa è la storia di Carolina e di Elena. Una storia bella,   un'Carolinaamicizia unica e intensa vissuta da ambo le parti con un amore speciale.


Una storia che vi racconto piano piano quasi sussurrandovela, rivivendola con voi.


Una storia che fa male, che va a smuovere ricordi sopiti, rivivere sorrisi che ora sono  nel cuore, risate che risuonano nella mente...


Carolina è figlia di Sissi e Artù, e da subito si era  capito che era una


 micina dal carattere importante.


Un carattere difficile, spigoloso, non amava il rumore il giocare con i fratelli non la interessava, rimaneva ore in un angolino a studiare il mondo, sfuggiva le carezze e ti guardava con gli occhioni ambrati come a dirti " E ora che te ne fai di me? "


Naturalmente è rimasta l'ultima, nessuna la sceglieva, emanava dal suo corpo una regale indifferenza verso chi veniva a vederla.


Poi, un sabato è arrivata una coppia con un bimbo.


Ricordo lei, tutta vestita di chiaro con un sorriso dolcissimo,  lei che si avvicina alla pestifera, io che già so come andrà a finire guardo sconsolata la scena.


Rimango sconcertata, la peste si annida tra le mani di Elena e comincia a fare la danza del latte .... incredibile ... e fa pure le fusa.


La serata finisce con una pizza e l'inizio di una nuova amicizia.


Ci vediamo spesso, ci scambiamo confidenze e lei mi fa partecipe della sua battaglia contro una malattia e questo ci unisce ancora di più.


Passano i mesi e tra una terapia e l'altra ci sono le vacanze al quale Carolina partecipa sempre ( Venezia, L'isola d'Elba ) , è diventata la bambina di casa.


Ricordo la telefonata di Elena, disperata perchè era morto un piccolo di Carolina, si sentiva in colpa perchè si era addormentata,  lei era sicura, sicura che il micino non sarebbe morto se lei fosse stata   sveglia .... cara, cara Elena, amica di una sensibilità rara, unica.


Passano mesi belli e passano mesi così così, ridiamo di come Carolina si sia eletta sua custode, nessuno al di fuori di Davide e Mauro possono baciarla, graffia sua sorella solo perchè la vede mentre l'abbraccia aiutandola  ad alzarsi, non l'abbandona un attimo, diventa la sua ombra.


Un'ombra a volte difficile da gestire quando Elena peggiora, sembra che Carolina sappia, che non voglia perdersi nemmeno un attimo della sua amica.


Elena mi racconta di furiosi urli di grattamenti sulla porta quando la chiudono in bagno, perchè in casa ci sono estranei per aiutarla nelle terapie, ridiamo insieme le dico di non mollare... le ordino di non mollare.... che dobbiamo fare tante cose, andare a "mangiare strano" andare in montagna e poi tante cose ancora dobbiamo fare ,tante risate ancora......


Ricordo quella domenica ... 22 ottobre... il messaggio sul telefonino,


Elena non c'è più ...


sono andata subito a salutarla, era sempre bella,era lei, vestita dal suo colore preferito, il bianco.


Carolina l'ha accompagnata in questo suo percorso, e ha condiviso con lei tutto,sono sicura che anche una micia basta a darti forza, a darti coraggio e a sentirti meno sola.


Penso spesso a Elena, e mi sento fortunata per averla conosciuta,


 vi confesso che non ho mai cancellato il suo ultimo messaggio nel quale affermava di volermi bene ..... ciao   Cesy  

4 commenti:

  1. La lacrima qui è d'obbligo....

    E mi dispiace tanto per la tua perdita...

    Ma Carolina è ancora viva? E' rimasta con Davide e Mauro (suppongo marito e figlio di Elena)? Spero di sì e che tenga loro caldo e faccia loro le fusa per ricordare loro quanto speciale sia stata Elena, e quanto amore si sono scambiate...

    E' proprio vero... i gatti ci scelgono!

    Un bacio caro...

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  2. ... certo che è ancora viva!!!!

    Vive (come hai intuito) con il marito e con il bimbo di Elena.

    Quando li sento mi dicono che Carolina è diventata più scontrosa con gli estranei, che cerca sempre Elena, ma questo è normale, non riusciamo noi umani ad accettare la scomparsa di una persona cara.... penso che quando si vive in simbiosi sia assurdo dare gli stessi valori alla propria vita di come era "prima".

    Non so se mi sono spiegata... forse sono io che metto sullo stesso piano certi valori che per altri sono sbagliati !!!!

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  3. mmm... Io che amo i miei gatti come la mia stessa vita, come fossero miei figli, ti capisco benissimo... La perdita di Gargattina per me è stato un colpo durissimo, che ancora fatico a digerire... e non passa giorno che quando guardo il suo musetto nelle foto appese in salone, piango... Non posso fare altrimenti...


    Sono contenta che Carolina sia rimasta con la sua famiglia e che comunque tenga ancora al suo papà e al "fratellino"... :)))

    Un bacio per tutti voi...

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