Oggi è la pioggia a far da padrona.
Scende fortissima, mista a urli di vento che fa piegare gli alberi davanti a casa, raffiche rabbiose che ti buttano nel cuore una tristezza infinita.

Già, l'inverno, il lungo inverno si sta mettendo comodo,
i caloriferi sono accesi, nei supermercati si vendono già gli articoli per il Natale, il buio invade la via e tutti spariscono.
Ci rintaniamo nelle case come in un letargo, nel bozzolo protettivo degli affetti sonnecchiamo aspettando e ricordando giornate più colorate.
Sarà che è appena passata la settimana del ricordo, sarà la pioggia ma i miei pensieri sono rivolti verso le persone che ho conosciuto, che mi sono rimaste "dentro".
Si chiamava Maria, una bella signora con 4 figli, erano tutti attorno a lei quella mattina, quando l'ascensore si aprì sul mio reparto.
Lei sulla poltrona a rotelle, con lo sguardo disperato, i figli che la blandivano, che le facevano notare tutte le cose belle e pratiche che il reparto dei non autosufficienti offriva!
L'accompagno nella sua cameretta, e i figli tra grandi sorrisi e urla di compiacimento le fanno notare che dalla sua finestra si vede il lago,
hanno scelto apposta quella stanza, anche se costava di più,
io li guardo stupita, come farà la signora Maria a vedere il lago se non può nemmeno alzarsi in piedi?
Le finestre sono molto alte, nessuno da seduto vede il lago.
Lei continua a non parlare, solo le voci dei figli riempiono la stanza, continuano ad elogiare tutto, anche le cose più banali e stupide....
di colpo smettono di parlare,
contemporaneamente si zittiscono e guardano la loro Mamma.
Allora capisco che la frase che ho sentito è reale,
lo capisco perchè la signora Maria la ripete quella frase,
"SE MI LASCIATE QUI, IO MUOIO"!
Ricordo ancora il brivido che mi attraversò, ricordo bene le risate imbarazzate dei figli, il loro ciacolare per stemprare la situazione, e poi il loro andarsene quasi di corsa con la promessa di tornare presto.
Mancavano pochissimi giorni a Pasqua, forse era il Giovedì santo.

La signora Maria rifiutò il cibo, rifiutò di alzarsi, di fare conoscenza con gli altri ospiti, si chiuse in un silenzio apatico, non c'era verso di interessarla a niente!
Vennero avvisati i figli che non si fecero vedere per due giorni,
a Pasqua la signora Maria era in coma.
Ricordo quella mattina di Pasqua, i figli in corridoio che piangevano e la suor Damasa che diceva sempre la verità anche a costo di farsi odiare, disse con un tono di accusa,
" ... è inutile piangere adesso, ve l'aveva detto che sarebbe morta"!
La signora Maria è la prima persona che ho visto morire.... che si è lasciata morire.....
Ho pianto per Lei, come ho sempre pianto per le altre poi.
la morte è l'inizio di tutto...non la fine...ma è dura da qua capirlo...
RispondiEliminaun'abbraccio...
So per esperienza diretta com'è difficile riuscire a non accompagnare il padre o la madre - magari non autosufficienti - in questi luoghi che per alcuni rappresentano l'anticamera della morte e ne sono consapevole. Siamo - si dice, o meglio, lo dicono le statistiche sulla popolazione - un paese con un'età media alta, ma con poche strutture pubbliche volte ad aiutare le famiglie ad accudire i propri anziani genitori: manca in genere una vera e completa rete sociale. Come in tante cose, chi ha soldi può ... gli altri si arrangino.
RispondiEliminaPoi ... si piange, ma è tardi.
Io è una cosa che non riesco ad accettare, non riesco ad andare ad un funerale meno che mai non ce la faccio ad andare al cimitero. Oggi sarebbe stato il compleanno della mia adorata nonna, l'ho pensata tutto il giorno ma non ce l'ho fatta ad andare al camposanto. E' più forte di me.
RispondiEliminaCesy, quanto mi verrebbe da dire...
RispondiEliminaCi sono svariati casi.
Quelli dove le xsone arrivate ad una certa età, diventano come bambini capricciosi ed egoisti...
Quelli che farebbero di tt pur di rimanere coi propri figli e nipoti, zitti in un angolo quasi a nn farsi vedere come x dire... sto da una parte così nn reco fastidio onde evitare ricoveri...
E' vero, una volta messi in ospizio ti senti come un ospite, abbandonato da tutto e da tutti.. le visite sempre + rade... nn voglio neanche pensare alla sofferenza che portano con sè e che provano... ma è vero anche che alle volte, li si mette in ricovero ospizio x necessità.
Dico questo...
UNA MAMMA DAREBBE LA VITA X UN FIGLIO... IL FIGLIO NN LO FAREBBE X UNA MAMMA...
UNA MAMMA PORTEREBBE AVANTI 10 FIGLI... 10 FIGLI NN RIUSCIREBBERO A PRENDERSI CURA DI UNA MAMMA..
cesi...tu sai che io non vedo...ma sai cosa faccio, vado a trovare le persone anziane al ricovero...e non le conosco nemmeno...con accordi del ricovero...andiamo..e faccio un po di casino..non proprio così, ma cerco di farli cantare...e credimi..c'erano dei figli che mi dicevano, che la loro mamma non aveva memoria, ma non era vero...elvira..cantava..quel mazzolin di fiori..e la sapeva molto bene...alla faccia della figlia...sai cosa fece sua figlia?
RispondiEliminase ne andò...e se tu sapessi, a mè piange il cuore, ogni volta che ci vado...sopratutto quando me ne vado, mi tirano per la giacca, alcune mi dicono ada non vieni più?
oppure, mi dicono, domani torni?
o addirittura..non lasciarmi qui...portami via...vengo da tè...mi vuoi bene...
io a queste nonnine, e nonnini, mi sono affezzionata, e alle feste faccio sempre dei regali..ma...io non sopporto quei figli, che sono stati cresciuti, da questi poveri nonnini...hanno fatto sacrifici, e le hanno dato tanto amore per crescerli sani, con dei principi..è vero che come mi ha detto un figlio che hanno avuto il dovere..di crescerli, ma ora il dovere dei figli dov'è??
è abbandonarli lì?
e magari come persone che conosco...morto uno dei due genitori, pensano all'eredità...e poi....vedi dove vanno a finire....
a mè fanno schifo...lo so che a dire così avrò contro un sacco di persone, ma è quello che penso..e nessuno mi fa cambiare idea al riguardo...
brava cesi, ad avere messo un post, per far capire, a quelle persone, che vogliono rinchiudere, i loro genitori....in un ricovero, magari per fare le ferie, o per sempre, così forse capiscono che anche loro invecchiano...e i propri figli potrebbero fare lo stesso...
ti lascio un super salutone dai da parte mia a quei nonnini-e bacione...e dalle forza e coraggio!!!! che alla faccia dei figli ce la possono fare..
un baciottolo
Cesy, a mia nonna paterna è successa quasi la stessa cosa. Dico quasi perchè mio padre andava sempre a trovarla alla casa di riposo, anche quattro volte alla settimana. Il problema è che in casa mia non poteva venire perchè lei e mia madre non andavano d'accordo, ma è una storia lunga...e amara. Mia nonna non ha mai accettato di trovarsi in una casa protetta e piano piano si è lasciata morire. Lei, che ha cresciuto due figli piccoli dopo che ha perduto il marito in Russia all'età di 24 anni, durante la seconda guerra mondiale. Ricordo ancora i suoi occhi smarriti l'ultima volta che l'ho vista. Le mie nonne sono state le persone a cui ho voluto più bene in assoluto, per questo vedo il loro sorriso in quello di ogni anziano che incontro.Ci vorrebbe più rispetto e considerazione per gli anziani, hanno tanto amore da dare e tante cose da insegnare. Ciao cara, grazie per i messaggi che mi hai lasciato, sei dolcissima***
RispondiEliminaNon si può trascinare via una persona anziana dalla sua casa, dai ricordi, dalle abitudini di una vita...E' una condanna...
RispondiElimina...cara Cesy, hai preso un argomento che mi sta a cuore, sai i motivi...sono molto d'accordo con ciò che ha scritto "occhiorsettina". Una mamma, un genitore riesce a far crescere e a prendersi cura di 10 figli, ma 10 figli non riesconoa badare a un genitore. un Abbraccio!
RispondiEliminauna volta le famiglie vivevano con i nonni e i bis nonni,sarebbe bello fosse ancora così.
RispondiEliminaPer mia fortuna all'ospizio non ho mai avuto parenti,però so che è difficilissimo anche assistere persone malate a casa propria.
Non si dovrebbe giudicare nessuno...purtroppo non si sa mai cosa c'è dietro ogni situazione.
Non bisogna per forza essere buonisti nella vita,ma io penso bisogna essere onesti.....
Ma te Cesy perchè non vai a fare volontariato,sei giovane e sei in pensione ...trovati un attimo alla settimana vedrai che ti sentirai meno triste.
Io lo faccio ciao
Viky
Cara Cesy,
RispondiEliminaspesso i figli depositano i loro anziani genitori incuranti di ciò che puo' loro accadere.
Ho una nonna di 95 anni con una demenza senile che si è manifestata dopo agosto. persa fino a 93 anni ha voluto vivere da sola, poi è venuta qualche mese da mia madre, vedova anche lei, poi pèrese la decisione, Lei, dico mia nonna, di tornare a casa sua, discutemmo con lei e si rendeva conto che non poteva stare più da sola ci chiese qualcuno che vivesse con lei. Decidemmo per la badante, anche se tra mia madre e le mie zie sono da lei tutti i giorni. E' migliorata nel suo ambiente e a volte anche adesso che non è smpre lucida dice: -Credo proprio che si siano dimenticati di me!-
Ma capisco i problemi della non accettazione del reparto lungodegenti e non autosufficenti deve essere uno strazio. Gli anziani sradicati dal loro ambiente spesso muoiono presto se non l'accettano, o altrimenti vivono nel loro mondo fatto di ricordi e di rimpianti, o nel peggiore dei casi da subito manifestano confusione mentale fino alla conclamazione della demenza...E' terribile e spesso si spezza il cuore!
Un abbraccio Cesy di solidarietà conte e con loro!
dolori indelebili... ricordo mio padre che negli ultimi giorni d'esistenza, s'accorgeva che se ne stava andando, ma non l'avremmo mai lasciato solo e dal suo letto d'ospedale continuava a ripeterci "lasim che a mor".. c'accorgiavamo che non sarebbe durata ma lasciarlo lì solo non ce la sentivamo e fino all'ultimo, decidemmo che a turno qualcuno di noi fratelli fosse lì con lui. L'ultimo "ciao", lo colse mia sorella e ancora oggi quando ce lo ricorda un brivido trasale come se lo sentissimo noi tutti. "ciao Pà".
RispondiEliminaciao Sister
ricordo mia nonna, che è venuta a mancare l'anno scorso all'età di 102 anni. Viveva in casa con i miei genitori,visto che quando è diventata troppo anziana e abitando fuori regione non poteva più stare da sola. E' stata la prima persona che ho visto morire davvero, adoravo andare a casa dei miei per sentire i suoi racconti, che poi erano ricordi di vita....e quella mattina mi aveva chiesto il caffè mentre era ancora a letto, quando glielo portai non c'era più, volata via in un giorno di primavera, nella maniera che tutti se potessero scegliere sceglierebbero,quella più dolce, nel sonno....:)
RispondiEliminaBellissimo post, davvero emozionante:)
Un bacio carissima:))
la morte è la fine di tutto altro che l'inizio... io almeno la penso così...
RispondiEliminaBuona giornata sister
Un pensiero alla povera Maria.
RispondiEliminaLa vita è una ruota, purtroppo nessuno è eterno!
Quello che non trovo giusto e dover soffrire per morire!
Buona giornata
Anna
pssssssssss Cesy lo sai che avevamo fatto una scommessa in famiglia su chi avrebbe visitato per primo la pagina del nostro anniversario (abbiamo ripubblicato il n. 0 col quale iniziammo a scrivere su Splinder) . Mamma Holly aveva puntato su di Te. Grazie per l'affettuosa attenzione che ci dedichi
RispondiEliminae anche un morso e un bracio peloso
E' un triste racconto che rispecchia il quotidiano.
RispondiEliminaLe persone con disailità fisica o percettiva vengono abbandonate a se stessi con motivazioni futili.
La cosa più triste è che non sono considerate persone in quanto tale non cocedendo così le pari opportunità o l'espressione del loro libero pensiero ma vengono discriminti da pregidizi ed intolleranze,esprimendo soltanto verso di loro un pietismo e non il riconoscimento inalienabile a vivere una vita libera e tutelata,il più posibile indipendente, nel rispetto della propria dignità .
baci baci iry
molto spesso non riusciamo a convivere con la malattia di qualcuno che ci è caro. il pensiero di vederlo trasformato da qualcosa interno che lo consuma e che lo cambia ci fa credere che un altro luogo possa allontanare da noi il fantasma della morte che si è già presentato alla nostra porta. ma è proprio questo che permette alla morte di prendersi la vita più in fretta. l'amore è il cuscino su cui far posare il dolore, a cui la morte si china.
RispondiElimina...anche a te i ricordi ed il passato si affacciano prepotentemente per sottolineare il valore delle cose...
RispondiElimina...anche a me i ricordi sollecitano la mente e spuntano fatti, episodi e schegge di vita a me incollati...
E' duro assistere anche da vicino al disfacimento della Vita, quelle persone che sono state il pilastro del tuo mondo da bambina,che ti accudivano, ridotte ad essere accudite, irriconoscibili.
RispondiEliminaSono stata accanto, almeno nel caso di mia madre, un'agonia vissuta in due dalla quale, dopo il distacco, sono profondamente cambiata: ma chi ho accanto e queste cose le ha sempre evitate non ha seguito il mio evolvermi, il ,io cambio di rotta.
Trovo speciale il tuo mondo interiore qui, chiamarlo blog mi sembrerebbe riduttivo.
Sono felice del tuo commento da me che mi ha permesso di avvicinarmi ad esso.
f.
Che triste questa storia :-(. Come si fa ad abbandonare la propria madre :-(.
RispondiEliminaChe cattiveria!....
Incredibile! leggo di freddo e di pioggia e qui insiste l'Estate di San Martino! Viva Napoli, la Città più bella del mondo (camorra a parte).
RispondiEliminaSpesso gli anziani vengono dimenticati ed è una cosa molto triste
RispondiEliminauna madre è in crado di crescere i figli, ma i figli non sono in grado di curare la propria madre. Questa cosa mi mette molta tristezza. Non si deve abbandonare così i propri genitori dopo tutti i sacrifici che hanno fatto per i propri figli.
RispondiEliminaI tuoi racconti di vita vera lasciano sempre una traccia in me...
RispondiEliminaGrazie perchè ci sei!!!
Lilia
Quante Maria esistono ...eh si Sister... purtroppo l'egoismo umano nn conosce limiti... e...come la suora ha detto...inutile piangere ... il bene si dimostra in vita...
RispondiEliminaE come ci ricorda un vecchio proverbio...UNA MAMMA DA' DA MANGIARE A CENTO FIGLI E CENTO FIGLI NN DANNO DA MANGIARE A UNA MADRE...
Una storia di vita toccante...e tu anima sensibile che condividi con noi tutto questo..ti ringrazio...
Qui da me l'inverno sembra nn voler arrivare...e questo autunno sembra una seconda estate...
Un bacio a te...
LeAAA
Accade più di quanto si possa immaginare. Non scriverò cos'ho fatto perchè mia madre non finisse i suoi giorni in una struttura per non autosufficienti. Non è bello dire quello che fa la mano destra e la sinistra non lo deve sapere. Mamma è vissuta tre anni, nella sua casa, e una piccola vittoria fu vinta. Alla fine io e i mie fratelli ci accordammo. Lei diceva sempre:
RispondiElimina"fatemi morire a casa mia". Così è stato e credo sia sopravvissuta trea anni proprio perchè è rimasta tra i suoi ricordi. Brava Cesy. Brava sister***
Ciao sorellina, un abbraccio ed un bacione con tt il mio cuore...
RispondiEliminasmk!
Bellissima giornata a te!
Buongiorno Sister, stamane da me Ti sei fatta battere da Ipo!
RispondiEliminamia madre si ammalò di altzaimer, cercammo di cavarcela da soli. Il lavoro andò a rotoli, tutto precipitò, le cose si facevano sempre più buie e non c'erano soldi. Alla fine era pericolosissimo riuscire a badare a lei.
RispondiEliminaLa mettemmo in un istituto la vidi spegnersi e non volevo andare da lei.
Mi hai ricordato qualcosa di terribile.
uao! felice giornata :-)
RispondiEliminapioggia e nebbia mi piacciono,ed è sempre triste quando si mollano gli anziani,dimenticando che sono una parte importante di noi ,ciao.
RispondiEliminaNon passo spesso di qui, ma ti leggo sempre molto volentieri!!!
RispondiEliminaI tuoi post sono sempre pieni di sentimento!!!
A volte la paura ci fa divenatere vigliacchi!!!
Auguroni x la tua signorina anche se sono passati un po' di giorni!!! Ciao!
Si è lasciata morire...così...per la tristezza...
RispondiEliminaMom so che dire...da un lato mi è spiaciuto leggere questa storia, dall'altro...forse sarà il fervore giovanile, ma mi chiedo perchè non ha voluto reagire...forse avrebbe potuto morire felice se avesse provato. Non lo so...
Un caldo abbraccio...
ciao! un abbraccio!!!
RispondiEliminapurtroppo certe cose se non si vivono nessuno le può capire,hai voglia di dire quanto è bello il sole ,guarda che bel cielo e scemenze del genere...
RispondiEliminase dentro di te si è già spento tutto..
Hai un cuore immenso..sei straordinaria....
RispondiEliminache tristezza...
RispondiEliminanon ci sono altre parole se non quele già scritte...
RispondiEliminati lascio una rosa sulla tua scrivania
bacio
bisognerebbe sempre pensare che anche noi un giorno saremmo vecchi....e anche i figli di quella signora un giorno spero che capiscano la loro mamma, ma sarà troppo tardi.....
RispondiEliminaQualunque cosa sia la morte, possiamo pensare che ora la signora Maria sta bene... Molti anziani si lasciano morire, purtroppo.
RispondiEliminaciao e grazie per lavisita
Mi hai ricordato molte cose. Mi hai fatto riflettere su molte altre. Io spero di avere la "fortuna" di mia madre, che è morta a 59 anni e, come diceva lei, ha "dato fastidio" per soli 8 mesi. Vedi, Sister, non c'è solo il discorso del finire in istituto (dove io andrei, se fosse il caso) quella è una cosa che può (o non può) succedere alla fine della vita. C'è anche qualcosa di molto simile, anche restando a casa, anche quando si è giovani e si ha una famiglia.Quando tutti vogliono che li lasci tranquilli, quando è il tuo compleanno e ti dicono "comprati quello che vuoi", senza capire che a te basterebbe un sorriso, che non costa nulla, tra l'altro...forse sarebbe meglio essere in un istituto, ma lì ti ci mettono quando non servi più, non prima.Ti abbraccio.
RispondiEliminaPurtroppo è quello che sta succedendo alla mia nonna...e siamo tutti disperati!!!Anche se è a casa con noi!
RispondiEliminaun saluto
oddio...che storia triste....non credo ci sia qualcosa da dire..sicuramente il tuo non è un lavoro "piacevole"...ma se lo fai vuol dire che ci metti l'anima..
RispondiEliminacomplimenti : )
Buon fine settimana sister
RispondiEliminabuongiorno sister!! ogni volta che leggo un tuo post mi emoziono!! forse perchè, quando sarà, ho un pò paura di fare la fine della sig. maria!! Perchè, putroppo, noi figli siamo tendenzialmente egoisti. Ora che sono passata dall'altra parte della barricata ho capito quanto un genitore possa amare un figlio!!
RispondiEliminacara cesy.....ho letto il tuo post sulla signora maria......
RispondiEliminaio la mamma l'ho persa un anno fa, a pochi giorni dal mio compleanno.....soffriva di cuore e non poteva uscire di casa.......
io da quando è morto mio padre ho iniziato a fare il part-time perchè oltre a mia mamma dovevo e devo ancora prendermi cura di mia suocera.......
mia mamma e mia suocera vivevano sole e io corro da otto anni avanti e indietro per prendermi cura di loro.....
mamma è morta in ospedale la mattina che, dopo una serie di controlli, avrebbe dovuto tornare a casa.......
è morta felice senza accorgersene,,,,perchè anche se viveva sola aveva i nostri affetti vicini.......io da lei tutte le mattine, le facevo spesa, le cucinavo e poi dopo pranzo andavo in ufficio......al pomeriggio andava una signora a farle i lavori più pesanti e alla sera passava mio fratello con il suo nipotino a darle allegria......
sapevamo che sveva un tempo limitato, il cardiologo ci ha sconsigliato interventi al cuore perchè il rischio di compromettere la sua auto sufficienza era troppo alto......niente accanimento terapeutico......solo sei mesi di allegria con i suoi affetti più cari accanto......ha visto nascere la sua seconda pronipotina e poi.....un giorno mi ha detto....peccato che devo andare......e non posso giocare con i miei bambini......
io mi sono sacrificata un pò......non tutti avrebbero agito come me.....ma a casa con me sarebbe stata più sola......e con mio marito non andava d'accordo...neanche con mia cognata.....
ma sono contenta così.....e non ho alcun rimorso......
ciao....grazie che ci sei e di come sei...
carla
Ciao cesy, è triste è doloroso quanto hai scritto, mi piace molto il tuo blog ;) ti link e ti aggiungo agli amici, un bacio!
RispondiEliminaChe tristezza :(
RispondiEliminaCome si può....non ho parole e sento dentro di me il dolore per un distacco che non accetterò mai...
RispondiEliminache tristezza infinita...tanti ricordi vengono a galla, visi di persone care che non ci sono più e sguardi di persone solo intraviste che chiedevano un sorriso.
RispondiEliminaa 14 anni visitai, con alcune amiche, il reparto di lungadegenza di un ospedale. non ne avevo mai visto uno, chiesi cosa significasse quel lungadegenza. mi spiegarono che ci portavano le persone anziane e che molti non si facevano più vedere. due signore, la cui mente vagava ormai per lidi sconoscuti, abbandonate dai figli e mai più cercate, litigavano per una dentiera. una scena che mi ha scioccata allora e che non dimenticherò mai. e non potevo credere, allora come ora, che si possa abbandonare un genitore.
un bacio sister, e buon inizio di settimana anima bella.
Che storia triste!!!!Sono veramente commossa.Un caro saluto.
RispondiEliminapurtroppo le case di riposo strabordano di queste storie. una volta un amico keniano mi disse" ma io non vi capisco come trattate i vostri genitori..."
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