Ciao papà, ho un magone dentro che neanche le lacrime riescono ad alleviare.
Ti scrivo, io che di lettere non te ne ho mai scritte, nemmeno ai compleanni ti regalavo un biglietto con parole d'affetto, volevo essere tua pari, dura come te, anzi di più, la nostra eterna sfida.

Io che mi sono sempre sentita estranea alla famiglia, io la figlia del cuculo, troppo diversa da te e dai miei fratelli, io la tua figlia sbagliata!
A vent'anni me ne sono andata, non so se con la tua benedizione ma sicuramente per te è stato un sollievo, finalmente finivano quelle estenuanti discussioni.
Non accettavi il mio modo di pensare, di essere, per te ero "solo una ragazza", non valeva la pena capirmi e forse amarmi.
Vedi, papà, ho vissuto sempre secondo la mia volontà, è questo che a te non andava giù, non averti mai cercato è stato ammettere un tuo fallimento, non ti ho mai chiesto aiuto perchè non mi serviva.
Sono cresciuta in fretta, sapendo di potere contare solo su me stessa, se mi facevo male non venivo da te a cercare conforto, lo sapevo che non avrei trovato nulla, nemmeno un abbraccio.

Sono andata avanti, ho scelto di diventare mamma, il tuo primo nipote per te non è mai stato importante, ma forse la colpa è mia, non ti ho mai permesso di "gestirlo" come avresti fatto tu, non volevo che i miei ricordi fossero anche i suoi.
Papà, gli anni passano, anche quando vorremmo fermarli, trattenerli in tutti i modi loro ci scivolano tra discorsi e lacrime, gioie e dolori, ma per te il dolore è stato tuo costante amico.
Un amico di cui ne avresti fatto volentieri a meno, lo so papà, ma che dirti? Non eri da solo, tutto il tuo dolore l'abbiamo sempre vissuto assieme.
Alla fine quel dolore si è concentrato nel tuo corpo, ti ha abbracciato e non ti ha più lasciato.
Un dolore che tu hai dovuto farci conoscere, siamo diventati compagni del tuo stare male, e alla fine hai scelto me per accompagnarti lungo quella strada che porta all'infinito.
Perchè papà?
Non mi avevi fatto male abbastanza? Dovevo anche vederti morire?
Oppure hai scelto me perchè pensavi che avrei sofferto meno?
Pensavi che io ero quella che ti amava di meno?
Papà, quattro anni sono pochi per riscattare una vita intera, ma sono tanti se si pensa al rimpianto di quello che si è perso.
La mamma è scappata via lasciandomi da sola a gestire il tuo morire, una scelta che io non potevo fare, ma lei morendo la faceva diventare mia.
Ci siamo incamminati fianco a fianco su quel percorso fatto di dolore e di amore, ho imparato ad abbracciarti, a lasciarti sempre con un timido bacio, ho iniziato a parlarti e tu piano piano mi hai seguita su questa strada fatta di tenerezza.
Papà, quanto tempo abbiamo perso!
Tutto il nostro tempo che ormai era già finito, cinque anni fa era venerdì,
lo ricordo come fosse ora, so che te saresti andato oggi, lo sapevo....
Dentro me la certezza del tuo richiamo, "dovevi" morire con me, me lo dovevi, certamente che me lo dovevi!

Sono arrivata presto, ti ho guardato e ho capito che mi stavi aspettando.
Ti ho salutato stringendoti le mani, ti ho accarezzato e ti ho dato il permesso di andartene, mi sono seduta vicino a te e ho aspettato.
Piano piano la stanza si è riempita di presenze amiche, "sentivo" la mamma e Antonietta vicino a me, sentivo il loro abbraccio e ..... papà, ti vedevo sorridere.
Non so il perchè di questa mia lettera, forse solo per ricordarti, stamattina ho acceso una bellissima candela davanti al ritratto tuo e di mamma, in casa nessuno dice niente ma tutti sanno di questa mia mania, candele al posto dei fiori, una luce per dirvi quanto mi mancate......
Mi sono commossa. Quando passo da te..solo emozioni!!
RispondiEliminaUn bacione
Anch'io ho vissuto un'esperienza simile...Leggendo ho pianto, ma credimi il tempo trascorso insieme forse è stato più fruttifero. Ora da lassù la sua stella brilla solo per te.
RispondiEliminasono già trascorsi 5 anni? sembra ieri che ci siamo trovati alla DOMUS..
RispondiEliminaquanti eventi che tornano alla mente
..quella stanza con il libro dove i pazienti lasciavano i loro pensieri, e molti di loro ci hanno lasciato.
con affetto Marina e Richard
domani sera se volete venire ci siamo. mandami un sms
ti abbraccio..
RispondiEliminauna sera di sofferenze per tutti..
molto toccante
RispondiEliminaLe lacrime scorrono ....
RispondiEliminati lascio un bacio . solo questo
RispondiEliminaciao
Quello che tu hai scritto è quello che,giorno dopo giorno,temo di dover scrivere io!I miei sono ancora vivi,ma li vedo spegnersi giornalmente,vorrei averli vicino,ma non posso.Posso solo fargli sentire la mia presenza attarverso uno sterile telefono,ma cercherò in tutti i modi di poter fare quello che hai fatto tu:accompagnarli fino a quella porta da cui non si ritorna.Un grazie immenso per le emozioni che mi dai!
RispondiEliminaMi fai stringere sempre il cuore.
RispondiEliminaTi auguro tanta serenità e gioia.
un bacio
Rue
Post molto commovente nel quale hai espresso con molta efficacia i tuoi sentimenti, nel quale in un certo modo esprimi il tuo dispiacere per non avere saputo trovare le parole giuste con tuo padre.
RispondiEliminaUn abbraccio
Così è la vita...
RispondiEliminanon voltarti a guardare...
non è più tempo...
è ora di sorridere
è ora di lasciarli
liberi..di volare
http://scrivimi.splinder.com/post/19616786#comment
RispondiEliminase tu sapessi i sensi di colpa che mi son fatto con mio padre...ma ora che non c'è più, chissà perchè, lo sento più vicino a me, da lassù....buon weekend
RispondiEliminaIl tempo passa, ma il bene che vogliamo a chi ci è stato vicino rimane sempre dentro di noi...
RispondiElimina....sto piangendo e non mi vergogno...
RispondiElimina...ti lascio una mia poesia...
NOLSTALGIA DI TE...
Sei stato come un vento
nella mia vita.
Sei passato,mi hai soffiato
addosso senza lasciare
traccia.
Ti ho vissuto come uno sconosciuto.
non ho mai saputo i
tuoi pensieri.
Non sei mai entrato nei miei.
Erano altri tempi.
Non abbiamo mai giocato
assieme.
eppure mi manchi.
Mi manchi tanto, perchè
adesso vorrei parlarti io
e farti sapere quanto
tempo abbiamo perso.
Ma è troppo tardi in
questa vita...
chissà, nell'altra forse...
Mio caro, amato sconosciuto.
Padre, Madre, figli, fratelli, amici,..la Morte...
RispondiEliminaLa nostra vita è misteriosamente intreccio di radici che provengono da tante esperienze, da tante vite dal presente e dal passato. La suerficie, a volte può nascondere il suo intimo santuario e mostrarlo in appuntamenti inaspettati. Tutti noi abbiamo il nostro santuario ed ognuno ha le sue modalità o forza di aprire, lasciar passare, mostrare, nascondere,..noi stessi. La morte, questo sciogliere dei nodi, liberarsi dall'intreccio delle varie radici, dalle altrui vite, rappresenta lo sfaldarsi del trasparente, del mostrare la nuda e semplice vita, per quello che è. Padre, Madre, figli, fratelli, amici e la Morte, sono la compagnia e l'appuntamento del nostro divenire.
Un abbraccio da I CARE TARANTO.
La tua storia assomiglia molto alla mia .Sai io pensavo che mio padre non aveva capito a sufficenza il grande dolore che mi aveva devastata per la perdita del mio fidanzato pensavo che non mi aveva protetta abbastanta per ricominciare una nuova vita .Ma poi ho capito,proprio negli ultimi giorni della sua vita che lui allora soffriva più di me ma non riusciva a dimostrarmelo,ci siamo abbracciati per la prima volta ed ora lo sento più vicino di allora e quando mi sento un pò giù chiedo il suo conforto e lui mi aiuta .Ti do un Grande bacio e una carezza.
RispondiEliminaGRaziella.
Cara Cesy, apri una ferita molto fresca e non guarita: un padre amatissimo, accompagnato per mano. Una mano che sento ancora, ogni giorno.
RispondiEliminaTi abbraccio.
z.
Mi hai fatto venire il magone...anche io vorrei scrivere una lettera a mio padre ma da fargli leggere davvero...
RispondiEliminapoi però ci rinuncio sempre...
quello che avrei da dirgli è fin troppo cattivo e crudele anche se lo amo più di qualsiasi altra cosa al mondo...
Ogni parola sarebbe superflua ... ho pianto pensando che quando mia madre e' partita per lo stesso viaggio ... io non ero vicino a lei ....
RispondiEliminaCesy, ti rinnovo la commozione che già provai quando parlasti della tua Mamma. Mi pare di aver lasciato qualcosa di mio commentando. Non voglio ripetermi.
RispondiEliminaFaccia della stessa medaglia, io il rapporto conflittuale lo avevo con mia Mamma.
Dici bene...non bisognerebbe mai perdere tempo...la vita è breve. Un caldo abbraccio, Carla
Sono storie di vita vera. Leggerti è fare un passo in avanti ogni volta, per conoscerti un pò di più. Sei una persona autentica Cesy. Mi piace questo tuo essere riservata e nel contempo sensibile. Credo non sia stata facile la tua vita e, forse, tuo padre ti stimava molto più di quello che lui stesso si sarebbe aspettato. Di una figlia così, come non essere fieri ed orgogliosi? Ti abbraccio.
RispondiEliminabeh.,..è una cosa cosi personale e privata che non mi sento di aggiungere nulla al tuo toccante scritto....
RispondiEliminati lascio solo il mio silenzioso saluto...
Commovente la tua lettera... trovo che nn sia mai troppo tardi per dimostrare il proprio amore...e tuo padre probabilmente ha cercato e voluto te per lasciare questo mondo perchè lui sapeva cosa e chi fossi...
RispondiEliminaA volte cara amica ...è difficile ammettere che un figlio ha le sue ali per volare... nn so dirti perchè...ma sicuramente nn è per mancanza d'amore...
Ecco...io nn credo che tuo padre nn ti abbia amata...anzi...forse è il contrario...e l'ha dimostrato lasciandosi prendere per mano quando sapeva essere troppo tardi...per lasciarti un pezzo di se dentro di te...per dirti quel ti voglio bene che nn è mai riuscito a dirti...
Ciao cesy...una carezza per te...
Una candela anche da parte mia... perchè luce sia dove c'è amore...
Anto...
finalmente colmo la grossa lacuna di non essere passato a salutarti...ho letto gli ultimi due post e li ho trovati entrambi intensi e ben scritti. Grazie di avere accettato di fare parte del nostro piccolo comune virtuale...buona Domenica. Gatto
RispondiEliminaBuona domenica
RispondiEliminaTony
Questa tua lettera è davvero commovente
RispondiEliminaBuona domenica Cesy, a volte si è costretti ad andare per il proprio sentiero e l'amore si capisce quando c'è...o non c'è...
RispondiEliminaMolto bello e tocca il profondo dell'anima quello che schrivi....
RispondiEliminaciao una dolce domenica, Katia
Resto in silenzio e ti dono un semplice sorriso ^_^, a volte le parole possono rovinare il tutto.
RispondiEliminaMolto toccante questa tua lettera, che rivive iricordi di due vite vissute all'insegna della durezza, ma che in fondo nascondeva le vostre fragilità.
RispondiEliminaUn grande amore comunque traspare da tutta la lettera, penso che tuo padre ti ha sempre amato molto anche se non ti ha compreso.
Ti sono vicina ...
Un grande abbraccio.
sister ho appena postato le foto del mio micione sotto le coperte....ahhahaahha è troppo forte!!!!
RispondiEliminacapisco.. ho appena elaborato un lutto!! ...e con mio padre le cose vanno nella più totale indifferenza.. il tuo blog non può che aumentare il giro di pensieri che già sto facendo!!!
RispondiEliminaCommovente e molto delicata, g*
RispondiEliminaCara, non ho parole.
RispondiEliminaStupenda questa lettera così piena di vita, di dissapori, di rancore e alla fine di amore.
Ti abbraccio!
Un tenerissimo ricordo...
RispondiEliminaun abbraccio
è un gatto nn una gatta....precisiamo!!!! baci
RispondiEliminaSono con te e ti capisco, è proprio quando non ci sono più che mancano e quante cose avresti da dire, un abbraccio Carla
RispondiEliminadolce notte sorellina
RispondiElimina;)
E' importante che vi siate "ritrovati", tu ed il tuo papà. E questa consapevolezza sarà sempre un balsamo per il tuo cuore...
RispondiEliminaCiao, Cesy.
buongiorno sister :-)
RispondiElimina... quando nei silenzi delle lettere si cerca se stessi....
RispondiElimina(grazie)
Glò
dopo aver letto..il silenzio è la sola cosa che serve.
RispondiEliminaI genitori non ce li possiamo scegliere,ma per quanto non siano esttamente il nostro modello..in fondo a tutto ci accorgiamo di quanto amore abbiamo sempre nutrito verso di loro..spesso nascosto solo per le incomprensioni,oppure per un carattere uguale,che noi figli rifiutiamo..e allora la grande sfida che dura quasi una vita..ma in fondo era solo amore.
Mi sono commossa..un giorno ti diro' perche'
Ti abbraccio
Biby
Bellissimo. Ho gli occhi lucidi pensando a quando anch'io dovrò salutare i miei genitori. Non ho un bellissimo rapporto con loro, sicuramente per colpa mia.
RispondiEliminaquesta lettera è una delle tue meraviglie
RispondiEliminasono certa che si sarà commosso leggendola dall'alto
RispondiEliminaCi sono sentimenti che vanno oltre l'umana razionalità...e tu lo sai amica dolce...oh...se lo sai!
RispondiEliminaUn abbraccio, da uno che ha la tua stessa mania.....
ehi...grazie per la solidarieta' e l'affetto...un kiss
RispondiEliminaSo di essere stato importante per il nonno. Me lo ricordo. Lo ha dimostrato in molte occasioni. Ti voglio bene mamma.
RispondiElimina