Maridà le püte è una tradizione che esisteva a Saviore e di cui l'origine si perde nel tempo; aveva luogo, fino a pochi anni fa, la sera del Venerdì Santo. Due gruppi di giovani, uno alle Dase, in cima al paese, verso Fabrezza, ed uno al Dos Merlì,dietro la chiesa, accendevano due grandi fuochi, che potevano essere visti reciprocamente. Partivano allora i cori, e l'eco rimbombava per tutto il paese. I ritornelli erano sempre preceduti dal suono potente di un corno di bue, le frasi, studiate a lungo nelle lunghe sere invernali. Corteggiare le ragazze per capire i loro desideri, per tramutarli in atroci beffe nella notte piena di fuoco e urla .....
Il primo gruppo partiva con : l'è primaera el'gè gia gnarela bela bela
il secondo gruppo rispondeva: chela chela
sempre il primo: la mari de prusciii
il secondo :gliela dom a chiiiii
il primo:a rapat
il secondo:par faga fa chiii
il primo:par natà al camiììì
Traduzione: è primavera e c'è una ragazza bella bella
chi è, chi è
Maria di casa "pruscii"
a chi la maritiamo???
a "Rapat"
per fare cosa?
per pulire il camino!
Questa tradizione era lo spaurracchio per le ragazze del paese, se poi rimanevano zittelle era un dramma, ogni anno al loro "curriculum" veniva aggiunto di tutto e di più.

Buongiorno un bacione
RispondiEliminaMi sono innamorata del tuo gatto...
RispondiEliminaquegli occhi malandrini mi hanno stregatta...! Ciao Piadonna