venerdì 28 novembre 2008

UN'IDEA

Ho letto una notizia interessante, vi faccio un breve riassunto.



 


Bracciale anti-alcol
via alla sperimentazione



bimba 


La Provincia  ha fatto un investimento già costato 300 mila euro: un’operazione che, condotta fino ad oggi solo con dei prototipi grazie all’impegno di Mit di Boston, Università di Brescia e Provincia di Brescia, rischia di rimanere solo un mirabile progetto di innovazione tecnologica applicata al concetto di sicurezza se non troverà aziende desiderose di investire nel progetto per produrlo e metterlo un commercio.






È una «partita» che già ieri pomeriggio, poche ore dopo la presentazione ufficiale in Broletto, ha visto un primo confronto con alcune realtà territoriali: in ogni caso la soluzione al problema non porterà il bracciale innovativo e-Jumping sul commercio prima del giugno 2009.
Il dispositivo salvavita infatti ha vissuto ieri sera l’inizio della sperimentazione con la festa evento al Terzo Cerchio: otto giovani, designati da tempo, lo hanno indossato iniziando a studiarne il funzionamento. Da dicembre altri cinquanta bresciani entreranno in possesso del bracciale nella speranza di poter fornire indicazioni utili su eventuali sviluppi futuri.Il bracciale funziona come etilometro: aggiorna costantemente chi lo indossa sul tasso acolico.
«Pensiamo si tratti di un’operazione molto interessante soprattutto in prospettiva - ha sottolineato il presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli - : in questa prima fase i giovani saranno un termine di paragone molto importante e cercare di aumentare la sicurezza stradale è un passo che ben si accompagna a quelli già fatti che hanno portato ad una diminuzione del cinquanta percento degli incidenti. Noi abbiamo voluto contribuire ben sapendo che questo prodotto può essere utilizzato anche in filoni diversi come quello dell’ambiente dei trasporti».
Il bracciale salvavita però non sarebbe diventato realtà senza il lavoro del Mit di Boston.
«È stata un’esperienza incredibile portata avanti per due anni - sottolinea il direttore del Mit Federico Casalegno - : abbiamo lavorato in sinergia con grandi risultati, la nostra intenzione è che questa piattaforma diventi un social network per avvicinare le istituzioni ai giovani con servizi studiati appositamente per loro».
Il bracciale, che la prossima settimana verrà presentato anche ai Nobel di Stoccolma, può essere una chiave di volta per migliorare la sicurezza nei giovani. A patto che qualcuno si faccia carico di produrlo e metterlo in commercio. Possibilmente a prezzi competitivi sul mercato bresciano



 


Misura la «sobrietà»
e invia una richiesta
di passaggio agli amici


 

Alimentato come un telefono cellulare, il braccialetto del progetto e-jumping deve essere indossato prima di uscire. Prima però, sarà necessario registrarsi al socialnetwork www.ridelink.ws accessibile anche dalla sezione giovani del portale della Provincia.
A quel punto il portatore del braccialetto dovrà far sapere utilizzando proprio il dispositivo al braccio, in quale locale si è diretto. Dopo aver passato la serata in compagnia degli amici, un rilevatore di quantità di alcol presente nel sangue gli dirà se in quel momento è in grado di guidare o meno. A quel punto entra in gioco l’effettiva utilità del prodotto studiato in sinergia tra Mit e Provincia di Brescia: il dispositivo si connette con la tecnologia bloutooth al telefono cellulare e con quello invia una richiesta di aiuto agli amici iscritti al social network Ride Link. Ecco che, per amicizia e senso civico, un amico si farà carico di venire a prendere chi non sarebbe in grado di guidare per riportarlo a casa senza correre alcun rischio.
Ovviamente più il social network sarà «popolato», più sarà facile costruire una rete di amici in grado di dare un aiuto nel momento del bisogno. Proprio per questo il bracciale non è solo un dispositivo «salvavita» ma anche un sistema utile per intessere nuovi rapporti sociali, dare e ricevere assistenza diminuendo i rischi che si corrono sulle strade.


Come idea non mi sembra male, se poi pensiamo a come sono attratti i nostri ragazzi da tutte le cose tecnologiche, vedi il successo di Facebook c'è da sperare bene, voi che ne dite?


Sarà una cosa fattibile?


Ma soprattutto servirà a qualcosa?




 



25 commenti:

  1. Me lo auguro di vero cuore...

    sperando che i ragazzi, "certi" ragazzi siano così coscienziosi di adottarlo...

    e non come il casco che ora...ma solo da pochi anni...lo calzano...

    ché dicevano che era da "sfigati"...

    sono incredibili a volte...


    Un saluto, liù

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  2. L'idea non è male, bisogna vedere la sua applicazione pratica...

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  3. Ma ben vengano queste innovazioni!!!


    Grazie del commento!..molto simpatico! ciao!

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  4. bè.. di fattibile credo che potrebbe esserlo, altrettanto carina è l'idea, il punto però è che così non smetteranno mai di ubriacarsi, tanto c'è il braccialetto chiama soccorso.. e.. se gli amici bevono come ha bevuto l'altro che li chiama .. voglio vedere come c'arrivano a casa.


    Io un'idea ce l'ho!


    Invece di spendere miliardi per cose così perchè non si pensa invece a diminuire l'alcool in commercio?


    (risposta): perchè lo stato mangia sul fegato degli altri!


    queste cose purtroppo mi fanno davvero arrabbiare..

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  5. Notizia interessante. Aspettiamo gli sviluppi. Buon fine settimana.

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  6. Mah, non che sia una cattiva idea, per carità, ma mi lascia un po' perplessa...Renascence non dice male: potrebbe anche essere interpretata "bevo come mi pare, tanto qualcuno che mi porta a casa c'è". Non sarebbe messa in pericolo la vita degli altri, ma solo la propria...Ah, sarebbe un discorso troppo lungo. Abbraccio.

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  7. Questa soluzione prevede comunque una certa collaborazione da parte dell'utente che sicuramente dopo un paio di volte starà ben lontano dal braccialetto.

    Ritengo che comein molti casi la vera vittoria si ottenga con l'informazione e il confronto. Se a scuola si trovasse il modo, durante l'ora di educazione civica (ma fin dalle elementari) di prospettare ai giovani giovanissimi quali sono gli effetti di fumo e alcol e droghe varie, se si mostrassero loro filmati con le conseguenze sugli organi interni e l'impatto con il mondo estrno... dagli incidenti all'emarginazione, alla solitudine, alla disperazione.... forse qualcosa si otterrebbe. Perchè per vincere bisogna sempre convincere prima.

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  8. Oggi ho visto nel nostro telegiornale regionalel a storia di un ragazzo rimasto paralizzato dopo un incidente che ha accettato di girare per le scuole come dimostrazione vivente che la vita può cambiare - o finire - in un solo attimo.

    Gli studenti intervistati sembravano colpiti...

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  9. secondo me è come dire:Bevi pure che dopo ti vengono a prendere...

    ma no per me è una stupida stronzata.

    Un patentino per poter bere tranquilli...

    ma daii!!..penso che ci siano modi migliori per spendere soldi..non certo così...

    Scusa Sister...ma a me sembra più un male...un salutone

    ciao

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  10. concordo con le due che mi precedono, ci sarà anche l'eroe che si farà carico di rimpatriare tutti ritenendosi più sobrio degli altri convinto che lui/lei l'alcool lo reggono...

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  11. sembra una bella idea... credo possa essere fattibile... e sopratutto utile

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  12. pienamente d'accordo,qualche dubbio sulla effettiva applicazione,pienamente d'accordo con renascence "..nel ridurre la vendita di alcool" un problema che lo stato non vede e non sente perche' direttamente coinvolto.

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  13. Mah sono un pò scettica. I ragazzini trovano sempre il modo di fregare i genitori. Non mi piace come forma di controllo.

    Bisogna capirlo da sè quanto e come bere. Un braccialetto al polso non dona purtroppo l'immortalità...ahimè!!! La tecnologia al posto della famiglia...no no non sono d'accordo.


    Un saluto affettuoso

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  14. Ho 3 figli e ...non male l'idea, ma vedi come si scivola nel sistema del grande fratello o del grande controllo..?.Bei tempi quando si usava la testa anche per non restare incinte. A breve faranno un tappo di sughero studiato al Mit e bastera infilarselo la mattina e toglierselo la sera. Con un microcip che trasmetterà le immagini al dipartimento di ricerca, e qualche coglione che metterà il primo piano delle nostre zampe su you tube.

    Un poderoso abbraccio che compensa tutte le volte che passo e non scrivo

    Renatona

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  15. ora grassie al gato cervielo cielo meterano anche a noi un colare pe no perdeci. ma tanto amme no mi facieva il giro del collo Ah Ah Ah!

    Un labracio dal Gato Groso

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  16. Sicuramente (se funzionerà) potrà rendere più responsabili i ragazzi. Forse a vedere quanto grado etilico hanno nel sangue mentre bevono, potrebbe essere un deterrente. A me non pare male. Speriamo funzioni! Buona domenica sisterina cara*

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  17. l'iniziativa non è male ... certo inquieta un po' pensare che sia necessario un braccialetto per rendersi conto di quale sia il proprio stato ...

    un bacio

    Maluan

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  18. E' una bella idea, speriamo che la sappiano attuare nel migliore dei modi

    Buona domenica

    Lucia

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  19. non so...penso che sia fattibile, ma è triste dover ricorrere a questo. un po' di autodisciplina ci vorrebbe, alla quale però bisogna venir educati da chi è preposto a farlo. non possiamo dare la colpa ai giovani, sono stati educati, o meglio, non-educati dalla nostra generazione. io penso che per guidare non bisognerebbe mangiare nemmeno un mon chéri perché in ogni caso l'alcool rallenta i riflessi, anche quando siamo ancora totalmente lucidi.

    buona domenica sister. ti prego, puoi incrociare le dita per il nostro Ugo? grazie grazie :o)

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  20. Speriamo...qualunque prova è meglio di niente!

    Grazie per la visita...i presepi in teca sono bellissimi solo non permettono gli ampliamenti di anno in anno...

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  21. Bell'idea, ma sarebbe più geniale se la gente che pensa di ubriacarsi non si sposti in macchina...

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  22. Al di la' del merito del braccialetto, mi pare che sia l'approccio al tema da parte delle istituzioni ad essere innovativo. Invece del solito "sarebbe meglio non bere", che e' del tutto irrealistico, o delle solite campagne di prevenzione del danno moralistiche, qui il discorso e' piu' come: ubriacati come faresti comunque (e si sa che i divieti non hanno sempre gli effetti sperati) ma evita di schiantarti contro un muretto tornando a casa...

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