
Cinzia ricordava bene il suo primo spinello.
Come poteva dimenticarselo?
Era la sera del 28 maggio del 74, il giorno della bomba,
Andava a scuola guida, finalmente era una 18enne e questo comportava la patente.
Suo padre su questo non poteva dire di no, erano già troppi i suoi ingiustificati no!
Allora si diventava maggiorenni a 21 anni, uno schifo!
Ricordava bene quella sera, gente che piangeva, che si abbracciava sgomenta, e dentro di lei una rabbia che cresceva a dismisura.
Una voglia di fare a botte, di spaccare tutto, i neri, i maledetti neri.
Quelli che giravano in vespino, quelli che si vantavano nel far vedere le catene, il loro simbolo.
Ragazzi sempre ben vestiti, sempre con i soldi in tasca, sempre pronti a bloccarti contro ad un muro per palparti le tette.
Cinzia era stufa di rispettare il perbenismo del suo mondo fatto solo di paura, di abbassare il capo, di scantonare, di far finta di non vedere e di non sentire.
Quella sera si era arrivati al punto di non ritorno, lei lo sapeva, consapevole solo del suo dolore seguì Marco piangendo per i morti, piangendo per i suoi sogni e non certo per il suo futuro.
Lo sapeva che Marco si faceva di canne e a volte di trip, ma non era la sera di fare menate, così lo seguì.
Dalla Rossa c'erano tutti, sgomenti e incazzati, parole e bestemmie riempivano il locale, tra le mani le arrivò lo spino e stavolta al posto di passarlo se lo portò alla bocca.
Aspirò forte, il fumo la stordì, tossi pure forte ma non mollò la presa, aspirò come se dovesse respirare dopo essere rimasta a lungo con la testa sott'acqua.
Ritornò alla superficie come un tappo di sughero, la testa leggera e finalmente senza pensieri, il suo primo spinello, lo sapeva che ne sarebbero seguiti altri, ne voleva altri.
Gli anni di piombo sono stati,per tutti,drammatici.Frequentavo la prima liceo,allora,e mi ricordo che all'improvviso entravano in classe ragazzi con l'eskimo che ci ordinavano di andare fuori,che bisognava manifestare contro i fascisti.Ma chi si rendeva conto,allora,della differenza tra fascisti e comunisti,noi pensavamo a giocare a pallone!Girava droga nel mio liceo,tanta.Me ne hanno offerta,più volte,ma ho sempre rifiutato,perchè ho sempre pensato che non fosse il modo giusto per cambiare le cose.Ma non per questo,ho mai condannato o additato chi ne ha fatto o ne fa uso.Non condivido,ma capisco che un momento di disperazione,in un passaggio della nostra vita ,possa portare a commettere errori,che possono avere nomi diversi:droga,alcool,furti...
RispondiEliminaE' sempre bello venirti a leggere.E',ogni volta motivo di riflessione.Una buona serata.
Molti giovani non pensano la voglia di trasgredire è tanta.
RispondiEliminaTi abbraccio
Stordirsi con il fumo o con l'alcool o con droghe più pesanti ancora. Niente è cambiato:credo faccia parte della società, della società di quegli e questi anni. Niente è acambiato.
RispondiEliminaCiao cara Sister. Ho votato. Mi pare ok.
Baci:-)
storie che ci avvolgono e che fanno parte di noi, noi che abbiamo vissuto la generazione di fenomeni..
RispondiEliminagià,,, fenomeni,,
quelli che passavano davanti al conservatorio dove studiavano, e che gridavano sotto la mia finestra "ebreo di merda" ..
e che mi aspettavano fuori ..
le droghe comuni..si le comuni..anche quelle piu povere..quelle per i poveri..
grazie per aver ricordato questi momenti..
un bacio
Fabio
ti abbraccio
RispondiEliminacon ...faber********
Sono daccordo con Giuliana...
RispondiEliminaBuona giornata Sister
bello questo post, molto riflessivo...
RispondiEliminaanna*
Grazie di questo bel buongiorno che mi hai lasciato lo ricambio pienamente con tutto il cuore
RispondiEliminaA presto e grazie del tuo passaggio sei la benvenuta..
Un racconto da brividi, su cui soffermarsi e riflettere...
RispondiEliminaBuonagiornata e abbraccio grande!
Un modo per esprimere il 'male di vivere'.
RispondiEliminaBuona giornata
RispondiEliminal'illusione di allontanare i problemi facilmente, col distacco dalla realtà...
RispondiEliminail male di oggi.
buona giornata cara sister, e grazie.
bellissimo post
RispondiElimina...ciao e buona giornata
Un racconto per i giovani, sui loro sbagli (forse anche nostri), droga e errori solo per divertimento, brutto divertimento, o per disperazione, che fanno parte della società, nostra società malata.
RispondiEliminaCiao
m avrà poi fatto bene?
RispondiEliminaricordo molto bene la mia prima canna...ho tirato su l'anima, ma anche la mia "ultima" pera..ha risollevato un pò tutti
RispondiEliminaBuongiorno sister :-9
RispondiEliminaGli anni li ricordo bene. A volte non si poteva uscire da scuola.. per strada non sapevi cosa potesse accadere.
RispondiEliminaNeri o rossi....mi sono trovata a vivere il rapimento di Moro. Vivo nello stesso quartiere.
Delle canne non ho ricordi...non posso sentire nemmeno il fumo di una sigaretta... Bel pezzo!
...paura di restare vigile e cosciente o voglia di scappare?
RispondiEliminaun abbraccio
Buongiorno sister un sorriso e complimenti per i neonati
RispondiEliminaDi fronte al dolore ciascuno 'tenta' il suo modo.
RispondiEliminaEd è continua prova, a cui non serve l'esperienza dell'altro.
(un saluto, Cesy)
Purtroppo questa è la realtè, difficilmente ci si ferma solo al primo, un salutissimo e buon fine settimana, ciao Carla
RispondiEliminaSpero che poi non sia passata ad altro.
RispondiEliminaMolto bello.
Ma chi c'è nella fotina piccola?
RispondiEliminaAvvolto nel fumo dell'enesima sigaretta, ripenso a quegli anni, solo per il fato che avevo trent'annii di meno.
RispondiEliminaRicordo ancora la rabbia e la paura e iniziavo a sospettare che la rivoluzione non fosse così alla portata.
Poi gli anni ottanta e fu un'altra storia.
Non so se è più indacato Farewell oppure Eskimo, in ogni caso mai commento musicale si è rivelato più giusto.
tempi belli di una volta!!!ciao a presto buon fine settimana
RispondiEliminapasso di qua e ti ringrazio di essere passata da me, questa storia è dolorosa ed un mio commento lo sento " fuori luogo " perchè non ci conosciamo ed emotivamente non sono nemmeno tanto stabile questa sera. però ecco, il dolore a volte lo affrontiamo nei modi che possiamo..questo mi viene da dire. un abbraccio.
RispondiEliminaTi auguro un buon fine settimana, e ti lascio un sorriso! :-)
RispondiEliminasai sempre come far riflettere.
RispondiEliminaUn bacio cara Cesy anche agli splendidi " micetti:)))
Buon fine settimana con un sorriso
RispondiEliminaA presto e buon pomeriggio
...non vorrei stato frainteso, la mia ultima; era proprio l'ultima...da quì il sollievo di chi mi voleva e ancora oggi me ne vuole...un bene del'ostia
RispondiEliminache belli i mici!il mio è sparito da ormai 2 ettimane, volatilizzato nel nulla, ormai credo di non trovarlo più, che tristezza!
RispondiEliminacara cesj, ho una gran paura. che quei tempi bui ritornino. ieri ho assistito a scene incredibili e il dramma è che rischiamo di finire nelle mani di gente così!
RispondiEliminail micio...è stupendo!!!
baci cara sister
Buona domenica amica mia...Ho festeggiato i tuoi gattini su fb.:)
RispondiEliminaCIAO SISTERUCCIA..... Buona domenica e un bacione
RispondiEliminaBuon inizio di settimana sister!
RispondiEliminasalute
RispondiEliminafortuna
felicità
per te )))
In attesa del nuovo post, ti auguro una buona estate :-)
RispondiEliminaper fortuna si è fermata al primo,
RispondiEliminamagari tutti i giovani pensassero cosi,
fa rifflettere il tuo post!
un caro saluto e
Buon inizio di settimana!
Una carezza è il gesto più bello.
RispondiEliminaBuona serata...di dolcissime carezze.
mr
sempre veri e toccanti i tuoi post .un abbraccio
RispondiEliminaBuongiorno sister, un abbraccio
RispondiEliminaricambio di cuore l'abbraccio!fai mille coccole ai tuoi micetti che sono bellissimi!il mio a me manca sempre di più, ormai ho la strana sensazione che vivrà solo nei miei sogni, purtroppo!buona giornata!!!!! :0)
RispondiEliminaun post che fa riflettere!
RispondiElimina...finalmente un po' d'aria "torbida", dinamica e pura. Autentica e che merita d'essere inalata, assimilata. "Torbida" perché si contamina con la realtà che non rifiuta. Dinamica perché non sta lì a menarsela. Cerca e, sono certo che troverà. Ed è però gia "pura", perché questo è per me l'onestà. Di chi riconosce i propri limiti e sa però, avverte però "qualcosa" delle proprie potenzialità. E l'inizio della cura non è del resto il momento nel quale assumi il farmaco ma...quando riconosci (da te), che c'è un qualche problema. E questo, e solo questo ti potrà portare alla...Soluzione! Che per la chimica è peraltro uno "sciogliersi"...nel Tutto. Baci. Poggiali dove vuoi. Dove puoi. (C8v)
RispondiEliminaSei diventata proprio brava.;-)
RispondiEliminaPerdona la latitanza, ma troppe cose e molta stanchezza.