Il reparto si trovava al terzo piano, nelle mattinate di sole guardando fuori dalle alte finestre il riverbero del lago feriva gli occhi.

Già, il lago, bellissimo sempre, un clima ideale in ogni stagione faceva si che la lista d'attesa per i ricoveri non avesse mai fine.
La lungodegenza era sempre strapiena, nonni immobili nei letti oppure messi su "comode" e portati nel salone per fare attività sociali e che tanti di loro ne avrebbero fatto volentieri a meno.
Persone stanche e apatiche, niente riusciva a risvegliarli, persi nei loro ricordi si faticava persino ad alimentarli.
Mara studiò a lungo le reazioni dei suoi "nonnini" poi una domenica si portò sul lavoro la sua sorellina, Roberta, un folletto sempre con la bocca sorridente e le gambe saltellanti dall'impazienza di fare corse contro i mille giochi che riusciva a inventare.

Entrò timidamente nel salone e sembrò un profumo.
Un profumo mai dimenticato, quello della giovinezza.
Come d'incanto le teste si sollevarono, le spalle si radrizzavano e sui visi il sorriso era diventato contagioso fino a tramutarsi in risate.
Roberta che per istinto intuiva quello che stava succedendo iniziò a fare le sue capriole tra mani allungate con timore o bramosia, per un pomeriggio fu figlia, nipote e amica, per un pugno d'ore si sentì parte di un mondo mai conosciuto ma piacevole.
La sera calò sul reparto, i nonni a letto aspettavano l'ultimo saluto di una bimba che per una sera si era divertita a imboccarli come se fossero dei passerotti, raccontando una storia e ridendo del loro stupore.
Aspettavano con ansia una sua risposta alla loro domanda che era la domanda di tutti.
Quando torni?
Gli anziani in lungadecenza vedono sempre anziani vedendo una ragazzina con la gioia della vita in viso li ha tirati su di morale, si sono risentiti giovani per un pò e questo è molro bello.
RispondiEliminaCiao
Vinicio
Il problema degli anziani è un grosso problema
RispondiEliminaBello questo tuo post, un abbraccio buon w.e.
RispondiEliminaSò
ecco perchè vengo spesso a trovarti, riesci sempre a stupire, sconvolgere, commuovere, ed è sempre piacevole leggerti..grazie sorellina
RispondiEliminami sembra di vederla..
RispondiEliminaè un'impressione?
come una piccola heidi a rallegrare l'animo perso nei ricordi.
adesso lei.. è un loro nuovo ricordo..
La presenza di un bambino è sempre un piacere....
RispondiEliminain fondo i vecchi altro non sono che bambini un pò più cresciuti...e poi, non si dice che invecchiando si ritorna un pò bambini? e quindi cosa c'è di più bello che stare insieme? una specie di PATCH ADAMS al contrario...buon weekend sister..
RispondiEliminaIo lo ricordo questo momento:andavo a trovare mia nonna ormai novantenne, con la mia piccola Barbara. Lei correva come una forsennata tra quelle donne anziane. Qualcuna sul girello, altre sedute in poltrona. I loro occhi si riempivano dell'infanzia di mia figlia, ridevano dei suoi giochi. Spesso andandomene pensavo a loro bambine, a come erano state uguali e festose. "la vita" mi dicevo. "la vita" e stringevo la mano alla mia bambina con un groppo in gola. Grazie Sister per questo post bellissimo. Buon fine settimana:-)
RispondiEliminaCi vuole talmente poco per far felice una persona anziana.L'allegria e il sorriiso di un bimbo è veramente contagiosa.Un caro saluto
RispondiEliminastupendo!
RispondiEliminai bimbi sono incredibili, donano uncalore e la gioia della spensieratezza!
Grazie Cesi tutte le volte che ti leggo mi commuovo.
un abbraccio.
"il profumo della giovinezza"
RispondiEliminase riempe la nostra stanza,
diventa piu' accogliente, piu' serena...
bellissimo racconto
un caro saluto e
una serena fine settimana!
buonanotte sister,tornerò a leggerti con calma..
RispondiEliminabuon natale sister! gocce di luce per le tue mani!
RispondiEliminaNon ho letto nulla dei tuoi post, stasera sono ubriaca, sono felice di sentire claudio lolli.Tornerò.
RispondiEliminaE' l'odore dell'infanzia, degli anni perduti ma non nel ricordo
RispondiEliminaE' un sentirsi di nuovo vivi nel vedere una vita che si affaccia al futuro, un futuro che per le persone anziane è sempre più brve, è sempre più triste
Buona giornata
Mi commuovono le tue storie e il tuo modo secco e intenso di raccontarle.... lati speculari di una stessa vita, fanciullezza e vecchiaia.
RispondiEliminaHai mai fatto caso a come questi 2 ruoli riescono ad aderire perfettamente l'uno all'altro? I bambini hanno in loro una saggezza relativa, la loro visione del mondo non ancora corrotta. Gli anziani quel loro essere fanciulli dopo aver perso ogni cosa...
Un bacio... dolce, sensibile, immensa cesy.
...Bellissima pagina...commovente e dolcemente colma di intima spiritualità.
RispondiElimina( Grazie di avere ricambiato ai miei auguri).
Brava io...ma lo so!!!!Scherzo dai!!
RispondiEliminaciao bella...e mi prendo gli auguri...per me e per loro
grazie ancora...sei speciale ..ma lo sai quindi.!!!! bacio
L'ingenuità di nbimbo che gioca tra gli anziani e l'ingenua speranza di un lungo domani negli occhi di quei "vecchietti"....entrambe in una sola immagine.Splendida!Buon we!
RispondiEliminaRicordo angoscioso (per motivi miei).
RispondiEliminaSi arrendono, comunque pronti a risvegliarsi nei confronti di chi giovane o meno li guardi con occhi diversi...occhi sinceri. Non con gli occhi di chi vuoi dimenticare o di chi ti ha dimenticato.
Mio figlio è socio in una impresa di macchine rifornitrici di alimenti e bevande. Fin dall'inizio della sua attività si interessò dell'approvvigionamento presso una casa di riposo e lunga degenza, una bella casa. Il primo impatto fu triste, lui impacciato gli ospiti smarriti e timidi. Bastarono poche parole simpatiche e prestissimo fu Amicizia....
Appunto.
"Quando torni?"
Lo aspettano sempre e vogliono lui. Se salta una ricarica si offendono.
Gli anziani o i "non a posto" (come dicono altri) sono come i bambini. Basta poco, ma quel poco sia trasparente e puntuale. Ciao, Carla
COMPLIMENTI PER IL TUO POST...
RispondiEliminaci piace leggerti...dici cose molto delicate ma purtroppo veritiere!!!
una bimba...con la sua vitalità..da molta gioia..
bravissima..!!
ti lasciamo un salutone..e un mega abbraccio hai nonnini..
E LO SAI CHE LE PICCOLE BRICIOLE SONO LA COSA + BELLA CHE CI POSSA ESSERE... ALLE VOLTE....
RispondiEliminaUN BACIONE STELLA BELLA...
BUONA DOMENICA..
CON AFFETTO... SMK
intense parole qui cara,
RispondiEliminalieve carezza ... grazie sister
se chi fa politica fosse obbligato a leggerti il nostro sarebbe un paese felice, ma non ci sono favole ora e nessuna bambina a narrarle
RispondiEliminaQuattro mura erano poche.
RispondiEliminaPareti di gesso e un soffitto ingiallito dalle troppe sigarette, la radio muta un tabernacolo di note e voci. Una vecchia bottiglia di giallo paglierino aveva versato l’ultima goccia da un paio di giorni e il ventilatore esalava l’ultimo soffio incapace di spazzare via l’odore acido della pattumiera che, ormai, vomitava il suo contenuto di giorni consumati da quella pesante esistenza.
Non vedeva vie di fuga, accessi nascosti, passaggi segreti che gli potessero consentire di avventurarsi dove il mondo prometteva riscatto.
Quattro mura e l’involucro che conteneva la sua esistenza.
Occhi che non avevano visto altro che buio e farfalle di luce che si perdevano appena provava a seguirle anche solo con il pensiero.
La pelle come un lenzuolo imbrattato dal tempo e strappi di consunte speranze, lacere ferite da cui traspirava il vento sinistro di una pietà che è solo apparenza.
Rivoli di saliva, come fiumi di ghiaccio, avevano immortalato il sorriso amaro dell’abbandono e le dita stringevano vuoti miraggi, illusorie attese ricolme di lacrime e radici di sangue come decoro alle guance infossate.
Lance sibilanti e funeste di urla e spergiuri, si aprirono un varco nel cuore che si aprì come un fiore ad offrire il nettare alle api di miele.
Nessuno si accorse che era finito.
Evaporò come una stilla di acqua che cade nell’olio bollente e sublima l’essenza in vapore, leggera si perde nell’aria e scompare all’idea degli altri.
Nessuno si accorse che aveva finalmente scoperto il passaggio segreto, il varco tra l’umano abbandono e l’infinito che accoglie.
Il pubblico orrore vale quanto parole pagate da un misero canone, poi si spezza e ritorna a mangiare succulente pietanze, a vestire di sete preziose, a sorridere e a sperare che il suo turno sia rimandato di un altro giorno… che comunque verrà.
Ti auguro un lieto Yule, sia un felice periodo di festa per te e per i tuoi cari.
RispondiEliminaUn sorriso ^__^
A volte basta davvero poco per far felice un anziano che passa i suoi giorni in attesa....
RispondiEliminaUn abbraccio!
Bello questo post!
RispondiEliminaOggi ho avuto a pranzo i miei bimbi!
A. quasi 5 anni a tavola credo che abbia fatto 1000 domande su aerei, treni, alla fine il nonno la imboccato perchè la pasta si era raffreddata!!!
Gli anziani...quanto hanno ancora da offire al prossimo;-)), peccato che di loro ci si scordi troppo spesso
RispondiEliminaIn ciò che scrivi c'è tanto sentimento e lo sai esprimere molto bene.
RispondiEliminaSe passi a trovarmi , mi farà tanto piacere.. Buon Natale e Buon Tutto.. ciaooooooooooooooooo
Brunamaria
Un saluto sister
RispondiEliminaDai tuoi racconti arrivano sempre intensi significati...
RispondiEliminaChe sia un Natale sereno...per te e la tua famiglia...e soprattutto nel cuore...
Ciao Cesy...auguri...
NeLLa'S
AUGURI!
RispondiEliminasai cosa penso?
RispondiEliminache si invecchia quando gli altri ti fanno sentire vecchio, quando gli altri ti trattano da vecchio, quando gli altri ti chiamano vecchio...quella bimba li ha fatti sentire come lei...loro hanno rivisto la loro gioventù e la spensieratezza...ed hanno riassaporato la voglia di vivere.
E' bellissimo regalare un momento così...anch'io lo fatto con i miei vecchi amici (leggi il mio post del 15 dicembre)
Buon 2009 pieno di desideri realizzati
Erika